I Blues si aggiudicano il big match con l'Arsenal e conservano la vetta della classifica. Colpaccio degli Spurs in casa del Manchester United.
Una doppietta di Peter Crouch dello Stoke City affossa lo Swansea, la rivelazione delle primissime giornate. Non si ferma l'irresistibile ascesa dell'Everton, guidato dal bomber croato, ex Rangers di Glasgow, Nikica Jelavic.
COS'E' SUCCESSO – L'ormai infinito affaire Terry, le voci di mercato (che coinvolgono in particolare Ashley Cole) e qualche recente prestazione che non aveva convinto troppo la critica e i tifosi. Il Chelsea ha spazzato via in un colpo solo i mille pensieri della settimana che ha preceduto il derby con l'Arsenal infliggendo la prima sconfitta stagionale ai Gunners con una prestazione tutta sostanza. Il team di Londra nord è stato tradito dalla difesa, un po' quello che è accaduto al Manchester United contro il Tottenham. Pesa tanto l'assenza di Nemanja Vidic (il serbo mancherà per almeno due mesi) nel rocambolesco 3-2 per gli Spurs, sebbene vada concesso il giusto merito ai londinesi per quanto fatto vedere nel Teatro dei Sogni. Vittoria di fondamentale importanza per l'altra squadra di Manchester, il City, che però riesce ad avere la meglio del Fulham, privo dell'infortunato Dimitar Berbatov, solo nei minuti finali. Decisivo l'innesto di Edin Dzeko – a segno 66 secondi dopo essere entrato dalla panchina. Ormai Mario Balotelli appare il quarto in ordine d'importanza tra gli attaccanti dei Light Blues. Belle affermazioni anche per i team di Liverpool; l'Everton in rimonta con il Southampton, i Reds, al primo squillo in campionato, maramaldi a Norwich. I giovani dell'Aston Villa (che in casa però ha vinto solo tre degli ultimi 18 incontri) impongono il pareggio al West Bromwich Albion. I Baggies rimangono sempre nelle posizioni d'alta classifica.
IL TOP – E chi se lo aspettava, un Tottenham che si presenta sul campo stregato dell'Old Trafford (dove non vinceva dal 1989 e aveva collezionato 18 sconfitte e 4 pareggi) a fare sfoggio di così tanta personalità e grinta da riuscire a portare a casa l'intero bottino. Il trionfo sullo United è una grande iniezione di fiducia per André Villas-Boas, oltre a rappresentare il miglior momento della sua per il momento mediocre carriera inglese. Attenzione a darlo per rinato, sebbene le premesse ci siano tutte.
IL FLOP – Nell'estate del 2010 l'acquisto di Laurent Koscielny da parte dell'Arsenal era stato giudicato da molti addetti ai lavori e soprattutto da Arsene Wenger come un vero colpo di mercato. Il francese non ha mai tenuto fede alle aspettative. Ormai si deve accontentare del ruolo di riserva, anche perché quando gioca troppo spesso ne combina di tutti i colori. Sabato è stato protagonista in negativo su entrambi i goal del Chelsea. Troppo, no?
LA SORPRESA – Parliamo di Newcastle, ma non tanto del pareggio a Reading, che ci può tranquillamente stare. Vogliamo piuttosto menzionare il suo allenatore, Alan Pardew, e soprattutto il suo nuovo contratto, in scadenza addirittura nel 2020. Da non credere...
TOH CHI SI RIVEDE – Se giocasse sempre come fa contro il Norwich, l'attaccante del Liverpool Luis Suarez sarebbe già diventato il giocatore più forte dell'orbe terracqueo. Negli ultimi due match al Carrow Road, compreso quello di questo fine settimana, ha messo a segno due triplette (la seconda è pure la 250esima nei 20 anni di esistenza della Premier). Peccato per lui che pecchi, e tanto, di continuità.
LA CHICCA – Steven Fletcher del Sunderland è solo il secondo giocatore nella storia della Premier ad aver segnato tutte le prime cinque marcature di una singola squadra. E dopo ben quattro pareggi questa volta i Black Cats hanno pure vinto.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Il ventiduenne Joe Bennett è cresciuto in un vivaio, quello del Middlesbrough, che è un assoluto marchio di garanzia. Approdato in estate all'Aston Villa per circa tre milioni di euro, ha mostrato nel derby contro il WBA di essere un difensore centrale completo e abbastanza veloce. È senza dubbio una delle grandi speranze della squadra di Birmingham, reduce da troppe stagioni storte.
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