martedì 16 marzo 2010

Il punto sulla Premier scritto per Goal.com

L’equilibrio in vetta permane e, continuando di questo passo, il rebus-Premier si risolverà solo nelle battute finali. L’unico scontro diretto rimasto tra Manchester United e Chelsea, in programma all’Old Trafford il 3 aprile, rischia di favorire l’Arsenal, che potrebbe approfittare di un calendario piuttosto agevole, eccezion fatta per il derby con il Tottenham.

Il Chelsea non perde in casa un derby con il West Ham dal settembre del 2002 – allora fu decisiva una doppietta di Paolo di Canio – e la gara di sabato ha confermato la superiorità schiacciante dei Blues, costretti a schierare in porta la giovane promessa ex Middlesbrough Ross Turnbull a causa delle contemporanee assenze di Peter Cech e Hilario. Ma con un Florent Malouda straripante sulla fascia sinistra e il solito implacabile cecchino che risponde al nome di Didier Drogba i ragazzi di Carlo Ancelotti hanno avuto vita facile, cancellando i sogni di gloria degli Irons dell’ex Scott Paker – bello il suo primo gol stagionale. La panchina di Gianfranco Zola traballa sempre di più, e secondo la nostra modesta opinione non è stata una grande idea lasciare in panca Alessandro Diamanti e Carlton Cole. Domenica prossima si va all’Emirates…

All’Old Trafford il Manchester United “restituisce” al Fulham i tre gol rimediati all’andata. Ovvero quando la difesa soffriva per le pessime condizioni di forma di Rio Ferdinand e Nemanja Vidic, mentre Wayne Rooney non segnava ancora almeno un gol a partita. Adesso il reparto arretrato appare tornato sui livelli della scorsa stagione, quando Edwin Van Der Sar rimase imbattuto per ben 1.311 minuti. Sul numero 10 dei Red Devils abbiamo finito gli aggettivi. Lui nel frattempo è a meno 10 dal record di 42 realizzazioni di Cristiano Ronaldo e si gode la crescita di Dimitar Berbatov, che da quando ha giocato alla grande la finale di Coppa di Lega ha alzato di parecchio la qualità delle sue prestazioni.

Nonostante gli infortuni e l’evidente stanchezza accumulata durante il match infrasettimanale di Champions League contro il Porto, l’Arsenal riesce ad acciuffare i tre punti sul difficile campo dell’Hull. Partita opaca, priva di smalto, quella dei Gunners, che però come già accaduto a Stoke piazzano la rete decisiva in pieno recupero e allungano così a cinque la serie di vittorie consecutive. Dopo la tripletta in Coppa, ancora a bersaglio Niklas Bendtner. Per i Tigers, invece, continua il periodo nero. Pochi giorni prima del match Jimmy Bullard e Nick Barmby erano addirittura venuti alle mani in un parco pubblico, dopo la sconfitta con l’Arsenal è giunto pure l’esonero di Phil Brown. Ora si parla di Mark Hughes come probabile sostituto dell’allenatore della storica promozione in Premier.

Così come Bendtner e Berbatov, un altro attaccante che sembra rinato è Roman Pavlyuchenko, alla terza doppietta in cinque partite tra Coppa d’Inghilterra e campionato. Gli Spurs non hanno faticato a liquidare il Blackburn e ora credono sempre di più al quarto posto, visto poi che il Manchester City ha lasciato due punti a Sunderland, dove ha disputato un pessimo primo tempo. Meraviglioso però il gol del pareggio in extremis di Adam Johnson.

Finalmente da Anfield Road arrivano delle buone notizie su Alberto Aquilani. L’ex romanista gioca titolare – e già è una notizia – e pure bene. Ciliegina sulla torta, segna sotto la Kop. Un sogno che si realizza e che, speriamo per lui, possa rappresentare un nuovo inizio dopo mesi ricchi di problemi e delusioni.

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