I Red Devils si aggiudicano il loro ventesimo titolo di campioni d'Inghilterra schiacciando il pericolante Aston Villa. Tripletta dell'olandese.
Sempre più serrata la lotta per gli ultimi due posti disponibili in Champions League. Affermazione dell'Arsenal al Craven Cottage, mentre il Chelsea si fa raggiungere in extremis ad Anfield Road.
COS'E' SUCCESSO – Ormai era scritto da tempo, nel Monday Night è arrivata la certificazione ufficiale: il Manchester United è di nuovo campione d'Inghilterra. Sui malcapitati Villans si è abbattuta la furia di Robin Van Persie e all'Old Trafford sono così iniziati dei lunghi festeggiamenti. Il Tottenham si vendica dell'1-5 subito a domicilio lo scorso anno dal Manchester City cancellando con 10 minuti di fuoco nel secondo tempo un'ottima frazione di gioco dei ragazzi di Mancini. Decisivo con un assist e un goal – e come poteva essere altrimenti – il rientrante Gareth Bale. I Light Blues conservano un margine confortante proprio sulle tre inseguitrici londinesi. L'Arsenal vince sul campo del Fulham, con Arsene Wenger che se la prende molto per l'orrendo fallo di Steve Sidwell su Mikael Arteta. A proposito di fallacci, che dire del morso alla Tyson di Luis Suarez a Branislav Ivanovic. Classico “hero & villain” l'uruguayano ha poi finito per regalare il goal del pareggio al Liverpool contro il Chelsea nel giorno del ricordo delle 96 vittime della tragedia di Hillsborough. Giganteschi passi in avanti in zona retrocessione per Stoke (2-0 su un QPR ormai in smobilitazione) e Sunderland (1-0 all'Everton ancora in caccia di un posto in Europa). Gioca bene ma perde il Wigan al Boleyn Ground. Per i Latics, così come per l'Aston Villa, la permanenza in Premier è ad alto rischio.
IL TOP – Troppo scontato citare Van Persie, proviamo con una new entry. Bisogna riconoscerglielo, dopo tutte le polemiche che aveva suscitato la sua nomina a manager del Sunderland, riuscire subito a dare una forte scossa alla squadra e soprattutto a raccogliere punti non era per niente scontato, anzi. Al netto delle peculiarità del personaggio (vedi le esultanze, ma non solo), Paolo Di Canio sta svolgendo un ottimo lavoro con i Black Cats. E intanto la salvezza si avvicina.
IL FLOP – Anche in questo caso sarebbe troppo banale mettere dietro la lavagna per l'ennesima volta un ormai incorreggibile Luis Suarez. Meglio sottolineare il segno della resa del Manchester City, che sta nell'incredibile errore di Vincent Kompany – uno degli eroi del titolo del 2011-12 – sul goal del pareggio del Tottenham. Per i successivi 10 minuti non solo Kompany, ma anche il resto della difesa, ha lasciato strada al Tottenham senza colpo ferire.
LA SORPRESA – In assenza di risultati di giornata clamorosi, la sorpresa, in questo caso negativa, è la mancata qualificazione in Europa per la seconda stagione consecutiva da parte del Liverpool. In attesa di vedere i frutti del lavoro di Brendan Rodgers, i Reds rimangono ben al di fuori dei top team della Premier, rischiando di finire anche dietro ai cugini dell'Everton (i quali a disposizione hanno un budget inferiore rispetto al club dell'Anfield Road).
TOH CHI SI RIVEDE – Tony Pulis di recente lo ha impiegato a intermittenza, ma lui non ne ha fatto una tragedia. Una volta chiamato a risolvere i problemi dello Stoke, Peter Crouch non si è tirato indietro, segnando un goal esiziale in quel di Loftus Road. Quando si dice il veterano affidabile.
LA CHICCA – Romelu Lukaku il clone di Pippo Inzaghi? A giudicare da quante volte finisce in fuorigioco il giovane belga che il Chelsea ha prestato al West Bromwich, una volta ogni 44 minuti (record della Premier), parrebbe proprio di sì.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – E' una delle poche note positive della disastrata stagione del Reading. Alex McCarthy è un ragazzone dagli straripanti mezzi fisici messosi in evidenza nelle ultime partite grazie delle ottime parate. Un portiere giovane (23 anni) su cui costruire la squadra del futuro. Oppure un talento su cui fare cassa una volta tornati in Championship.
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