Rimonta da favola dei Red Devils sul campo del Chelsea. La squadra allenata da Roberto Mancini dispone con facilità del Fulham, mentre il Tottenham impatta ad Anfield.
Arsenal maramaldo sul Blackburn, il Newcastle non si ferma e sconfigge l'Aston Villa con un goal del nuovo arrivato Papiss Cissé, il senegalese prelevato dal Friburgo che è già diventato un idolo dei tifosi.
COS'E' SUCCESSO – La ventiquattresima giornata di Premier si è svolta in maniera regolare nonostante la neve abbia fatto la sua sgradita comparsa su numerosi campi. Il Manchester City cancella il brutto ricordo del Goodison Park surclassando il Fulham, troppo attendista soprattutto nella prima frazione di gioco. Ora i Light Blues sono a più due sui cugini dello United, protagonisti di un incredibile recupero allo Stamford Bridge grazie a un Wayne Rooney particolarmente ispirato. In 20 anni di Premier, il Chelsea non aveva mai dilapidato un vantaggio di tre reti. Nella classicissima tra Liverpool e Tottenham trionfa l'agonismo, ma di spettacolo e di occasioni da rete se ne apprezzano ben poche. Gli Spurs sono apparsi troppo rinunciatari, ma hanno riportato a Londra un punto tutto sommato utile per la qualificazione in Champions League. Per i Reds ottavo pareggio su dodici partite casalinghe. Troppi, per riuscire a puntare in alto. Dopo più di un mese di prestazioni opache, l'Arsenal fa una scorpacciata di reti contro il malridotto Blackburn. Sugli scudi il solito Robin Van Persie (tripletta che lo issa a quota 22 in campionato), il talentuosissimo Alex Oxlade-Chamberlain (prime due marcature in Premier) e il vecchietto Titì Henry. Ora i Rovers sono di nuovo penultimi, anche in virtù del concomitante risultato dello “spareggio” tra Wolves e QPR, che dopo poco perde Djibril Cissé per espulsione e finisce per dilapidare il vantaggio iniziale. Ancora male il Wigan (pari casalingo con l'Everton) e il Bolton, battuto nei minuti finali dal Norwich.
IL TOP – Volendo vedere il bicchiere mezzo vuoto, Il Manchester United ha perso due punti preziosi nella corsa al titolo. In realtà ci sembra più giusto sottolineare come i Red Devils abbiano per l'ennesima volta dimostrato di essere una grande squadra, con la mentalità e la forza d'animo che fa la differenza tra i team di grande spessore e quelli di medio cabotaggio. La grinta profusa in campo nei minuti del recupero dallo 0-3 al 3-3 e gli sforzi mostrati per vincere la gara sono da leggenda. Se poi anche David De Gea si mette a fare la sua parte, tanto meglio.
IL FLOP – Fortuna per il buon Roy Hodgson che la sua squadra in trasferta ha un rendimento di tutto rispetto. Se il West Bromwich Albion si dovesse affidare soli ai punti raccolti in casa (quello di sabato con lo Swansea City è stato addirittura l'ottavo rovescio interno dell'anno), la situazione sarebbe disperata. Attenzione, però, continuando di questo passo i Baggies rischiano di rimanere di nuovo invischiati nella lotta per non retrocedere.
LA SORPRESA – Da quando sulla sua panchina è approdato Martin O'Neill, il Sunderland non cessa di stupire. I Black Cats hanno conquistato il loro ventiduesimo punto nelle dieci partite di gestione del nord-irlandese andando a violare il difficile campo dello Stoke. Nessuno lo avrebbe previsto a inizio stagione, ma ora è proprio il Sunderland la migliore tra le “altre”.
TOH CHI SI RIVEDE – Al suo esordio con la maglia del QPR, Bobby Zamora ha subito timbrato il cartellino. Al Loftus Road avrà a disposizione un modulo più consono alle sue caratteristiche (il 4-4-2), a differenza del 4-5-1 introdotto da Martin Jol al Fulham, che lui non gradiva nemmeno un po'.
LA CHICCA – Molto gustoso il retroscena rivelato domenica da Massimo Marianella durante la telecronaca di Chelsea v Manchester United. Secondo le fonti del super-esperto giornalista di Sky Italia, sarebbe stato Rio Ferdinand a convincere il fratello Anton ad andare fino in fondo alla storia di insulti razziali ricevuti da John Terry. Pare, infatti, che Ferdinand Junior si fosse chiarito con il difensore dei Blues subito dopo la fine del match “incriminato”. Adesso la Football Association ha deciso di togliere la fascia di capitano a Terry, probabilmente riconsegnandola a Rio Ferdinand...
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Strano che un centrocampista dai piedi molto educati, dalla buona visione di gioco e dall'ottimo tiro da fuori come il croato Niko Kranjcar sia rimasto al Tottenham nonostante lo spazio molto ridotto che – per sua stessa ammissione – Harry Redknapp gli può garantire nell'undici titolare. Lascerà il White Hart Lane in estate? A soli 28 ha sicuramente bisogno di trovare destinazioni degne del suo talento.
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