giovedì 25 aprile 2013
Il silenzio è d'oro
Se insulti con epiteti razzisti un avversario e poi rifiuti anche di stringergli la mano quando ci devi giocare di nuovo contro, ti tuffi come nemmeno Greg Louganis ai bei tempi, segni goal di mano contro una piccola come il Mansfield Town e poi dici pure che non lo hai fatto, dai morsi che solo Mike Tyson giustifica (guarda caso) non sei certo una povera vittima se finisci per beccarti 10 giornate di squalifica. Brendan Rodgers la pensa invece così. Certo, è l'allenatore di Luis Suarez (ovviamente il personaggio in questione) e in parte lo si può anche capire, visto che senza l'uruguaiano il suo team, già abbastanza mediocre, diventa sul serio poca cosa. Però personalmente sarei ben contento se Suarez - ribadisco, grande giocatore ma anche pessima persona, almeno in campo - trovasse una sistemazione fuori dalla Premier. Casomai in qualche team che sbandiera grande stile ma poi si dava tanto da fare a spedire sim card svizzere agli arbitri...
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