Rallenta ancora lo United, bloccato in casa dall'Everton. Il City coglie al volo l'occasione e spera nel sorpasso vincendo la stracittadina.
Continua il calvario del Tottenham, che non è più in grado di ritrovarsi. Il pari tra Arsenal e Chelsea serve di più ai Gunners, mentre il Newcastle non la finisce di stupire e ora occupa la quarta posizione.
COS'E' SUCCESSO – Una delle partite dell'anno, oltre a regalare spettacolo ed emozioni in quantità industriali, ci ha assicurato un finale di campionato al cardiopalma. Stiamo ovviamente parlando di Manchester United-Everton, match in cui la doppietta di Wayne Rooney (quarto marcatore di sempre della storia del club con 180 reti) non basta a cancellare le numerose amnesie della difesa dei Red Devils. Sfuma così negli ultimi minuti la trentesima vittoria in Premier ai danni dei Toffees, mai domi. Il City non getta alle ortiche l'occasione di portarsi a meno tre dominando a Wolverhampton contro i poveri Wolves, da domenica matematicamente retrocessi visto che, tolte le prime tre partite, hanno raccolto la miseria di 16 punti sui 96 disponibili. Lunedì sera a Eastlands in programma c'è uno dei derby più importanti della storia di Manchester, con possibile sorpasso grazie alla migliore differenza reti qualora dovessero vincere i Citizens. Malissimo il Tottenham, che perdendo al Loftus Road con il QPR non approfitta del pareggio a reti bianche tra Arsenal e Chelsea. I Blues ormai potranno giocare la Champions League 2012-13 solo vincendo quella in corso. La principale competizione continentale appare ormai alla portata del Newcastle, ora quarto ma atteso da match non facili con City e Chelsea. Anche in coda regna l'incertezza su quali saranno gli altri due team ad accompagnare il Wolverhampton in Championship. Questo fine settimana si è risollevato il Blackburn (2-0 interno al Norwich), mentre Bolton (1-1 con lo Swansea) e Aston Villa (0-0 con il Sunderland) hanno raccolto solo un punto. Dopo una raffica di imprese, anche il Wigan ha fermato la sua corsa. Al Craven Cottage i Latics hanno subito la rimonta e il sorpasso del Fulham, ormai salvo.
IL TOP – Il Newcastle non vuole porsi più limiti. Già la qualificazione in Europa League sarebbe stata accolta come un'impresa dalla Toon Army, figuriamoci un piazzamento tra le prime quattro in classifica. E attenzione, c'è ancora la possibilità di entrare direttamente in Champions League senza passare per i preliminari...
IL FLOP – Gioco involuto, risultati che non arrivano e obiettivi stagionali falliti uno dopo l'altro. La crisi del Tottenham non sembra conoscere fine. Se fino a qualche settimana fa gli Spurs erano i favoritissimi per il terzo posto, ora rischiano seriamente di non centrare nemmeno l'ultima posizione utile per accedere alla Champions League 2012-13. Intanto si moltiplicano le voci di possibili cessioni di pezzi pregiati...
LA SORPRESA – Dopo la cocente delusione nella semifinale di FA Cup, l'Everton ha saputo risollevarsi alla grande. Commovente la prestazione tutto cuore e grinta dell'Old Trafford, che potrebbe tornare utile per arrivare prima del Liverpool in classifica, ma soprattutto rappresenta un enorme favore a Roberto Mancini e ai suoi ragazzi.
TOH CHI SI RIVEDE – Mauro Formica doveva essere il valore aggiunto in termini di fantasia e qualità per garantire al Blackburn più chance nella difficile lotta per non retrocedere. Ha spesso deluso queste aspettative, sebbene il suo primo goal dopo tre mesi nel match contro il Norwich potrebbe rivelarsi di grande importanza per i Rovers.
LA CHICCA – Con lo 0-0 all'Emirates il Chelsea ha collezionato il quinto pareggio nei derby stagionali in Premier. Aggiungiamoci anche due sconfitte e in attesa del match casalingo con il QPR il computo delle vittorie è incredibilmente a quota zero. Un record negativo per i Blues, che in 20 anni di Premier non hanno mai chiuso un campionato senza almeno un successo nelle stracittadine.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Negli ultimi tempi Moussa Dembélé sta dimostrando di avere non solo delle doti tecniche quanto mai raffinate, ma anche di essere un giocatore molto duttile dal punto di vista tattico. Il ventiquattrenne belga, infatti, nasce come attaccante di movimento, ma ora grazie agli insegnamenti di Martin Jol ha arretrato di qualche decina di metri il suo raggio d'azione. A quanto pare con un discreto successo.
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