L’affermazione nel derby vale il sorpasso per i Light Blues, favoriti da una migliore differenza reti. Lo United in palese difficoltà.
Il Newcastle crolla a Wigan, non riuscendo così ad approfittare della mezza battuta d’arresto dell’Arsenal. Si rivede Luis Suarez, autore di una tripletta a Norwich – da favola l’ultimo goal, realizzato da centrocampo.
COS'E' SUCCESSO – Basta una bella zuccata di Vincent Kompany per regalare al City una delle partite più importanti della sua storia. Il secondo double sullo United in ben 42 anni può veramente valere il primo successo in campionato dal 1968, sebbene ora i ragazzi di Roberto Mancini non devono sottovalutare la pericolosa trasferta di Newcastle. Male lo United, protagonista di una gara incolore e tutto sommato fortunato a non aver subito più di una rete. Nel resto della giornata continua a tenere banco la lotta per un posto nella prossima Champions League. Mezzo passo falso dell’Arsenal, a cui non basta il ventottesimo goal in Premier di Robin Van Persie per aver ragione di uno Stoke ormai salvo. Prima affermazione dell'anno in un derby londinese e quattrocentesima in Premier League per il Chelsea. Asfaltato un QPR fin troppo abulico – e adesso sull’orlo del precipizio – anche grazie a una bella tripletta di Fernando Torres (la prima dal 2009 a questa parte). Il Tottenham torna alla vittoria dopo quattro partite (solo la seconda in dieci incontri) e si rilancia nella corsa per l’Europa che conta. Troppo fragile la resistenza del Blackburn, quasi condannato a raggiungere il Wolverhampton in Championship. Categoria dove molto probabilmente non andrà il Wigan, maramaldo contro un Newcastle che pure era reduce da ben sei vittorie consecutive ma che può ancora sperare di arrivare nelle prime quattro. Pareggi tutto sommato utili per il Bolton (2-2 a Sunderland) e l’Aston Villa (0-0 nel derby con il West Bromwich Albion). A proposito dei Baggies, il loro manager Roy Hodgson appare ormai come il probabile successore di Fabio Capello alla guida dei Tre Leoni. La Football Association avrebbe scelto lui e non il superfavorito Harry Redknapp. Una sorpresa non da poco.
IL TOP – Ci hanno creduto sempre, anche quando erano scivolati a otto punti di distanza dai cugini. Il Manchester City ha dimostrato di essere una squadra matura e pronta per successi importanti, legittimando con il gioco la superiorità nei confronti dello United – cui, terza squadra nella storia della Premier, hanno inflitto sette goal nei due derby stagionali.
IL FLOP – Era già successo al Craven Cottage. Pure nell’altro derby del West end londinese il QPR si era fatto infilare ben sei volte. Con il Chelsea la resistenza dei pericolanti Rangers non ha retto nemmeno un minuto, i Super Hoops hanno finito per essere travolti già nel primo tempo. Visto anche il calendario (ultima in casa del Manchester City) la salvezza appare quasi una chimera.
LA SORPRESA – Non è tanto la vittoria del Wigan sul Newcastle a stupire, quanto le sue dimensioni. Negli ultimi due mesi i Latics avevano già fatto incetta di scalpi illustri (Liverpool, Manchester United e Arsenal), ma francamente ben pochi potevano ipotizzare che le Magpies potessero ritrovarsi sotto un pesantissimo fardello di quattro reti dopo soli 45 minuti.
TOH CHI SI RIVEDE – Dopo sette anni di calvario – con tanto di retrocessione in terza serie – si riaffaccia nel calcio che conta il Southampton. Sabato ha stravinto per 4-0 con il Coventry City, mantenendo due fondamentali punti di vantaggio sul West Ham, destinato così ad affrontare le forche caudine dei play offs. Bentornati Saints!
LA CHICCA – Tottenham-Blackburn è stata una partita da ricordare, almeno a livello statistico. Il centrocampista degli Spurs Sandro ha vinto tutti gli 11 tackle provati (più di lui aveva fatto Mascherano nel 2010 contro il Wigan), mentre non accadeva dal 2004 (Manchester United-West Bromwich Albion) che una squadra non riuscisse a indirizzare nemmeno un tiro verso la porta avversaria. Non a caso i Rovers sono penultimi…
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Allo Swansea ha fatto subito innamorare tutti. Il centrocampista offensivo islandese Gylfi Sigurdsson è capace di grandi giocate e segna con una discreta regolarità, come si ricordano bene i tifosi del Reading, che lo hanno ammirato fino a due anni fa. In Galles è arrivato a gennaio, in prestito dall’Hoffenheim. Ora lui vorrebbe tanto rimanere in Premier e non è detto che non lo possa fare, casomai accasandosi presso qualche compagine di profilo ancora più alto.
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