domenica 31 marzo 2013
Incidenti a Plymouth
Il derby tra Plymouth v Exeter ha avuto un dopo partita molto concitato, come si evince da questi video: CLICCA QUI
giovedì 28 marzo 2013
Assenza prolungata
...sono in Tunisia per lavoro e mi sa che prima del 2-3 aprile non riuscirò ad aggiornare il blog. Spero di non perdere troppo della prossima giornata di Premier, in questi giorni non sono nemmeno riuscito a vedere i goal della nazionale inglese - che mi pare di capire nel secondo tempo abbia sofferto un bel po'.
domenica 24 marzo 2013
Il suo nome è Tom Hughes, tifa Wrexham da 91 anni...
Copio e incollo da "Theatres of Football" una di quelle storie che mi piacciono tanto e che meritano assolutamente di essere raccontate. PS: che annata per il calcio gallese!
Il Wrexham ha vinto ai rigori la finale dell'FA Trophy. Ma più che parlare di quello che è successo sul campo, vorrei concentrarmi sui 17 mila tifosi gallesi che hanno riempito più di 80 pullmann e un treno speciale da 300 persone per portare la propria squadra al trionfo (numeri notevoli, sopratutto pensando che la città di Wrexham supera di poco i 60 mila abitanti). Bene, tra tutti questi 17 mila, oggi a Wembley ce n'era uno molto particolare: Tom Hughes.
Chi è Tom Hughes? è un ex paramedico gallese. E perchè proprio lui? Perchè ha passato 91 dei 96 anni della sua vita al fianco dei Dragons, e in oggi ha visto per la prima volta giocare la sua squadra del cuore a Wembley.
Suo padre, che lavorava allo stadio vendendo il tè e i pies, lo porta per la prima volta al Racecourse Ground nel 1921 quando Tom aveva 5 anni. Crescendo, il ragazzo si guadagna da vivere prima vendendo sigarette durante le partite e poi in servizio come paramedico presso il campo di gioco per oltre 40 anni. Oggi continua a seguire la squadra insieme alle tre altre generazioni della sua famiglia, tutte presenti sugli spalti di Wembley.
Il Wrexham ha vinto ai rigori la finale dell'FA Trophy. Ma più che parlare di quello che è successo sul campo, vorrei concentrarmi sui 17 mila tifosi gallesi che hanno riempito più di 80 pullmann e un treno speciale da 300 persone per portare la propria squadra al trionfo (numeri notevoli, sopratutto pensando che la città di Wrexham supera di poco i 60 mila abitanti). Bene, tra tutti questi 17 mila, oggi a Wembley ce n'era uno molto particolare: Tom Hughes.
Chi è Tom Hughes? è un ex paramedico gallese. E perchè proprio lui? Perchè ha passato 91 dei 96 anni della sua vita al fianco dei Dragons, e in oggi ha visto per la prima volta giocare la sua squadra del cuore a Wembley.
Suo padre, che lavorava allo stadio vendendo il tè e i pies, lo porta per la prima volta al Racecourse Ground nel 1921 quando Tom aveva 5 anni. Crescendo, il ragazzo si guadagna da vivere prima vendendo sigarette durante le partite e poi in servizio come paramedico presso il campo di gioco per oltre 40 anni. Oggi continua a seguire la squadra insieme alle tre altre generazioni della sua famiglia, tutte presenti sugli spalti di Wembley.
sabato 23 marzo 2013
Bramall Lane, oggi
Quando ci sono andato io a inizio febbraio faceva freddo, ma c'era il sole. Oggi il big match di League One tra Sheffield United e Brenford è stato rinviato per neve! Guardate QUI. Quando si dice il tempo matto di marzo...
venerdì 22 marzo 2013
Addio Boleyn Ground
E' notizia degli ultimi minuti, sebbene fosse già trapelata qualche indiscrezione nei giorni scorsi: dal 2016-17 il West Ham giocherà i suoi match interni nel rinnovato Stadio Olimpico di Stratfor. L'unica cosa positiva è che si trova sempre nell'East End, su tutto il resto stendiamo un velo pietoso...
mercoledì 20 marzo 2013
Heartland
Gran bel libro, scritto da quello che alcuni critici hanno definito "il Don De Lillo inglese", ovvero Anthony Cartwright. Heartland parla anche di calcio, ma in realtà usa il football per raccontare la società britannica, e in particolare quella al di fuori di Londra, all'inizio del nuovo Millennio.
Comunque per una critica più esaustiva c'è da aspettare ancora qualche giorno. Ho chiesto a mia moglie di scriverla. Beh, era tanta la gioia di averla convinta a leggere un libro che parla di calcio - ci ero già riuscito con Fever Pitch - che ho voluto darle "cotanto onore"...
Comunque per una critica più esaustiva c'è da aspettare ancora qualche giorno. Ho chiesto a mia moglie di scriverla. Beh, era tanta la gioia di averla convinta a leggere un libro che parla di calcio - ci ero già riuscito con Fever Pitch - che ho voluto darle "cotanto onore"...
martedì 19 marzo 2013
Owen dà l'addio al calcio
Game over. All'età di 33 anni Michael Owen ha deciso di farla finita con il calcio professionistico. Alla fine della stagione attuale appenderà le scarpe al chiodo, sebbene per la verità negli ultimi tempi di partite ne abbia giocate veramente pochine. Arrivato la scorsa estate al Britannia Stadium, l'ex ragazzo prodigio ha racimolato solo pochi spezzoni nelle gare ufficiali disputate dallo Stoke. Purtroppo per lui, Owen aveva da tempo perso la forma fisica grazie a cui è salito alla ribalta da giovanissimo con il Liverpool e con la nazionale inglese.
Proprio con i Tre Leoni segnò un meraviglioso, quanto inutile goal all'Argentina ai mondiali del 1998 che lo consacrò nell'olimpo del football internazionale. Ben 40 in 89 match le marcature realizzate con la rappresentativa inglese nell'arco di dieci anni. Nel 2001, all'apice della sua carriera, si è portò a casa il Pallone d'Oro, ultimo suddito della regina a meritare cotanto onore. Con la maglia dei Reds ha vinto tanto, ma non la Premier. Dopo l'esorbitante cifra di 158 goal, nel 2004 si materializzò il passaggio al Real Madrid, dove il nostro eroe, pur partendo quasi sempre dalla panchina, se la cavò abbastanza bene. Il ritorno in Premier nel 2005, al St James' Park di Newcastle, coincise con l'acuirsi dei problemi di natura fisica che hanno flagellato la seconda parte della sua avventura tra i professionisti.
Infortuni che lo hanno tormentato anche dal 2009 al 2012, nel periodo trascorso a sorpresa con il nemico (del Liverpool): il Manchester United. Ora al buon Michelino toccherà fare il pensionato di lusso, visto che da troppo tempo non era più lo spauracchio dei portieri d'oltre Manica.
Proprio con i Tre Leoni segnò un meraviglioso, quanto inutile goal all'Argentina ai mondiali del 1998 che lo consacrò nell'olimpo del football internazionale. Ben 40 in 89 match le marcature realizzate con la rappresentativa inglese nell'arco di dieci anni. Nel 2001, all'apice della sua carriera, si è portò a casa il Pallone d'Oro, ultimo suddito della regina a meritare cotanto onore. Con la maglia dei Reds ha vinto tanto, ma non la Premier. Dopo l'esorbitante cifra di 158 goal, nel 2004 si materializzò il passaggio al Real Madrid, dove il nostro eroe, pur partendo quasi sempre dalla panchina, se la cavò abbastanza bene. Il ritorno in Premier nel 2005, al St James' Park di Newcastle, coincise con l'acuirsi dei problemi di natura fisica che hanno flagellato la seconda parte della sua avventura tra i professionisti.
Infortuni che lo hanno tormentato anche dal 2009 al 2012, nel periodo trascorso a sorpresa con il nemico (del Liverpool): il Manchester United. Ora al buon Michelino toccherà fare il pensionato di lusso, visto che da troppo tempo non era più lo spauracchio dei portieri d'oltre Manica.
domenica 17 marzo 2013
Il punto sulla Premier – Manchester United, missione compiuta
I Red Devils battono di misura il Reading e, approfittando del ruzzolone dei cugini del City, sono ormai a un passo dal titolo.
Molto accesa la corsa per gli altri posti in Champions League. Bene Arsenal e Chelsea, inatteso capitombolo del Tottenham in casa contro il Fulham.
COS'E' SUCCESSO – Diciottesimo risultato utile consecutivo in campionato, ben 74 punti in 29 partite, ma soprattutto un vantaggio di 15 punti che ormai appare incolmabile. Il Manchester United si dirige col vento in poppa verso il suo ventesimo titolo in campionato e pazienza se contro il Reading i ragazzi allenati da Alex Ferguson hanno giocato con il freno a mano tirato, accontentandosi della dodicesima marcatura in Premier di Wayne Rooney. Al Goodison Park il Manchester City perde come l'anno scorso, se possibile giocando anche peggio – sicuramente nel primo tempo – e non approfittando della superiorità numerica per mezz'ora. L'Everton si rilancia nella corsa per un posto in Europa, lì dove regna ancora l'incertezza. L'ex Dimitar Berbatov punisce un Tottenham deludente, scavalcato così in classifica dal Chelsea, che nel novantasettesimo derby contro il West Ham domina con Frankie Lampard ed Eden Hazard sugli scudi. Si tiene in contatto l'Arsenal, che si vendica del 2-0 subito all'Emirates contro lo Swansea infliggendo ai gallesi il medesimo risultato. Perde contatto il Liverpool, surclassato a Southampton nonostante l'ennesima bella prova di Coutinho (due goal e due assist in quattro match). In coda il big match tra Aston Villa e QPR arride ai padroni di casa, sebbene i londinesi avessero meritato molto di più, mentre il Wigan approfitta della stanchezza post Europa League del Newcastle per coltivare ancora qualche speranza di salvezza.
IL TOP – Duecentesimo goal in maglia del Chelsea per Frankie Lampard, per di più in casa e nel derby contro il West Ham (ex squadra sua e di papà, i cui tifosi però non lo amano proprio...). A sole due lunghezze dal record di Bobby Tambling, pare che il numero otto del Chelsea sia sul punto di siglare un clamoroso rinnovo di contratto. Che stia per tornare lo Special One?
IL FLOP – Tre sconfitte consecutive, compresa la disastrosa prestazione di San Siro. Nel momento decisivo della stagione, il Tottenham sta vivendo un pessimo periodo di forma, culminato con la sanguinosa sconfitta interna nel derby contro il Fulham. Una inaspettata battuta d'arresto costata agli Spurs il terzo posto.
LA SORPRESA – Reduce da tre vittorie e 12 goal segnati negli ultimi tre match, il Liverpool è inaspettatamente naufragato a Southampton, dove i locali erano a caccia di punti, visto che ne avevano racimolati solo sette in otto gare.
TOH CHI SI RIVEDE – Gervinho è uno degli acquisti meno convincenti degli ultimi anni della gestione Wenger all'Arsenal – quelli, per intenderci, del digiuno di vittorie. A Swansea ha segnato il primo goal in 14 partite, dando così qualche segnale di ripresa. Se son rose, fioriranno.
LA CHICCA – Dopo un inizio stagione tremolante, la difesa del Manchester United pare aver serrato i ranghi. In Premier non subisce un goal da 537 minuti. Il reparto arretrato meno battuto rimane però quello del Manchester City. Certo, magra consolazione per Mancini & co...
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Seamus Coleman, classe 1988, è l'ennesimo giovane talento scoperto dall'Everton (non è cresciuto nell'Academy, ma è arrivato al Goodison Park a soli 20 anni dagli irlandesi dello Sligo Rovers). Esterno destro di centrocampo infaticabile, alla bisogna può essere arretrato sulla linea difensiva con ottimi risultati.
Molto accesa la corsa per gli altri posti in Champions League. Bene Arsenal e Chelsea, inatteso capitombolo del Tottenham in casa contro il Fulham.
COS'E' SUCCESSO – Diciottesimo risultato utile consecutivo in campionato, ben 74 punti in 29 partite, ma soprattutto un vantaggio di 15 punti che ormai appare incolmabile. Il Manchester United si dirige col vento in poppa verso il suo ventesimo titolo in campionato e pazienza se contro il Reading i ragazzi allenati da Alex Ferguson hanno giocato con il freno a mano tirato, accontentandosi della dodicesima marcatura in Premier di Wayne Rooney. Al Goodison Park il Manchester City perde come l'anno scorso, se possibile giocando anche peggio – sicuramente nel primo tempo – e non approfittando della superiorità numerica per mezz'ora. L'Everton si rilancia nella corsa per un posto in Europa, lì dove regna ancora l'incertezza. L'ex Dimitar Berbatov punisce un Tottenham deludente, scavalcato così in classifica dal Chelsea, che nel novantasettesimo derby contro il West Ham domina con Frankie Lampard ed Eden Hazard sugli scudi. Si tiene in contatto l'Arsenal, che si vendica del 2-0 subito all'Emirates contro lo Swansea infliggendo ai gallesi il medesimo risultato. Perde contatto il Liverpool, surclassato a Southampton nonostante l'ennesima bella prova di Coutinho (due goal e due assist in quattro match). In coda il big match tra Aston Villa e QPR arride ai padroni di casa, sebbene i londinesi avessero meritato molto di più, mentre il Wigan approfitta della stanchezza post Europa League del Newcastle per coltivare ancora qualche speranza di salvezza.
IL TOP – Duecentesimo goal in maglia del Chelsea per Frankie Lampard, per di più in casa e nel derby contro il West Ham (ex squadra sua e di papà, i cui tifosi però non lo amano proprio...). A sole due lunghezze dal record di Bobby Tambling, pare che il numero otto del Chelsea sia sul punto di siglare un clamoroso rinnovo di contratto. Che stia per tornare lo Special One?
IL FLOP – Tre sconfitte consecutive, compresa la disastrosa prestazione di San Siro. Nel momento decisivo della stagione, il Tottenham sta vivendo un pessimo periodo di forma, culminato con la sanguinosa sconfitta interna nel derby contro il Fulham. Una inaspettata battuta d'arresto costata agli Spurs il terzo posto.
LA SORPRESA – Reduce da tre vittorie e 12 goal segnati negli ultimi tre match, il Liverpool è inaspettatamente naufragato a Southampton, dove i locali erano a caccia di punti, visto che ne avevano racimolati solo sette in otto gare.
TOH CHI SI RIVEDE – Gervinho è uno degli acquisti meno convincenti degli ultimi anni della gestione Wenger all'Arsenal – quelli, per intenderci, del digiuno di vittorie. A Swansea ha segnato il primo goal in 14 partite, dando così qualche segnale di ripresa. Se son rose, fioriranno.
LA CHICCA – Dopo un inizio stagione tremolante, la difesa del Manchester United pare aver serrato i ranghi. In Premier non subisce un goal da 537 minuti. Il reparto arretrato meno battuto rimane però quello del Manchester City. Certo, magra consolazione per Mancini & co...
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Seamus Coleman, classe 1988, è l'ennesimo giovane talento scoperto dall'Everton (non è cresciuto nell'Academy, ma è arrivato al Goodison Park a soli 20 anni dagli irlandesi dello Sligo Rovers). Esterno destro di centrocampo infaticabile, alla bisogna può essere arretrato sulla linea difensiva con ottimi risultati.
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giovedì 14 marzo 2013
Una delle frasi dell'anno
Letta ieri sera su When Saturday Comes, è tratta da un bel pezzo sulla finale di Coppa di Lega tra Swansea e Bradford.
"Status is temporary, but major trophies are (unless you are Juventus) for ever". Ineccepibile...
Reportage su Sheffield
Lo trovate sul nuovo numero di Calcio 2000, scaricabile da QUI. Buona lettura!
P.S. le foto di corredo al pezzo non sono fantastiche, ma considerando che le ho fatte io non ci si poteva aspettare molto di meglio...
martedì 12 marzo 2013
Ferguson al capezzale del Dunfermline
Copio e incollo dall'Ansa.
Il tecnico del Manchester United Alex Ferguson ha un passato di giocatore nella squadra del Dunfermline Athletic dove - tra il 1964 e il 1967 - segno' 66 reti in 89 presenze. Ora il club (fondato nel 1885) è a rischio fallimento per un debito col fisco di 134.000 sterline. Ferguson si è offerto di organizzare un'amichevole tra lo United e il Dunfermline, che dovrebbe giocarsi in estate a condizione che la società scozzese - quarta in First Division(serie B) - superi i problemi finanziari.
Il tecnico del Manchester United Alex Ferguson ha un passato di giocatore nella squadra del Dunfermline Athletic dove - tra il 1964 e il 1967 - segno' 66 reti in 89 presenze. Ora il club (fondato nel 1885) è a rischio fallimento per un debito col fisco di 134.000 sterline. Ferguson si è offerto di organizzare un'amichevole tra lo United e il Dunfermline, che dovrebbe giocarsi in estate a condizione che la società scozzese - quarta in First Division(serie B) - superi i problemi finanziari.
lunedì 11 marzo 2013
I costi del servizio d'ordine per un football match
Chi deve pagare per le polizia dispiegata fuori dagli stadi in occasione dei match più caldi e a rischio? Non la società, bensì lo Stato. E' quanto ha stabilito una corte inglese la settimana scorsa, dando così ragione al Leeds United e al suo ricorso. In Inghilterra, infatti, sui club pesa il costo delle forze dell'ordine presenti dentro gli impianti di gioco, ma la West Yorkshire Police aveva da qualche tempo adottato un'interpretazione molto estensiva della norma, recapitando così una "fattura" fin troppo salata ai Whites. Ai quali adesso spetta un rimborso di circa un milione di sterline. Nel frattempo si fissa un importante precedente, con altre società che infatti già stanno consultando al proposito i loro avvocati.
sabato 9 marzo 2013
Rooney via dallo United?
Alex Ferguson ha fatto sapere che Wayne Rooney non sarà assolutamente ceduto. Ok, disse la stessa cosa su David Beckham un paio di settimane prima di darlo al Real Madrid, per cui non c'è da farsi illusioni, ma penso che il problema non siano tanto i rapporti non ottimali tra manager e giocatore, quanto i problemi di budget che le due premature uscite consecutive in Champions League hanno creato ai Glazer, costringendoli a dar via qualche pezzo pregiato dell'argenteria di famiglia. A meno che si materializzi la famosa cordata di supporter danarosi che possa rilevare il club. A Manchester se lo augurano in tanti ma, nonostante qualche spiffero che gira, pare che non sia ancora giunto il momento.
mercoledì 6 marzo 2013
martedì 5 marzo 2013
Il punto sulla Premier – Cambio della guardia al nord di Londra?
Il Tottenham vince il derby con l'Arsenal e si conferma come terza forza del campionato. Tutto facile per le due di Manchester.
Dopo una settimana ad alta tensione a causa delle parole di Rafa Benitez, il Chelsea batte il West Bromwich e rimane attaccato al treno Champions. In coda squillo del QPR a Southampton.
COS'E' SUCCESSO – Un po' come accade in Italia, anche in Inghilterra a tenere banco è più la lotta per un posto in Champions League che quella per il titolo. Il Manchester United appare inarrestabile e, come se non bastassero i 12 punti di vantaggio sul City, i Red Devils hanno dato una bella impennata alla differenza reti surclassando il Norwich all'Old Trafford. I Light Blues hanno vinto con il minimo sforzo al Villa Park, dominando il match solo a tratti. Big match di giornata era il derby del White Hart Lane, segnato dall'ennesima prodezza di Gareth Bale (salito a 16 marcature in Premier) che permette agli Spurs di tenere a distanza il Chelsea. Per i Blues è bastato il secondo goal con la nuova maglia di Demba Ba per sbarazzarsi di un West Bromwich in vistoso calo di forma. Anche in coda regna l'equilibrio, visto che perdono un po' tutte tranne il QPR, con i tre punti raccolti a Southampton tornato così in corsa per un'inopinata salvezza.
IL TOP – Continua l'ottima stagione dello Swansea. Dopo lo storico successo in Coppa di Lega, i ragazzi di Miki Laudrup non hanno sofferto prevedibili cali di tensione, bensì hanno superato un avversario di questi tempi molto ostico come il Newcastle.
IL FLOP – Fuori prematuramente dalle coppe nazionali, a un passo dall'addio alla Champions League, ora l'Arsenal rischia di veder sfumare l'ultimo obiettivo stagionale. Ovvero quel quarto posto che potrebbe pure non bastare per garantire la permanenza sulla panchina dei Gunners di Arsene Wenger. Secondo la nostra modesta opinione all'Emirates c'è bisogno di cambiare il “manico”, prima di ripetere in maniera ciclica gli stessi errori.
LA SORPRESA – Proprio quando tutti lo davano per “morto”, il QPR ha sfoderato una bella prestazione sulla costa meridionale dell'Inghilterra, battendo il Southampton a domicilio. Un bel regalo di compleanno per il neo-sessantaseienne Harry Redknapp. Curioso che compisse gli anni anche il manager dei Saints Mauricio Pochettino. Per lui non c'è stato un bel niente da festeggiare.
TOH CHI SI RIVEDE – Era abbastanza scontato che a Shinji Kagawa servisse un periodo di ambientamento nel calcio molto fisico e veloce della Premier. L'infortunio non ha certo accelerato i tempi, ma le ultime buone prove, culminate con la tripletta al Norwich, dimostrano che il giapponese può diventare l'arma in più del Manchester United.
LA CHICCA – Nella storia della Premier solo Michael Owen (5) e Wayne Rooney (4) hanno segnato più triplette di Luis Suarez (con quella al Wigan salito a quota tre) lontano dal casa. Anche Alan Shearer si era fermato a due.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – L'attaccante Kevin Mirallas è uno dei tanti belgi approdati in Premier negli ultimi anni. Più passa il tempo, e più l'Everton non si pente di averlo prelevato dai greci dell'Olimpiakos nel 2012.
Dopo una settimana ad alta tensione a causa delle parole di Rafa Benitez, il Chelsea batte il West Bromwich e rimane attaccato al treno Champions. In coda squillo del QPR a Southampton.
COS'E' SUCCESSO – Un po' come accade in Italia, anche in Inghilterra a tenere banco è più la lotta per un posto in Champions League che quella per il titolo. Il Manchester United appare inarrestabile e, come se non bastassero i 12 punti di vantaggio sul City, i Red Devils hanno dato una bella impennata alla differenza reti surclassando il Norwich all'Old Trafford. I Light Blues hanno vinto con il minimo sforzo al Villa Park, dominando il match solo a tratti. Big match di giornata era il derby del White Hart Lane, segnato dall'ennesima prodezza di Gareth Bale (salito a 16 marcature in Premier) che permette agli Spurs di tenere a distanza il Chelsea. Per i Blues è bastato il secondo goal con la nuova maglia di Demba Ba per sbarazzarsi di un West Bromwich in vistoso calo di forma. Anche in coda regna l'equilibrio, visto che perdono un po' tutte tranne il QPR, con i tre punti raccolti a Southampton tornato così in corsa per un'inopinata salvezza.
IL TOP – Continua l'ottima stagione dello Swansea. Dopo lo storico successo in Coppa di Lega, i ragazzi di Miki Laudrup non hanno sofferto prevedibili cali di tensione, bensì hanno superato un avversario di questi tempi molto ostico come il Newcastle.
IL FLOP – Fuori prematuramente dalle coppe nazionali, a un passo dall'addio alla Champions League, ora l'Arsenal rischia di veder sfumare l'ultimo obiettivo stagionale. Ovvero quel quarto posto che potrebbe pure non bastare per garantire la permanenza sulla panchina dei Gunners di Arsene Wenger. Secondo la nostra modesta opinione all'Emirates c'è bisogno di cambiare il “manico”, prima di ripetere in maniera ciclica gli stessi errori.
LA SORPRESA – Proprio quando tutti lo davano per “morto”, il QPR ha sfoderato una bella prestazione sulla costa meridionale dell'Inghilterra, battendo il Southampton a domicilio. Un bel regalo di compleanno per il neo-sessantaseienne Harry Redknapp. Curioso che compisse gli anni anche il manager dei Saints Mauricio Pochettino. Per lui non c'è stato un bel niente da festeggiare.
TOH CHI SI RIVEDE – Era abbastanza scontato che a Shinji Kagawa servisse un periodo di ambientamento nel calcio molto fisico e veloce della Premier. L'infortunio non ha certo accelerato i tempi, ma le ultime buone prove, culminate con la tripletta al Norwich, dimostrano che il giapponese può diventare l'arma in più del Manchester United.
LA CHICCA – Nella storia della Premier solo Michael Owen (5) e Wayne Rooney (4) hanno segnato più triplette di Luis Suarez (con quella al Wigan salito a quota tre) lontano dal casa. Anche Alan Shearer si era fermato a due.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – L'attaccante Kevin Mirallas è uno dei tanti belgi approdati in Premier negli ultimi anni. Più passa il tempo, e più l'Everton non si pente di averlo prelevato dai greci dell'Olimpiakos nel 2012.
sabato 2 marzo 2013
Ryan Giggs, che giocatore!
Il 2 marzo 1991 fece il suo esordio nel massimo campionato inglese, che allora si chiamava First Division e non ancora Premier, entrando nel corso del match con l'Everton. Esattamente 22 anni, dopo Ryan Giggs sta per disputare la sua millesima in carriera, questa volta contro il Norwich City. C'è poco da fare, è un fenomeno assoluto del calcio britannico, che meriterebbe ben altro che questo rapido omaggio.
Aggiunta delle 19.07. Ovviamente sono stato smentito, visto che Giggs è stato risparmiato in vista del match con il Real Madrid. Comunque non male come millesima partita!
Aggiunta delle 19.07. Ovviamente sono stato smentito, visto che Giggs è stato risparmiato in vista del match con il Real Madrid. Comunque non male come millesima partita!
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