lunedì 19 maggio 2008

Un 17 maggio da ricordare

L’emozione di assistere a una finale di FA Cup dal vivo è di quelle che ti rimangono per sempre dentro – non vorrei esagerare, ma per me è stato così. Non la baratterei nemmeno con una finale dei mondiali, forse perché mi sono appassionato al calcio inglese proprio vedendo qualche atto conclusivo della coppa nei lontani anni ottanta. Lo so, Portsmouth vs Cardiff City non è stata una bella partita, anzi, il secondo tempo è stato decisamente brutto. Il famoso inno abide with me, introdotto nel 1927 proprio in un match che vedeva protagonista il Cardiff City (poi vincitore 1-0 sull’Arsenal), non lo cantano più tutti come accadeva qualche anno fa e gli inni di Galles ed Inghilterra sono stati pure fischiati da una parte non trascurabile delle tifoserie. Però arrivare a Wembley insieme ai fan delle due squadre, felici di vivere una giornata comunque indimenticabile, percorrere l’Olympic Way sapendo che non stavo per vedere una partita come le altre e poi realizzare che sì, l’accredito c’era davvero e che sarei entrato nel sacro tempio – rifatto quanto volete, ma comunque impressionante – beh, tutto ciò a me è bastato. I tifosi dei Blue Birds nella loro end hanno esposto uno striscione che recitava: “1927-2008, per le cose belle bisogna aspettare”. Purtroppo a loro è andata male, ma io spero di non dover attendere ancora troppi anni per vedere un’altra finale di coppa dalle tribune di Wembley.

1 commento:

  1. Grande esperienza!!La F.A.Cup è la Coppa.Dal pub non ho sentito i fischi agli inni..triste questo fatto.

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