giovedì 29 maggio 2008

England vs USA

La hola, una banda musicale che “lancia” i cori dei tifosi, la scenografia pre-partita con i cartoncini distribuiti dalla Football Association che formano un’enorme bandiera con la croce di San Giorgio. Insomma, è cambiato lo stadio di Wembley – non più le due torri ma l’enorme arco alto 133 metri – ed è cambiato pure il modo di fare il tifo per i ragazzi con i tre leoni sul petto? Niente più battimani e cori spontanei, via libera a soluzioni “alternative”? E’ vero, stiamo pur sempre parlando di un’amichevole, però alcuni elementi stonano, almeno agli occhi di chi, come me, è ancora legato a vecchie modalità di fare il tifo e di intendere il calcio. Intendiamoci, la passione degli inglesi per la loro nazionale è sempre fortissima. Non a caso ieri erano quasi in 72mila per un’amichevole di fine stagione – e con la squadra esclusa dalla fase finale degli Europei. Certo, oggi alcuni giornalisti inglesi si lamentavano che ieri a Wembley ci fossero per l’appunto “solo” 72mila supporter. Provate a immaginare se a vedersela con gli Stati Uniti in casa ci fosse stata un’altra nazionale – una a caso – con grande blasone ma costretta a vedere Euro 2008 in televisione. Scommettiamo che le presenze sarebbero state nell’ordine delle poche migliaia?

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