lunedì 9 aprile 2012

ll Punto sulla Premier – Il crollo del Manchester City

I Citizens, sempre più staccati dai cugini dello United, ormai rischiano di dire addio al titolo. Flop Balotelli.

Il Tottenham rallenta e si ritrova di nuovo a inseguire l'Arsenal. Chelsea e Newcastle conservano ancora un po' di speranze di strappare la qualificazione per la prossima Champions League.

COS'E' SUCCESSO – Roberto Mancini ricorderà a lungo la domenica di Pasqua appena trascorsa. Il suo Manchester City, infatti, ha forse visto svanire in maniera definitiva il sogno di risalire di nuovo sul trono di campione d'Inghilterra dopo un'astinenza che dura dal 1968. Troppo mediocre la prestazione fornita all'Emirates, contro un Arsenal affamato di punti utili per il terzo posto e apparso dominante per ampi tratti della contesa. L'1-0 finale sta addirittura troppo stretto ai ragazzi di Arsene Wenger, ora di nuovo con più due punti di vantaggio sul Tottenham. Non gioca una partita memorabile – anzi, riceve pure un discreto aiuto dalla terna arbitrale – ma lo United alla fine vince e consolida il suo primato. Sugli scudi, e non solo per il goal della sicurezza, il solito, intramontabile Paul Scholes. Paradossalmente al momento è più equilibrata la corsa al terzo e quarto posto in classifica. Il Tottenham si deve accontentare dello 0-0 sul difficile campo del Sunderland, il Chelsea fatica di brutto ad aver ragione del Wigan, mentre al Liberty Stadium di Swansea il Newcastle vince il quarto incontro consecutivo. In coda, ormai spacciato il Wolverhampton, perdono tutte tranne l'Aston Villa, che si fa riacciuffare in extremis all'Anfield Road. Sanguinose le sconfitte di Bolton e Blackburn, arrivate con un divario molto netto (tre goal) e contro squadre che non avevano molto da chiedere a questo fine stagione (rispettivamente Fulham e West Bromwich).

IL TOP – A posteriori tocca ammettere che le mosse del criticatissimo proprietario del Newcastle, Mike Ashley, si stanno rivelando azzeccate. La cessione di Andy Carroll ha permesso l'acquisizione a costi contenuti di giocatori di grande qualità (Demba Ba e Demba Cissé su tutti), mentre la nomina di Alan Pardew come manager sta pagando degli enormi dividendi in termini di stabilità. I Magpies stanno disputando un campionato di altissimo livello e non erano in tanti ad averlo pronosticato.

IL FLOP – Un fallo da denuncia su Song, una serie di interventi da ammonizione culminati nel doppio giallo rimediato nei minuti finali di un match giocato certo non benissimo. Tanto per gradire si è pure beccato il rimbrotto di Mancini perché dopo l'espulsione se l'è presa molto ma molto comoda per uscire dal campo (e stando alle ultime parole del Mancio sarebbe destinato a una cessione quasi certa). Il momento estremamente negativo di Mario Balotelli fotografa al meglio quello della sua squadra, ormai in crisi profonda. Chissà se dopo averlo visto all'Emirates i tifosi interisti lo rimpiangono ancora così tanto...

LA SORPRESA – In virtù di un invidiabile stato di forma il Bolton sembrava destinato a uscire presto dalle acque agitate della zona retrocessione. Anche il calendario poteva essere d'aiuto, ma la sfida interna contro un Fulham ormai tranquillo si è tramutata in un incubo. La difesa dei Trotters non ha retto l'urto di un Clint Dempsey scintillante e sul Reebok Stadium sono tornati ad aleggiare i fantasmi del capitombolo in Championship.

TOH CHI SI RIVEDE – Kenny Dalglish non lo aveva mai impiegato, nemmeno nelle coppe. Finalmente sabato Alexandre Doni ha fatto il suo esordio con la maglia del Liverpool. Poche sbavature, ma il match che conta l'ex romanista lo disputerà il prossimo fine settimana contro l'Everton nella semifinale di FA Cup. Proprio il derby rappresenterà un'occasione enorme per smentire la non eccelsa opinione che ha nei suoi confronti King Kenny.

LA CHICCA – Giornata molto opaca per le terne arbitrali. Dai due goal in fuorigioco accordati al Chelsea, al rigore fantasma concesso al Manchester United, per finire con il fallaccio di Balotelli nemmeno sanzionato. Di topiche gli “uomini in nero” ne hanno prese francamente troppe.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Forse siamo dei grandi appassionati di giocatori minori, ma secondo noi uno come Grant Holt (15 goal stagionali al suo esordio in Premier alla tenera età di 30 anni) merita senza dubbio un po' più di spazio di quanto gliene concedano i media. Se il Norwich City si è salvato una bella fetta di merito è anche sua.

Nessun commento:

Posta un commento