0 – I tifosi del Leeds United che sono entrati sul campo da gioco e hanno aggredito il portiere dello Sheffield Wednesday Chris Kirkland. Tanto per non smentire la loro fama di supporter tra i meno “educati” di Inghilterra.
1 – Cheik Tioté con il suo fallo da causa penale nei confronti di Steven Fletcher ha buonissime chance di vincere il premio “macellaio dell'anno”. Speriamo che non lo superi nessuno.
2 – La FA ha inflitto quattro giornate di qualifica a John Terry per gli insulti razziali nei confronti di Anton Ferdinand. Giusto, ma perché a Luis Suarez furono inflitti otto turni di stop. Per la serie, due pesi e due misure?
3 – West Bromwich Albion. Vedi alla voce, come buttare via una partita quasi vinta e che invece i Baggies sono addirittura riusciti a perdere.
4 – Povero Aston Villa, continuando di questo passo tornerà a giocare il derby con il Birmingham City. In Championship.
5 – L'uscita di Joe Jart che ha favorito il goal del pareggio della Polonia nel match di qualificazione ai Mondiali ci ha fatto tornare alla mente David “Calamity” James. Uno del quale i supporter dei Tre Leoni non hanno per niente nostalgia.
6 – Voto di incoraggiamento a Fabio Borini, protagonista di un altalenante inizio stagione e ora fuori circa tre mesi per infortunio. Gli auguriamo tempi migliori.
7 – Grant Holt è l'anima del Norwich che prova a evitare una retrocessione pronosticata in estate da fin troppi addetti ai lavori. Lui non si rassegna mai e intanto bastona il solito Arsenal afflitto da deficit di personalità.
8 – Dopo aver impallinato il Reading, Raheem Sterling occupa ora l'ottava posizione nella classifica dei più giovani marcatori della Premier. Per noi diverrà un giocatore determinante. Speriamo di non bruciarlo...
9 – C'è chi pensa che possa diventare una sorta di regista di centrocampo, alla Paul Scholes. Contro lo Stoke Wayne Rooney ha chiarito che i goal li sa ancora mettere a segno. Fa niente che uno l'ha realizzato anche al suo compagno di squadra De Gea.
10 – Tre goal e cinque assist nelle ultime quattro partite di Premier. Eppure Juan Mata è spesso criticato per non essere determinante nelle partite decisive. Quella con il Tottenham, non fosse altro perché era un derby, lo era. E lui l'ha dominata in lungo e in largo.
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