Il quindicesimo tentativo è stato finalmente quello buono. Dopo 14 sconfitte consecutive, il Wigan Athletic è riuscito nell'impresa di battere il Manchester United. Un'affermazione di enorme importanza non solo perché cancella una sorta di tabù, ma soprattutto perché potrebbe valere la settima salvezza consecutiva del piccolo club del Lancashire.
Come ha affermato Alex Ferguson durante le interviste post-match, i Latics non meritano di occupare una posizione nelle parti basse della classifica. Il loro gioco è brillante e molto evoluto dal punto di vista tattico. Merito di Roberto Martinez, uno degli allenatori emergenti della Premier, nonché ex bandiera del club, con cui dal 1995 al 2001 ha collezionato quasi 200 presenze dettando i ritmi a centrocampo. La rosa può contare su qualche talento emergente – l'ex Crystal Palace Victor Moses – e capitani di lungo corso con esperienza da vendere – il capitano Gary Caldwell e l'eroe della partita contro lo United Shaun Maloney – ma nel complesso non è certo stratosferica. D'altronde il Wigan può contare sì sulla generosità e la competenza del suo proprietario Dave Whelan, ex difensore di Blackburn Rovers e Crewe Alexandra negli anni Sessanta che ha poi fatto fortuna vendendo articoli sportivi, ma deve fare i conti con un bacino d'utenza alquanto ridotto.
Mercoledì ad assistere alla partita dell'anno c'erano 18mila persone, compreso un nutrito contingente di supporter dei Red Devils. Se anche contro il Manchester United circa 7mila seggiolini rimangono vuoti, appare evidente che nemmeno un filotto di stagioni in Premier League sia riuscito a cambiare i gusti della popolazione locale. A Wigan, infatti, la grande passione si chiama rugby a 13. Il simbolo della cittadina sono i Warriors, nati nel 1872 e con una bacheca piena zeppa di trofei. Il football è arrivato parecchio tempo dopo – i Latics sono stati fondati nel 1932 – e per decenni si è limitato al livello amatoriale. Per carità, i risultati non erano poi così malaccio, tanto che i bianco-blu possono ancora vantare il record della vittoria più netta di una squadra non league contro una professionistica (6-1 in casa del Carlisle United nel primo turno della FA Cup 1934-35). L'approdo in Football League è datato solo 1978, sebbene da allora il club se la sia sempre cavata piuttosto bene.
In oltre 30 anni è incappato in una sola retrocessione e già nel 1985 ha fatto la sua apparizione nel prestigioso scenario di Wembley per contendere al Brentford il Football League Trophy (l'equivalente della nostra Coppa Italia di Serie C). In quell'occasione i Latics si imposero un po' a sorpresa per 3-1, con sullo sfondo i loro (pochi) tifosi che cantavano “siamo i supporter più educati del Paese!”, quasi a voler rimarcare la loro netta inferiorità numerica rispetto al seguito della maggior parte degli altri team. Quel trionfo fu bissato nel 1999, mentre non a Wembley, bensì a Cardiff, nel 2006 i ragazzi allora allenati da Paul Jewell (l'artefice della promozione in Premier nel 2005) rimediarono una sonora scoppola dal Manchester United (guarda tu il destino!) nell'atto conclusivo della Coppa di Lega. Non c'è che dire, era proprio arrivato il tempo di prendersi una meritata rivincita.
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