lunedì 4 ottobre 2010

Punto Premier: Il supergol di Drogba manda in orbita il Chelsea

Il tredicesimo gol in altrettante partite dell'attaccante ivoriano all'Arsenal – centotrentasettesimo con la maglia dei Blues – consolida la prima posizione in classifica del club dello Stamford Bridge. Il Manchester City prova a fare l'anti-Chelsea e si insedia al secondo posto.

COS'E' SUCCESSO – L'ottimismo di Arsene Wenger, convinto di poter vendicare le due sconfitte dell'anno scorso, si scontra con la dura realtà del campo: nonostante una bella partita, giocata a dispetto delle tante assenze, i Gunners soccombono ancora con i rivali londinesi. Tra le grandi tengono il passo il Manchester City e il Tottenham, che però devono sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio di Newcastle e Aston Villa. Prova molto opaca del Manchester United, che non va oltre il pareggio a Sunderland. Steve Bruce è ancora a secco di vittorie contro il suo maestro Alex Ferguson, però quest'anno in casa ha già battuto il City e impattato con l'Arsenal. Le due squadre di Liverpool questa stagione rischiano di dover giocarsi tra loro la salvezza, ma se l'Everton centra la prima vittoria in Premier andando a violare il sempre difficile campo del Birmingham, i Reds si fanno sorprendere ad Anfield dalla matricola Blackpool, collezionando la terza sconfitta su sette partite.

IL TOP – Il Real Madrid ormai si è specializzato a vendere olandesi che poi dimostrano tutto il loro valore altrove. Dopo Wesley Sneijder e Arjen Robben, ecco Rafa Van Der Vart. Decisivo in Champions League con una doppietta, rifila un paio di gol (di destro, lui che è un mancino puro!) anche all'Aston Villa in Premier. Buon per l'Inter che non potrà giocare il primo scontro diretto con i nerazzurri per aver rimediato un cartellino rosso nel match contro il Twente.

IL FLOP – Considerando che ormai le cattive prestazioni del Liverpool non fanno più notizia, è invece da biasimare all'ennesima potenza il comportamento del centrocampista dei Wolves Karl Henry. Nel delicato match per la lotta per non retrocedere disputatosi a Wigan, si fa espellere dopo soli 10 minuti per un fallo da codice penale commesso su Jordi Gomez. Proprio lui, che poche settimane fa aveva rotto una gamba al povero Bobby Zamora. Per la serie, errare humanum est, perseverare autem diabolicum...

LA SORPRESA – Onestamente era difficile pronosticare che dopo sette giornate di Premier il Blackpool fosse nono. I Seasiders sperano di non fare la fine del Burnley, altra matricola che iniziò alla grande, rimediando poi unicamente batoste a non finire. Intanto si regalano una bella vittoria in casa del Liverpool, dove non si affermavano dal 3-1 del 1967. Dettaglio da non sottovalutare, il Blackpool finora ha giocato cinque partite in trasferta e solo due in casa per i lavori di ristrutturazione del Bloomfield Road.

TOH CHI SI RIVEDE – Dopo il gol in nazionale contro la Svizzera e quello in Europa League alla Juventus, l'ex esterno sinistro del Middlesbrough Adam Johnson è andato a segno pure in campionato, regalando tre punti molto preziosi al suo City. Bellissimo il fendente che ha lasciato senza speranze il giovane estremo difensore olandese Tim Krol. Un ottimo biglietto da visita per conquistarsi la fiducia di Roberto Mancini.

LA CHICCA – Allo Stadium of Light la partita è iniziata con 20 minuti di ritardo perché lo scoppio di un tubo ha allagato lo spogliatoio riservato al Manchester United, rallentandone la preparazione alla gara. Visto come hanno giocato soprattutto il primo tempo, dominato in lungo e in largo dal Sunderland, forse ai Red Devils sarebbe servito ancora più tempo per concentrarsi sull'impegno. Non che un pareggio in trasferta quest'anno sia una novità, considerando che quello di sabato è stato il quarto consecutivo in Premier.

Nessun commento:

Posta un commento