Game over. All'età di 33 anni Michael Owen ha deciso di farla finita con il calcio professionistico. Alla fine della stagione attuale appenderà le scarpe al chiodo, sebbene per la verità negli ultimi tempi di partite ne abbia giocate veramente pochine. Arrivato la scorsa estate al Britannia Stadium, l'ex ragazzo prodigio ha racimolato solo pochi spezzoni nelle gare ufficiali disputate dallo Stoke. Purtroppo per lui, Owen aveva da tempo perso la forma fisica grazie a cui è salito alla ribalta da giovanissimo con il Liverpool e con la nazionale inglese.
Proprio con i Tre Leoni segnò un meraviglioso, quanto inutile goal all'Argentina ai mondiali del 1998 che lo consacrò nell'olimpo del football internazionale. Ben 40 in 89 match le marcature realizzate con la rappresentativa inglese nell'arco di dieci anni. Nel 2001, all'apice della sua carriera, si è portò a casa il Pallone d'Oro, ultimo suddito della regina a meritare cotanto onore. Con la maglia dei Reds ha vinto tanto, ma non la Premier. Dopo l'esorbitante cifra di 158 goal, nel 2004 si materializzò il passaggio al Real Madrid, dove il nostro eroe, pur partendo quasi sempre dalla panchina, se la cavò abbastanza bene. Il ritorno in Premier nel 2005, al St James' Park di Newcastle, coincise con l'acuirsi dei problemi di natura fisica che hanno flagellato la seconda parte della sua avventura tra i professionisti.
Infortuni che lo hanno tormentato anche dal 2009 al 2012, nel periodo trascorso a sorpresa con il nemico (del Liverpool): il Manchester United. Ora al buon Michelino toccherà fare il pensionato di lusso, visto che da troppo tempo non era più lo spauracchio dei portieri d'oltre Manica.
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