Le Big della Premier vincono tutte in maniera netta, con l’eccezione dei Reds, bloccati in casa dallo Stoke e ormai destinati a un ruolo di comprimari.
Nei quartieri alti della classifica continuano a risiedere Everton e West Bromwich Albion, le rivelazioni assolute di questo primo scorcio di stagione. Malissimo QPR e Norwich, tradite da reparti arretrati non all’altezza della Premier.
COS'E' SUCCESSO – Mai come in questo fine settimana il divario tra le favorite per il titolo e le “altre” è sembrato così netto. Nell’impegno con il Norwich il Chelsea ha sudato freddo solo qualche minuto, per poi schiacciare la debole resistenza dei Canarini. Copione pressoché simile per il Manchester City, convincente e per la prima volta in stagione con la porta inviolata contro un Sunderland mai pericoloso. Ha destato un’ottima impressione anche lo United, con i difensori tanto criticati in settimana da Ferguson dopo la trasferta di Cluj che non solo hanno tenuto a bada gli avversari ma, nel caso di Evans ed Evra, sono pure risultati match-winner. Nell’Arsenal corsaro al Boleyn Ground segna finalmente il primo goal in Premier Olivier Giroud, che fin qui era apparso come una sorta di Darko Pancev in salsa francese. Non si arresta l’ascesa di West Bromwich Albion (bel successo casalingo contro il QPR) ed Everton, che pareggia a Wigan con un rigore di Baines negli ultimi minuti – sebbene in precedenza forse di penalty l’arbitro ne avrebbe dovuti accordare almeno altri tre!
IL TOP – Spesso anche noi abbiamo imputato all’Arsenal un deficit di personalità. Dopo l’immeritata sconfitta interna con il Chelsea, i Gunners si sono trovati in svantaggio anche nel derby contro il West Ham. Invece di abbattersi, come accaduto non di rado in passato, hanno ribaltato il match offrendo una prestazione ricca di grinta e sangue freddo. Che sia un importante segnale della tanta attesa inversione di tendenza auspicata da Arsene Wenger?
IL FLOP – Non siamo del tutto convinti che cacciare Mark Hughes possa rappresentare la panacea di tutti i mali del QPR, però, visto il mercato estivo, le premesse per un campionato meno sofferto rispetto a quello dello scorso anno c’erano tutte. L’ex attaccante di Manchester United e Bayern Monaco era rinomato per curare con attenzione la fase difensiva, ma la retrovia dei Super Hoops è fin troppo simile a un colabrodo…
LA SORPRESA – Visto l’attuale livello di gioco del Liverpool, il pareggio dello Stoke City ad Anfield Road non è un risultato così eclatante. Certo, se si considerano i precedenti (39 sconfitte, 10 pareggi e nessuna vittoria), per i Potters lo 0-0 di domenica potrebbe sembrare una piacevole novità.
TOH CHI SI RIVEDE – Aaron Lennon ha messo il punto esclamativo all’affermazione del Tottenham sull’Aston Villa. Il guizzante esterno destro del Tottenham ha così certificato un periodo di continua ripresa rispetto alle scialbe prestazioni fornite nel 2011-12.
LA CHICCA – In settimana era scoppiata una polemica sui “tuffatori”. Secondo Alex Ferguson a “buttarsi” sono soprattutto i giocatori stranieri. Le statistiche non sembrano dargli del tutto ragione. Per ora gli unici giocatori ad aver rimediato più di un cartellino giallo per aver simulato sono un uruguayano (Luis Suarez, chi altri…) e un britannico (Gareth Bale).
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Grant Holt è l’unico giocatore del disastrato Norwich che sta mantenendo gli standard di gioco espressi l’anno scorso – quando realizzò 12 goal in Premier. Il suo allenatore Chris Hughton l’avrebbe voluto vedere tra i convocati della nazionale guidata da Roy Hodgson, lui si è consolato per la mancata chiamata segnando uno splendido goal allo Stamford Bridge. Tutto inutile, se gli altri 10 in campo fanno più danni della grandine.
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