venerdì 24 febbraio 2012

Rapide riflessioni su Manchester United v Ajax

Quella contro l'Ajax doveva essere ricordata come la partita delle 900 presenze di Ryan Giggs, e invece per il Manchester United ha rischiato di trasformarsi in un altro incubo europeo. Sebbene partissero con un vantaggio molto confortante - il 2-0 dell'andata all'Amsterdam Arena - i Red Devils sono riusciti in tutti i modi a complicarsi la vita contro un Ajax molto volenteroso e sostenuto da 5mila tifosi in grande spolvero canoro. Eppure i primi 20 minuti lasciavano presagire ben altro, addirittura una goleada per il club allenato da Alex Ferguson. "Speriamo di prenderne meno di cinque", al goal del vantaggio del Chicharito Hernandez, dopo soli 15 minuti, così si augurava il supporter olandese alle nostre spalle nella South Stand, la tribuna dove siamo riusciti a trovare un biglietto forse solo grazie al non proprio straripante interesse della tifoseria locale per le prime partite di Europa League. Per carità, l'Old Trafford era ugualmente pieno, ma non tutto esaurito - 67mila presenti a fronte dei "soliti" 76mila. Certo c'è da capirli, abituati come sono a lottare per la Champions League. Era addirittura dal 1995 che lo United non giocava un match interno di Europa League, o coppa UEFA che dir si voglia. Il sorprendente 2-2 internodel settembre di quell'anno con il Rotor Volgograd è ricordato per una rete storica quanto inutile del portierone danese Peter Schmeichel. I Red Devils, infatti, furono clamorosamente eliminati dalla compagine russa.

Tornando all'incontro di giovedì sera, le sfuriate iniziali dei giovani leoni - o presunti tali - di Alex Ferguson si sono esaurite già a metà primo tempo. In realtà a deludere di più, indolenti e fumosi come non mai, sono stati i veterani Dimitar Berbatov e Nani. La loro leziosità a volte farebbe perdere la pazienza a Giobbe, figuriamoci a uno facilmente irritabile come Ferguson. Maggiori attenuanti potevano accampare Tom Cleverley e Ashley Young, reduci da brutti infortuni e quindi senza i 90 minuti nella gambe. L'età media della difesa era molto bassa, con i gemelli Da Silva ad alternare, come al loro solito, belle giocate a ingenuità pazzesche. Meglio, ma di poco, i due centrali Chris Smalling e Phil Jones. E' indubbio che alla lunga le assenze di gente del calibro di Rooney, Evra e Ferdinand, per non parlare del lungo degente Vidic, si siano fatte sentire, ma è anche evidente come la tendenza a rilassarsi, sprecare facili occasioni da rete sia una costante per i Red Devils edizione 2011-12.

La gara interna di Champions League con il Basilea dello scorso settembre, dove un vantaggio di due reti dopo solo 10 minuti fu dilapidato e gli svizzeri furono riacciuffati in extremis sul 2-3 nel finale, evidentemente non ha insegnato nulla. Invece dell'ennesima pietra miliare di Ryan Giggs – rimasto in panchina – Manchester United v Ajax rimarrà alla storia per la prima sconfitta in casa dei Diavoli Rossi nella seconda competizione continentale. A noi piace di più ricordare gli applausi che il pubblico dell'Old Trafford ha riservato ai giovani dell'Ajax all'uscita del campo. Una bella dimostrazione di sportività, che anche il nostro “amico” olandese ha apprezzato molto.

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