mercoledì 28 ottobre 2009

Due chiacchiere con Cudicini

La mia recente trasferta londinese ha prodotto anche una lunga intervista con Carlo Cudicini. La versione integrale andrà sul prossimo numero di Calcio 2000, intanto su Goal.com è uscita una sorta di anteprima.

Carlo Cudicini è il classico italiano che – una volta abbandonata la Patria natia – non ha alcun rimorso, anzi… La sua vita professionale - e non – scorre alla grande, ora che – poi – ha trovato la fiducia di un mister che non ne mette in dubbio le capacità e gli affida spesso e volentieri la maglia da titolare, ancor di più. La nuova esperienza al Tottenham dopo tanti anni di Chelsea – come detto – è più che positiva, come lui stesso ci racconta in Esclusiva: “Mi sono ritagliato il mio spazio e di questo sono molto felice. E’ vero che tra campionato e coppa mi alterno con Gomes, ma in una competizione o nell’altra ho sempre la possibilità di giocare. In più, ho la stima dell’allenatore e questo è molto importante per me”. La squadra, poi, è partita col piede giusto e – nonostante l’inattesa sconfitta contro lo Stock City nell’ultima di campionato – ha grandi ambizioni: “Stiamo facendo bene e i risultati ottenuti fin qui ci fanno guardare al futuro con ottimismo. Puntiamo a traguardi importanti, anche se lottare contro squadre come il Liverpool o l’Arsenal non è semplice, perché più abituate di noi giocare a certi livelli. Ovviamente noi abbiamo tutta l’intenzione di giocarcela, ma loro hanno decisamente più esperienza e questo potrebbe pesare alla lunga”. Carlo si gode da spettatore interessato anche la lotta per la Premier, che vede il nostro Ancelotti protagonista: “I miei ex compagni del Chelsea quest’anno hanno tutte le carte in regola per interrompere il predominio del Manchester. Ancelotti sta facendo un ottimo lavoro”. Di grandi tecnici – lui che ha avuto sia Ranieri che Mourinho – Cudicini se ne intende: “Carlo (Ancelotti, ndr) non lo conosco, a Ranieri, invece, devo tantissimo, è stato lui a promuovermi titolare e a farmi giocare con continuità. I successi di Mou sono frutto anche del suo splendido lavoro. José è semplicemente un vincente, uno dei migliori in circolazione”. Dicevamo del futuro del portierone italiano, che a breve dovrà essere deciso: “Sono in scadenza di contratto. Sarei contento di restare al Tottenham, ma se non fosse possibile, valuterei anche altre opzioni; anche in Italia – ovviamente – ma non è una priorità. Son pronto a prendere in considerazione anche altre destinazioni”.

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