Per ora è stata ammessa come membro provvisorio. Ma il prossimo maggio la federazione calcistica di Gibilterra (nata addirittura nel 1895) potrebbe diventare a tutti gli effetti il 54esimo componente dell’Uefa quando l’esecutivo dell’istituzione guidata da Michel Platini si riunirà a Londra.
Il minuscolo territorio sulla punta delle penisola iberica (solo 24mila abitanti), tutt’ora colonia inglese, una volta membro effettivo potrebbe partecipare alle competizioni continentali. Per buona pace della Spagna, che proprio sulla sovranità di Gibilterra ha in atto un secolare contenzioso con la Gran Bretagna. Ma per gli spagnoli il problema potrebbe essere anche un altro, ovvero il rischio che l’Uefa possa accordare una sorta di status indipendente anche ai Paesi Baschi e alla Catalogna, le cui selezioni sono già attive da un po’ di tempo.
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