I Citizens vincono il derby all'Old Trafford e rovinano la festa allo United. Decide una prodezza di Aguero.
Altra battuta d'arresto del Tottenham, che pareggia solo in extremis contro l'Everton. Faticano ma vincono sia il Chelsea che l'Arsenal.
COS'E' SUCCESSO – Questa volta la stracittadina di Manchester valeva soprattutto per l'onore, visto l'enorme vantaggio in classifica dei Red Devils (imbattuti in campionato da 18 partite), ma tutto sommato non ha disatteso le aspettative della vigilia. Gara vibrante, con un ottimo City per ampi tratti di entrambe le frazioni di gioco. Alla scarsa vena di Rooney e Van Persie (a secco da dieci match) ha risposto un ritrovato Aguero. Ovvero proprio l'attaccante da oltre 20 goal a campionato che, complici anche alcuni infortuni, è mancato al City per tentare uno storico bis. Oltre al derby di Manchester, la trentaduesima di Premier rappresentava anche l'esordio nel massimo campionato inglese in veste di manager di Paolo Di Canio. A tratti il suo Sunderland ha lanciato incoraggianti segnali di risveglio ma, nonostante il fortunoso vantaggio a fine primo tempo, un pessimo inizio di seconda frazione ha condannato i Black Cats al settimo rovescio in nove gare. Il Chelsea così aggancia il Tottenham orfano di Bale e fermato sul pari dall'Everton (che non vince al White Hart Lane dal 2008). Bella affermazione dell'Arsenal a West Bromwich, con i Baggies ormai estromessi dalla lotta per un posto in Europa League. Ultima chiamata per Reading e QPR, ormai sull'orlo del baratro della Championship. Ma entrambi i team hanno fallito la prova decisiva. Beffato sul filo di lana il QPR, che fino a pochi secondi dalla fine stava assaporando la vittoria nello scontro diretto con il Wigan. Ancora peggio i Royals, surclassati da un ottimo Southampton (alla terza affermazione consecutiva, non accadeva dal 2003). Nessuna rivincita allora per Nigel Adkins, cacciato dai Saints e ora sulla panchina del Reading. In coda vittoria esiziale per l'Aston Villa sul campo di uno Stoke in evidente disarmo. Decisiva una prodezza balistica di Matthew Lowton, di certo una delle marcature più belle (e forse più importanti) dell'anno.
IL TOP – Roberto Mancini lo aveva detto: il City non meritava un distacco di ben 15 punti dallo United. Per mettere in chiaro i valori in campo, ha quindi pensato bene di violare per la seconda volta consecutiva l'Old Trafford (un evento che non accadeva da 41 anni). Certo, non 6-1 come l'anno scorso e senza avere speranze di recuperare il deficit in classifica, ma quella raccolta nel MondayNight è lo stesso una bella soddisfazione per tutto l'ambiente dei Light Blues in vista della semifinale di FA Cup contro il Chelsea, in programma domenica prossima a Wembley.
IL FLOP – Dall'inizio del 2013 lo Stoke City è la compagine che ha raccolto meno punti (solo cinque). La sconfitta con l'Aston Villa è la quinta in sei incontri e fa rientrare i Potters nella bagarre salvezza.
LA SORPRESA – Il Liverpool sembrava in rampa di lancio per la rincorsa ai cugini dell'Everton e alla qualificazione in Europea League. E invece si è fatto bloccare dal West Ham, per di più ad Anfield Road.
TOH CHI SI RIVEDE – Ogni tanto Tomas Rosicki mostra ancora qualche lampo della sua grande classe, penalizzata dai problemi fisici che hanno afflitto il centrocampista ceco. La sua doppia a The Hawthorns riporta i Gunners in corsa per un posto nella Champions League 2013-14.
LA CHICCA – Contro il Fulham, il Newcastle ha segnato il terzo goal al novantesimo negli ultimi quattro match casalinghi. Quando si dice che i Magpies non mollano mai...
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Ormai è ufficiale, il francese Morgan Schneiderlin è una delle rivelazioni della stagione. Infaticabile rubapalloni, il centrocampista francese è alla sua prima stagione in Premier dopo essere arrivato al Southampton dallo Strasburgo nel 2008.
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