I Red Devils si issano al vertice della classifica sconfiggendo l'Arsenal, giunto così alla quarta sconfitta consecutiva all'Old Trafford.
Solo pareggi per Chelsea e Manchester City. Nelle retrovie successo di fondamentale importanza dell'Aston Villa, che si impone sul difficile campo del Sunderland. Pareggio che non serve a nessuno tra QPR e Reading.
COS'E' SUCCESSO – Se non è record, ci siamo andati molto vicini. Robin Van Persie ci ha messo solo due minuti e mezzo per trafiggere l'Arsenal nel primo match da ex di super lusso dopo otto anni di carriera in biancorosso, spianando così la strada ai Red Devils. I Gunners escono dall'Old Trafford con una sconfitta di misura e non una goleada come lo scorso anno (2-8), ma per quello che si è visto in campo sono ancora parecchio inferiori ai rivali. Il tridente Balotelli-Tevez-Dzeko rimane a secco e il City perde due punti preziosi al Boleyn Ground, dove il West Ham domina lunghi tratti del primo tempo ma soffre molto nei minuti finali. Viene scalzato dalla vetta della classifica il Chelsea, raggiunto nei minuti finali da un ottimo Swansea, reduce dalla bella impresa del 3-1 al Liverpool in Coppa di Lega. Continuano i problemi in difesa per i Blues, che a breve recupereranno lo squalificato John Terry. All'Anfield Road, dove aveva perso 15 degli ultimi 17 incontri, il Newcastle rischia di rovinare la festa a Steven Gerrrad, giunto alle 600 presenze con il Liverpool. L'1-1 finale lascia l'amaro in bocca a entrambe le squadre. Clamoroso tonfo interno del Tottenham, mentre rimane nelle posizioni di vertice l'Everton, che però si fa riacciuffare in extremis al Craven Cottage. In coda bene Norwich e Aston Villa, QPR e Reading impattano tra loro e rimangono staccatissime dal quartultimo posto utile per rimanere in Premier.
IL TOP – Giù il cappello davanti alla neo-promossa terribile. Dopo anni di delusioni, finalmente il West Ham regala un po' di soddisfazioni ai suoi tifosi. Chissà, se il goal di Kevin Nolan non fosse stato ingiustamente annullato, gli Irons potevano addirittura battere i campioni uscenti. Ma va già bene così.
IL FLOP – Pessima la gara degli undici in campo, orrenda la gestione dalla panchina di André Villas-Boas (inspiegabile la sostituzione di Jermain Defoe) e così il Tottenham butta alle ortiche tre punti di platino in casa contro il Wigan. Ai tempi di Redknapp, nel 2009, i Latics al White Hart Lane furono schiacciati per 9-1, sabato hanno stra-meritato la vittoria contro una squadra troppo brutta per essere vera.
LA SORPRESA – Dopo un brillante inizio di stagione, lo Swansea allenato da Miki Laudrup aveva collezionato solo quattro punti negli ultimi sei match prima di incontrare la capolista Chelsea. Con i Blues hanno avuto il merito di raccogliere un punto insperato ed esprimere nuovamente trame di gioco di pregevole fattura.
TOH CHI SI RIVEDE – Anche a causa di vari problemi fisici, Gabriel Agbonlahor non segnava in Premier dal 5 novembre 2011. La sua marcatura allo Stadium of Light potrebbe rivelarsi un punto di svolta per lui e soprattutto per l'Aston Villa, estremamente bisognoso di punti per evitare il capitombolo in Championship.
LA CHICCA – Il Fulham è pessimo nel mantenere il vantaggio, tanto che ha già dilapidato ben 12 punti a causa delle rimonte subite. Nonostante questo difetto non da poco, i Cottagers sono lo stesso settimi in classifica.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Johan Cabaye è un centrocampista dai piedi molto raffinati, ormai tra i punti fermi della nazionale francese e del Newcastle, dove era arrivato dal Lille fresco campione nazionale. Ogni tanto, come accaduto domenica, regala anche marcature di grande classe.
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