Cadono Manchester United, Chelsea ed Everton. I Light Blues passeggiano sui resti dell'Aston Villa, ormai in piena zona retrocessione.
Nel 151esimo North London derby di campionato l'Arsenal travolge il Tottenham, penalizzato dallo sciocco fallo da espulsione di Emmanuel Adebayor. Nel Monday Night il West Ham si fa bloccare dallo Stoke City.
COS'E' SUCCESSO – Un fine settimana infarcito di sorprese. La dodicesima giornata della Premier League ci ha regalato una nuova capolista, il Manchester City, e tanti risultati inattesi. Cominciamo dal più eclatante, la sconfitta del Manchester United al Carrow Road di Norwich. Ray Hughton è riuscito a dare una bella sistemata alla difesa dei Canarini, che non hanno sofferto troppo le scorribande di Van Persie e compagni, per poi colpire in maniera chirurgica con l’ex di turno, Tony Pilkington. Nei Red Devils si è sentita la mancanza di Rooney nel ruolo di prezioso suggeritore, visto che la squadra ha fornito una prestazione incolore e priva di acuti. Molto meglio i cugini del City che, in attesa di disfarsi di Mario Balotelli, relegato ancora in tribuna, si divertono a schiacciare il povero Aston Villa sotto una cinquina di reti. Protagonisti gli argentini Tevez e Aguero (una doppietta a testa per loro). Ancora male il Chelsea, che perdendo a West Bromwich arriva così a soli due punti raccolti in quattro partite di campionato. È vero che Di Matteo ha fatto riposare numerosi titolari in vista del decisivo match di Champions League con la Juventus, ma così i Blues – con un Torres tornato in fase letargica – rischiano di chiamarsi fuori dalla lotta per il titolo. Rallenta l'Everton, rimontato a Reading, con i Royals per la prima volta fuori dalla zona caldissima della classifica, mentre nel derby con il Tottenham risorge l'Arsenal. Così come lo scorso anno, il match dell'Emirates è terminato 5-2. Gli Spurs sono alla terza sconfitta consecutiva, André Villa Boas sembra avere parecchie cose su cui riflettere, incominciando dalla difesa – storicamente il suo tallone d'Achille. In coda bene il Sunderland (3-1 in casa del Fulham) e il Southampton (corsaro al Loftus Road contro un QPR sempre più disperato), naufraga ad Anfield Road il Wigan.
IL TOP – Il West Bromwich Albion si gioca con l’Everton e il West Ham lo scettro di rivelazione di inizio stagione. Sabato i Baggies dell’ottimo Steve Clarke – secondo noi già pronto per allenare una big – hanno vinto un match difficile e molto delicato contro una delle tre pretendenti al titolo come il Chelsea, confermandosi ad altissimi livelli. Proprio grazie alla concomitante sconfitta dei Toffeemen, ora occupano la quarta posizione in classifica a un solo punto dai Blues dello Stamford Bridge. Al The Hawthorns sono estasiati da tanta grazia.
IL FLOP – Continuando di questo passo, l’Aston Villa rischia seriamente di precipitare in Championship. Dopo i timidi segnali di vita manifestati nel match casalingo con il Manchester United, contro il Manchester City i Villans hanno rimediato un’imbarcata di quelle che fanno malissimo al morale e alla classifica. Il tecnico Paul Lambert sta provando a sfruttare al meglio i tanti giovani delle rosa, ma forse farebbe bene a recuperare al più presto il bomber Darren Bent, scarsamente utilizzato prima dell’infortunio che lo ha costretto ai box da un paio di settimane.
LA SORPRESA – Dopo ben otto rimonte riuscite in stagione ai Red Devils, quando il Norwich è passato in vantaggio contro il Manchester United in pochi avrebbero scommesso un penny che l'incontro si sarebbe chiuso sull'1-0. E invece i Canaries hanno retto l'urto degli avversari, portando a casa tre punti di platino.
TOH CHI SI RIVEDE – Aveva iniziato la Premier con un ruolino di marcia impressionante: quattro segnature in tre partite. Poi lo spagnolo Michu aveva vissuto un periodo altalenante, coinciso con il momento no del suo Swansea. Sabato è tornato a graffiare con una delle sue capocciate vincenti. E gli Swans sono passati sul difficile campo del St James' Park di Newcastle.
LA CHICCA – La stagione passata la percentuale di “accuratezza” di Luis Suarez era del 9,7 per cento (ovvero un goal ogni dieci tiri). Ora è salita al 17 per cento, mentre dopo la doppietta contro il Wigan le marcature complessive in campionato sono già 10 (ora l'uruguayano è capocannoniere solitario della Premier). Non è un caso che su di lui si rincorrano parecchie voci di mercato…
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Occhio al croato Mladen Petric. L’attaccante del Fulham non è più giovanissimo – classe 1981 – ma dopo i buoni trascorsi in Bundesliga sta facendo sfracelli anche in Premier. In sette match, non tutti da titolare, ha già messo a segno quattro goal e scodellato un assist. Non a caso i Cottagers possono contare sul secondo miglior attacco del campionato a pari merito con il Manchester City.
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