Nel big match di giornata netta affermazione dei Light Blues sul Chelsea. Ma lo United supera senza problemi l'ostacolo QPR.
Appassionante derby tra West Ham e Tottenham, deciso dalle prodezze del marziano Bale. Vincono Arsenal e West Bromwich Albion, si risolleva il Fulham. Nell'anticipo della settimana scorsa il Liverpool aveva surclassato lo Swansea.
COS'E' SUCCESSO – Nel fine settimana del trionfo dello Swansea City in Coppa di Lega – prima affermazione in una competizione di rilievo proprio nell'anno del centenario degli Swans – le duellanti per il titolo della Premier si impongono con quello che una volta veniva definito “il classico risultato all'inglese”: 2-0. Poca cosa il QPR, che non batte il Manchester United dal 1994, e così i Red Devils faticano poco per raccogliere i tre punti al Loftus Road. Da segnalare lo strambo infortunio a Robin Van Persie – un pericoloso “tu per tu” con una telecamera – e lo splendido goal di Fabio. Il Manchester City risponde con una prova maiuscola contro il Chelsea. Sugli scudi Joe Hart, che nega la duecentesima marcatura con i Blues di Frank Lampard parandogli un rigore, e il solito, immenso Yaya Touré. Una splendida doppietta di Gareth Bale (ora a quota 15 in Premier e miglior marcatore in campionato in questa prima parte del 2013) lancia il Tottenham in terza posizione, con due punti di vantaggio sul Chelsea. Il West Ham si è dovuto arrendere al 90°, proprio nel giorno dell'omaggio al grande Bobby Moore, venuto a mancare 20 anni fa. In attesa del derby con gli Spurs al White Hart Lane di domenica prossima, l'Arsenal batte in extremis l'Aston Villa e si risolleva parzialmente dopo la batosta in Champions League rimediata dal Bayern Monaco. Bene Santi Cazorla (doppietta), male Wojciech Szczesny, che continua a palesare una preoccupante discontinuità. Brutto stop per l'Everton a Norwich (dove non perdeva da 19 anni), mentre nella sfida della paura tra Reading e Wigan i Latics dominano e fanno un importante passo in avanti verso la salvezza. Goal e spettacolo al St James' Park. Il “French Day” (i Magpies annoverano ben nove francesi nella loro rosa), porta bene ai padroni di casa, che si impongono 4-2.
IL TOP – Il City gli versa ogni settimana in banca quasi 250mila euro. Soldi ben spesi, però, quelli per assicurarsi i servigi di Yaya Touré, il centrocampista più versatile del pianeta. La sua assenza nelle settimane della Coppa d'Africa si è fatta sentire, eccome. Ma adesso è tornato a dominare in mediana e a segnare goal decisivi. Come ha sempre fatto in carriera.
IL FLOP – Il Reading crolla al cospetto del Wigan in uno dei match più importanti della stagione. Grave aver incassato due goal nello spazio di pochi minuti nel primo tempo. Purtroppo per i Royals, non sempre si possono mettere in piedi rimonte da brivido.
LA SORPRESA – Dopo nove match senza vittorie – ma con cinque sconfitte – il Norwich si sveglia e fa la festa all'Everton, che pure era passato in vantaggio per primo. Bentornati, Canarini!
TOH CHI SI RIVEDE – Ultimamente, se si eccettua una rete rifilata al West Ham, Dimitar Berbatov era apparso con le polveri un po' bagnate. La meravigliosa realizzazione contro lo Stoke potrebbe finalmente averlo sbloccato. Di certo è servita ad allontanare il Fulham dalle zone calde della classifica.
LA CHICCA – In Premier non c'è nessuno “bravo” a dilapidare punti come il Southampton – vedi il match a Newcastle per credere. Una volta acquisita una posizione di vantaggio, si è poi fatto sfilare 27 punti. Veramente un'infinità...
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Prodotto della giovanili del Tottenham, che lo ha ceduto in prestito al QPR su espressa richiesta del suo ex allenatore Harry Redknapp, Andros Townsend è un promettente esterno offensivo. Sabato, contro il Manchester United, ha sfoderato un'ottima prestazione, che però non è bastata a bloccare i Red Devils. Ci potremmo sbagliare, ma il ragazzo ci sembra uno che potrà sfondare nel calcio che conta.
martedì 26 febbraio 2013
Il punto sulla Premier – Il Manchester City non molla
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lunedì 25 febbraio 2013
Bobby Moore, la leggenda
domenica 24 febbraio 2013
Bradford, complimenti lo stesso!
Non mi aspettavo sorprese, sebbene nel calcio e nella vita in generale nulla sia mai scritto in anticipo. Ma lo Swansea non era l'Aston Villa sbadato in difesa e arruffone nel gioco superato dal Bradford nel doppio impegno di semifinale.
Gli Swans sono un team quadrato e con buone individualità, che riportano una "coppa inglese" in Galles dopo quasi un secolo (per la precisione dalla 1927, quando il Cardiff vinse 1-0 con l'Arsenal in finale di FA Cup). L'anno prossimo in Europa League ci sarà un club di Premier al 20 per cento di proprietà dei tifosi, il che non può che farmi tanto piacere.
Certo che per il calcio gallese il 2013-14 si preannuncia esaltante: lo Swansea in Europa e il primo derby tra gli Swans e il Cardiff (che al 99 per cento sarà promosso) in Premier. Scusate se è poco!
Gli Swans sono un team quadrato e con buone individualità, che riportano una "coppa inglese" in Galles dopo quasi un secolo (per la precisione dalla 1927, quando il Cardiff vinse 1-0 con l'Arsenal in finale di FA Cup). L'anno prossimo in Europa League ci sarà un club di Premier al 20 per cento di proprietà dei tifosi, il che non può che farmi tanto piacere.
Certo che per il calcio gallese il 2013-14 si preannuncia esaltante: lo Swansea in Europa e il primo derby tra gli Swans e il Cardiff (che al 99 per cento sarà promosso) in Premier. Scusate se è poco!
sabato 23 febbraio 2013
Per non dimenticare
venerdì 22 febbraio 2013
In preparazione della finale di Coppa di Lega
Domenica a Wembley andrà in scena una finale di Coppa di Lega – denominata Capital One Cup in onore dello sponsor di turno – a dir poco inedita. In maniera del tutto inaspettata, a fronteggiarsi saranno lo Swansea City, realtà ormai affermata di Premier, ma che fino a non tanti anni fa bazzicava i bassifondi della Football League, e un team di quarta serie, il Bradford City. Chiariamo subito un punto, i Bantams hanno tradizione e storia degne di palcoscenici più illustri (fra il 1999 e il 2001 hanno anche disputato il massimo campionato inglese), ma rientrano nella categoria della “nobile decaduta”, che oltre Manica può contare su un numero crescente di membri.
La cavalcata del Bradford in League Cup è di quelle da calcio d'altri tempi. Durante il loro cammino hanno eliminato diversi team di categorie superiori, tra cui il Watford allenato da Gianfranco Zola, Wigan, Arsenal e Aston Villa, queste ultime tre tutte di Premier. Eppure non è la prima volta che una compagine di quarta serie approda alla finale. Qui però va fatta una contestualizzazione indispensabile. Si fa presto a dire che la Coppa di Lega attualmente è solo un peso per la grandi, che la snobbano schierando nei loro impegni le seconde e terze linee. Nei suoi primi anni di vita, infatti, la competizione ha goduto di un profilo ancora più basso. Il Liverpool, tanto per fare un esempio, giocò l'edizione d'esordio (1960-61), ma poi si chiamò fuori fino al 1967-68. La finale secca fu introdotta solo nel 1967. Prima si tenevano due match di andata e ritorno, per la verità tra l'indifferenza generale. Nel 1961 per organizzare la seconda partita tra Aston Villa (poi trionfatore) e il Rotherham si aspettò addirittura l'inizio della stagione successiva. Ovvero quella in cui il Rochdale, discreto club dell'allora Fourth Division, fronteggiò il Norwich City (protagonista di un mediocre campionato in Second Division). Da notare come, in assenza di alcune delle 92 squadre della Football League, alcuni turni furono compressi e in pratica il Dale si trovò a passare direttamente dai sedicesimi ai quarti di finale.
Ma fu un semifinale che la squadra del Lancashire compì il classico miracolo. Curiosamente con la stessa successione di risultati del Bradford contro il Villa (3-1 in casa e 1-2 fuori), il Rochdale buttò fuori a sorpresa il Blackburn Rovers (club di First Division). Tuttavia non si ripeté in finale. Davanti a oltre 11mila spettatori dovette issare ben presto bandiera bianca allo Spotland, dove i Canaries dominarono (3-0 lo score andato in archivio). In occasione del ritorno, al Carrow Road di Norwich non si registrò il tutto esaurito, a conferma dello scarso interesse per la Coppa. Dopo un match fiacco e poco appassionante, i padroni di casa incamerarono uno striminzito 1-0 che bastò e avanzò per esporre in bacheca il trofeo.
In tema di underdog, ancora più bravi del Rochdale furono i ragazzi del QPR, ispirati dal talentuoso ma umorale Rodney Marsh, che nell'anno della prima finale a Wembley (1967) rimontarono due goal di svantaggio al West Bromwich Albion per poi vincere 3-2. I Super Hoops militavano in Third Division, come lo Swindon Town, che nel 1969, nonostante due categorie di differenza, sconfisse un Arsenal decimato dall'influenza Ora il Bradford proverà a riscrivere la storia, traendo ispirazione da QPR e Swindon. Good luck, Bantams!
La cavalcata del Bradford in League Cup è di quelle da calcio d'altri tempi. Durante il loro cammino hanno eliminato diversi team di categorie superiori, tra cui il Watford allenato da Gianfranco Zola, Wigan, Arsenal e Aston Villa, queste ultime tre tutte di Premier. Eppure non è la prima volta che una compagine di quarta serie approda alla finale. Qui però va fatta una contestualizzazione indispensabile. Si fa presto a dire che la Coppa di Lega attualmente è solo un peso per la grandi, che la snobbano schierando nei loro impegni le seconde e terze linee. Nei suoi primi anni di vita, infatti, la competizione ha goduto di un profilo ancora più basso. Il Liverpool, tanto per fare un esempio, giocò l'edizione d'esordio (1960-61), ma poi si chiamò fuori fino al 1967-68. La finale secca fu introdotta solo nel 1967. Prima si tenevano due match di andata e ritorno, per la verità tra l'indifferenza generale. Nel 1961 per organizzare la seconda partita tra Aston Villa (poi trionfatore) e il Rotherham si aspettò addirittura l'inizio della stagione successiva. Ovvero quella in cui il Rochdale, discreto club dell'allora Fourth Division, fronteggiò il Norwich City (protagonista di un mediocre campionato in Second Division). Da notare come, in assenza di alcune delle 92 squadre della Football League, alcuni turni furono compressi e in pratica il Dale si trovò a passare direttamente dai sedicesimi ai quarti di finale.
Ma fu un semifinale che la squadra del Lancashire compì il classico miracolo. Curiosamente con la stessa successione di risultati del Bradford contro il Villa (3-1 in casa e 1-2 fuori), il Rochdale buttò fuori a sorpresa il Blackburn Rovers (club di First Division). Tuttavia non si ripeté in finale. Davanti a oltre 11mila spettatori dovette issare ben presto bandiera bianca allo Spotland, dove i Canaries dominarono (3-0 lo score andato in archivio). In occasione del ritorno, al Carrow Road di Norwich non si registrò il tutto esaurito, a conferma dello scarso interesse per la Coppa. Dopo un match fiacco e poco appassionante, i padroni di casa incamerarono uno striminzito 1-0 che bastò e avanzò per esporre in bacheca il trofeo.
In tema di underdog, ancora più bravi del Rochdale furono i ragazzi del QPR, ispirati dal talentuoso ma umorale Rodney Marsh, che nell'anno della prima finale a Wembley (1967) rimontarono due goal di svantaggio al West Bromwich Albion per poi vincere 3-2. I Super Hoops militavano in Third Division, come lo Swindon Town, che nel 1969, nonostante due categorie di differenza, sconfisse un Arsenal decimato dall'influenza Ora il Bradford proverà a riscrivere la storia, traendo ispirazione da QPR e Swindon. Good luck, Bantams!
giovedì 21 febbraio 2013
Wenger, che fare?
C'è chi - e sono sempre di più, tra cui il mio amico Max Troiani - Arsene Wenger non lo vogliono vedere più nemmeno in fotografia. Il prolungato digiuno di vittorie, e soprattutto il fatto che i problemi palesati dalla squadra siano sempre gli stessi da anni, mi portano a schierarmi a favore di chi vorrebbe l'alsaziano lontano dall'Emirates nel 2013-14. Certo, tocca trovare una valida alternativa. O se no il rischio è fare ancora peggio...
domenica 17 febbraio 2013
Underdog in Coppa
Quarti di FA Cup, al the Den si ritroveranno di fronte Milwall e Blackburn Rovers. Ergo, a una squadra di Championship si apriranno sicuramente le porte di Wembley per la semifinale. Certo, nel 2008 le squadre cadette al penultimo atto della Coppa furono addirittura tre, ma quella fu veramente un'annata sui generis...
giovedì 14 febbraio 2013
Addio all'Underhill?
Era nell'aria da un po', ora con il permesso formale accordato dalla Football League è praticamente certo che il Barnet lascerà lo storico impianto dell'Underhill per stabilirsi a The Hive, nei pressi della stazione della metropolitana di Edware Road (Northern Line). Nelle prossime settimane l'impianto, finora utilizzato per partite di calcio giovanile, dovrà essere ampliato, fino a raggiungere i 5.100 posti (oltre 3mila a sedere).
mercoledì 13 febbraio 2013
Calcio 2000 gratis e online
Si può scaricare da questo link: http://issuu.com/calcio2000/docs/calcio2000-183. In questo numero c'è un mio pezzo sul museo del football di Manchester (versione più lunga rispetto a quella fatta per Pubblico), con foto e box. Buona lettura!
martedì 12 febbraio 2013
Il punto sulla Premier – Campionato chiuso?
Il Manchester City naufraga a Southampton, lo United ne approfitta sbarazzandosi dell'Everton e salendo a +12 in classifica.
Vincono le londinesi Chelsea, Tottenham e Arsenal. Nel Monday Night brutta battuta d’arresto per il Liverpool. Lo Swansea inguaia il QPR. Già dissolto l’effetto Redknapp?
COS'E' SUCCESSO – Nel recente passato il Southampton ha giocato più di un brutto scherzo al Manchester United, tanto che celeberrimo è rimasto un 6-3 inflitto dai Saints di Matt Le Tissier allo squadrone allenato da Alex Ferguson. Sabato a lasciarci le penne sulla costa meridionale dell'Inghilterra sono stati i cugini del City, protagonisti di un match tra i peggiori della loro storia recente e giustamente battuti per 3-1. I Red Devils, invece, hanno cancellato il brutto ricordo del 4-4 interno con l'Everton dello scorso anno – risultato che costò una bella fetta di titolo ai biancorossi – con un 2-0 che non ammette discussioni. Ora lo United deve amministrare un vantaggio all'apparenza più che confortevole, anche alla luce della scarsa forma palesata di recente dai cugini (due punti nelle ultime tre gare). Reduce da quattro match senza vittorie, il Chelsea si è imposto sul Wigan non senza qualche patema d'animo di troppo. Per fiaccare la resistenza dei Latics ci è voluta la dodicesima marcatura stagionale di Frank Lampard, ormai a sole quattro lunghezze dal record di Bobby Tambling di miglior marcatore della storia dei Blues. Un Tottenham spuntato (Adebayor a mezzo servizio e Defoe infortunato) ha avuto la meglio del Newcastle grazie al suo fromboliere Gareth Bale. Tiene botta l'Arsenal, corsaro a Sunderland, mentre il Liverpool si è sciolto nei minuti finali al cospetto del West Bromwich. In coda perdono un po' tutte, tranne l'Aston Villa, che con quantità industriali di cuore e grinta ha battuto un discreto West Ham.
IL TOP – Quattro goal realizzati nelle ultime tre gare, tocchi e scatti che fanno ammattire le difese avversarie e tanto per gradire anche buone coperture difensive. Signori, ecco a voi Gareth Bale. Un vero fenomeno che, qualora il Tottenham si dovesse qualificare per la Champions League, continuerà a deliziare i fan della Premier e non quelli della Liga.
IL FLOP – Una prestazione imbarazzante, che va ben al di là dei comici errori di Hart e Barry, quella del Manchester City a Southampton. I ragazzi allenati da Roberto Mancini non l'hanno mai vista e avrebbero meritato di perdere con risultato ancor più ampio del già severo 3-1 finale.
LA SORPRESA – Detto del risultato shock del St Mary's, non può certo passare inosservato il colpaccio del West Bromwich Albion (solo due vittorie nelle ultime dodici partite) ad Anfield Road. Il Liverpool ha sprecato tanto, anche un rigore con Steven Gerrard, e i Baggies hanno colpito in maniera chirurgica nel finale.
TOH CHI SI RIVEDE – Il suo digiuno durava da 580 minuti, precisamente da quando aveva impallinato l'estremo difensore del Manchester United David De Gea. Michu è tornato finalmente al goal con una doppietta al QPR (la prima realizzazione a dir poco fortunosa) che rappresenta un ottimo biglietto da visita in vista della finale di Coppa di Lega, in programma il prossimo 24 febbraio contro la cenerentola Bradford City.
LA CHICCA – Da quando è passato dal Chelsea allo Stoke nel 2009-10, Robert Huth ha segnato 13 reti in Premier League, compresa quella di sabato al Reading. Tra i difensori, nello stesso periodo solo Leighton Baines dell'Everton ha fatto meglio del tedesco, battendo 15 volte i portieri avversari.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Se l’Aston Villa riuscirà a salvarsi, buona parte del merito dovrà essere attribuita all’attaccante belga di origini congolesi Christian Benteke. Una vera forza della natura, che non lesina certo i goal (già 11 in Premier).
Vincono le londinesi Chelsea, Tottenham e Arsenal. Nel Monday Night brutta battuta d’arresto per il Liverpool. Lo Swansea inguaia il QPR. Già dissolto l’effetto Redknapp?
COS'E' SUCCESSO – Nel recente passato il Southampton ha giocato più di un brutto scherzo al Manchester United, tanto che celeberrimo è rimasto un 6-3 inflitto dai Saints di Matt Le Tissier allo squadrone allenato da Alex Ferguson. Sabato a lasciarci le penne sulla costa meridionale dell'Inghilterra sono stati i cugini del City, protagonisti di un match tra i peggiori della loro storia recente e giustamente battuti per 3-1. I Red Devils, invece, hanno cancellato il brutto ricordo del 4-4 interno con l'Everton dello scorso anno – risultato che costò una bella fetta di titolo ai biancorossi – con un 2-0 che non ammette discussioni. Ora lo United deve amministrare un vantaggio all'apparenza più che confortevole, anche alla luce della scarsa forma palesata di recente dai cugini (due punti nelle ultime tre gare). Reduce da quattro match senza vittorie, il Chelsea si è imposto sul Wigan non senza qualche patema d'animo di troppo. Per fiaccare la resistenza dei Latics ci è voluta la dodicesima marcatura stagionale di Frank Lampard, ormai a sole quattro lunghezze dal record di Bobby Tambling di miglior marcatore della storia dei Blues. Un Tottenham spuntato (Adebayor a mezzo servizio e Defoe infortunato) ha avuto la meglio del Newcastle grazie al suo fromboliere Gareth Bale. Tiene botta l'Arsenal, corsaro a Sunderland, mentre il Liverpool si è sciolto nei minuti finali al cospetto del West Bromwich. In coda perdono un po' tutte, tranne l'Aston Villa, che con quantità industriali di cuore e grinta ha battuto un discreto West Ham.
IL TOP – Quattro goal realizzati nelle ultime tre gare, tocchi e scatti che fanno ammattire le difese avversarie e tanto per gradire anche buone coperture difensive. Signori, ecco a voi Gareth Bale. Un vero fenomeno che, qualora il Tottenham si dovesse qualificare per la Champions League, continuerà a deliziare i fan della Premier e non quelli della Liga.
IL FLOP – Una prestazione imbarazzante, che va ben al di là dei comici errori di Hart e Barry, quella del Manchester City a Southampton. I ragazzi allenati da Roberto Mancini non l'hanno mai vista e avrebbero meritato di perdere con risultato ancor più ampio del già severo 3-1 finale.
LA SORPRESA – Detto del risultato shock del St Mary's, non può certo passare inosservato il colpaccio del West Bromwich Albion (solo due vittorie nelle ultime dodici partite) ad Anfield Road. Il Liverpool ha sprecato tanto, anche un rigore con Steven Gerrard, e i Baggies hanno colpito in maniera chirurgica nel finale.
TOH CHI SI RIVEDE – Il suo digiuno durava da 580 minuti, precisamente da quando aveva impallinato l'estremo difensore del Manchester United David De Gea. Michu è tornato finalmente al goal con una doppietta al QPR (la prima realizzazione a dir poco fortunosa) che rappresenta un ottimo biglietto da visita in vista della finale di Coppa di Lega, in programma il prossimo 24 febbraio contro la cenerentola Bradford City.
LA CHICCA – Da quando è passato dal Chelsea allo Stoke nel 2009-10, Robert Huth ha segnato 13 reti in Premier League, compresa quella di sabato al Reading. Tra i difensori, nello stesso periodo solo Leighton Baines dell'Everton ha fatto meglio del tedesco, battendo 15 volte i portieri avversari.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Se l’Aston Villa riuscirà a salvarsi, buona parte del merito dovrà essere attribuita all’attaccante belga di origini congolesi Christian Benteke. Una vera forza della natura, che non lesina certo i goal (già 11 in Premier).
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mercoledì 6 febbraio 2013
lunedì 4 febbraio 2013
Il punto sulla Premier – Il Manchester United prova l’allungo
I Red Devils passano al Craven Cottage e salgono a +9 sul Manchester City, fermato dal Liverpool. È la fuga decisiva?
Continua il periodo poco brillante del Chelsea, caduto a Newcastle sotto i colpi di Sissoko. Non incanta ma vince l’Arsenal, costretto a inseguire un Tottenham sempre più Bale dipendente.
COS'E' SUCCESSO – La prima giornata del post-Balotelli rischia di costare molto cara al Manchester City. I Light Blues accumulano altri due punti di ritardo, impattando una partita nata bene ma proseguita con più bassi che alti. Il Liverpool ha dominato ampi tratti soprattutto del secondo tempo e se non fosse stato per l'ennesimo errore di Pepe Reina – e per l'ennesima prodezza di Sergio Aguero – le cose sarebbero andate ancora peggio. E così lo United si issa a più nove, capitalizzando al massimo la bella stoccata di Wayne Rooney nei minuti finali del match del Craven Cottage (dove il Fulham ha battutto i Red Devils solo due volte negli ultimi 48 anni, coppe comprese). Il Newcastle sempre più “francesizzato” nel mercato di riparazione approfitta delle amnesie difensive del Chelsea, raccogliendo tre punti di platino per rimanere in Premier. I Blues ora sono braccati da vicino dal Tottenham, corsaro a West Bromwich. Pareggi spettacolari, ricchi di goal, emozioni e colpi di scena, tra Everton e Aston Villa e Wigan e Southampton. Non si ferma più il Reading, per la prima volta fuori dalla zona calda della classifica.
IL TOP – A inizio stagione le rimonte erano prerogativa del Manchester United, ora sono il marchio di fabbrica proprio del Reading. Dopo le imprese contro WBA, Newcastle e Chelsea, con il Sunderland però non c'è stato bisogno di inseguire uno svantaggio. La terza vittoria in quattro partite è il segnale di uno stato di forma quanto mai incoraggiante.
IL FLOP – Rafa Benitez ha ripreso a lamentarsi degli arbitri – per carità, anche a ragione, visto che il fallo di Fabricio Coloccini su Demba Ba era da calcio rigore – ma bene farebbe ad analizzare i reali problemi del suo Chelsea, che fa sempre più fatica a conservare un vantaggio. E ora è a rischio anche la qualificazione automatica in Champions League.
LA SORPRESA – La buona prestazione dell’Aston Villa al Goodison Park, macchiata solo dall’amnesia difensiva nei minuti di recupero che ha permesso all’Everton di pareggiare, è giunta alquanto inaspettata, viste le recenti performance opache dei Villans. Già ad Anfield Road i ragazzi allenati da Paul Lambert furono molto brillanti, peccato per loro che le trasferte a Liverpool siano finite…
TOH CHI SI RIVEDE – Grande e grosso com'è, Andy Carroll va soggetto a fin troppi infortuni. Sabato contro lo Swansea è partito finalmente titolare, palesando una buona condizione e centrando la rete che ha consentito al West Ham di incamerare il secondo successo dell'anno.
LA CHICCA – Quella di sabato è stata la prima sfida ufficiale della storia tra Wigan Athletic e Southampton in casa dei Latics. In precedenza, infatti, le due compagini non si erano mai incontrate in quel di Wigan, né in campionato né nelle coppe nazionali.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Eroe di giornata per il Norwich con la sua parata sul rigore di Adel Taarabt, Mark Bunn sembra essere uno dei pochi portieri inglesi emergenti (anche se ha già 28 anni) degni di nota. Chissà se si perderà come i vari Foster & Co.
Continua il periodo poco brillante del Chelsea, caduto a Newcastle sotto i colpi di Sissoko. Non incanta ma vince l’Arsenal, costretto a inseguire un Tottenham sempre più Bale dipendente.
COS'E' SUCCESSO – La prima giornata del post-Balotelli rischia di costare molto cara al Manchester City. I Light Blues accumulano altri due punti di ritardo, impattando una partita nata bene ma proseguita con più bassi che alti. Il Liverpool ha dominato ampi tratti soprattutto del secondo tempo e se non fosse stato per l'ennesimo errore di Pepe Reina – e per l'ennesima prodezza di Sergio Aguero – le cose sarebbero andate ancora peggio. E così lo United si issa a più nove, capitalizzando al massimo la bella stoccata di Wayne Rooney nei minuti finali del match del Craven Cottage (dove il Fulham ha battutto i Red Devils solo due volte negli ultimi 48 anni, coppe comprese). Il Newcastle sempre più “francesizzato” nel mercato di riparazione approfitta delle amnesie difensive del Chelsea, raccogliendo tre punti di platino per rimanere in Premier. I Blues ora sono braccati da vicino dal Tottenham, corsaro a West Bromwich. Pareggi spettacolari, ricchi di goal, emozioni e colpi di scena, tra Everton e Aston Villa e Wigan e Southampton. Non si ferma più il Reading, per la prima volta fuori dalla zona calda della classifica.
IL TOP – A inizio stagione le rimonte erano prerogativa del Manchester United, ora sono il marchio di fabbrica proprio del Reading. Dopo le imprese contro WBA, Newcastle e Chelsea, con il Sunderland però non c'è stato bisogno di inseguire uno svantaggio. La terza vittoria in quattro partite è il segnale di uno stato di forma quanto mai incoraggiante.
IL FLOP – Rafa Benitez ha ripreso a lamentarsi degli arbitri – per carità, anche a ragione, visto che il fallo di Fabricio Coloccini su Demba Ba era da calcio rigore – ma bene farebbe ad analizzare i reali problemi del suo Chelsea, che fa sempre più fatica a conservare un vantaggio. E ora è a rischio anche la qualificazione automatica in Champions League.
LA SORPRESA – La buona prestazione dell’Aston Villa al Goodison Park, macchiata solo dall’amnesia difensiva nei minuti di recupero che ha permesso all’Everton di pareggiare, è giunta alquanto inaspettata, viste le recenti performance opache dei Villans. Già ad Anfield Road i ragazzi allenati da Paul Lambert furono molto brillanti, peccato per loro che le trasferte a Liverpool siano finite…
TOH CHI SI RIVEDE – Grande e grosso com'è, Andy Carroll va soggetto a fin troppi infortuni. Sabato contro lo Swansea è partito finalmente titolare, palesando una buona condizione e centrando la rete che ha consentito al West Ham di incamerare il secondo successo dell'anno.
LA CHICCA – Quella di sabato è stata la prima sfida ufficiale della storia tra Wigan Athletic e Southampton in casa dei Latics. In precedenza, infatti, le due compagini non si erano mai incontrate in quel di Wigan, né in campionato né nelle coppe nazionali.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Eroe di giornata per il Norwich con la sua parata sul rigore di Adel Taarabt, Mark Bunn sembra essere uno dei pochi portieri inglesi emergenti (anche se ha già 28 anni) degni di nota. Chissà se si perderà come i vari Foster & Co.
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domenica 3 febbraio 2013
La due giorni nello Yorkshire, con puntatina a Londra Nord
Meglio non poteva andare, da tutti i punti di vista. Venerdì sono riuscito ad arrivare a Sheffield intorno alle 18, nonostante un preoccupante ritardo dell'aereo diretto a Manchester (da dove chiaramente dovevo prendere il treno). Bramall Lane dista una quindicina di minuti a piedi dalla stazione, poi la scelta dell'albergo incapsulato in uno degli angoli dell'impianto si è rivelata molto strategica (faceva freddo e con il mio raffreddore non mi è dispiaciuto fare letteralmente 30 metri per passare dallo stadio all'hotel).
Ieri mattinata di sole, giro per Sheffield e poi bus (tragitto di 30 minuti) per l'Hillsborough. L'impianto è molto bello (un punto in più del Bramall Lane, comunque notevole soprattutto dentro), sebbene la presenza della Leppings Lane metta i brividi. Il pensiero non può non andare a quel tragico pomeriggio dell'aprile del 1989, quando 96 tifosi del Liverpool persero la vita su quella gradinata, ora con seggiolini e nessuna recinzione. Il volo di ritorno era il "solito" delle 6.15 del mattino da Stansted, quindi prima di andare in aeroporto ho fatto in tempo a passare per Londra, dopo due ore di treno da Sheffield. Trovandomi a North London, ho dato un'occhiata alla cara vecchia East Stand di Highbury riattata a uso abitativo. Evito di commentare...
Il bonus della serata è però consistito nel gustarmi Match of the Day al Gunners pub. Priceless.
Ieri mattinata di sole, giro per Sheffield e poi bus (tragitto di 30 minuti) per l'Hillsborough. L'impianto è molto bello (un punto in più del Bramall Lane, comunque notevole soprattutto dentro), sebbene la presenza della Leppings Lane metta i brividi. Il pensiero non può non andare a quel tragico pomeriggio dell'aprile del 1989, quando 96 tifosi del Liverpool persero la vita su quella gradinata, ora con seggiolini e nessuna recinzione. Il volo di ritorno era il "solito" delle 6.15 del mattino da Stansted, quindi prima di andare in aeroporto ho fatto in tempo a passare per Londra, dopo due ore di treno da Sheffield. Trovandomi a North London, ho dato un'occhiata alla cara vecchia East Stand di Highbury riattata a uso abitativo. Evito di commentare...
Il bonus della serata è però consistito nel gustarmi Match of the Day al Gunners pub. Priceless.
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