domenica 5 ottobre 2008

Il Liverpool fa sul serio

Il solito punto sulla Premier, in uscita domani sul Goal.com

A Manchester, sponda City, l’euforia per l’arrivo della cascata di petrodollari portati in dote dalla nuova proprietà araba, con cui sono stati finanziati gli acquisti dei vari Robinho e Jo, sembra essersi un po’ attutita. La ragione è presto detta: il City fatica a mantenere una certa costanza di risultati, è già fuori dalla Coppa di Lega e con le grandi perde sempre. Dopo aver capitolato con il Chelsea, infatti, i Blues hanno lasciato l’intera posta in gioco al Liverpool. Eppure il City aveva chiuso la prima frazione di gioco avanti di due reti e mostrando delle buone trame offensive – sebbene Robinho non sia ancora al top. Ma quando puoi contare su un fenomeno come Fernando Torres nessun recupero è vietato... Doppietta del Nino, fallo da codice penale di Zabaleta (giustamente espulso), gol nel recupero di Kuyt ed eccovi servita l’impresa di un Liverpool sempre più convincente e grintoso. Dopo 18 anni di attesa, ad Anfield sperano che la campagna 2008-09 sia finalmente quella buona per il titolo di campioni d’Inghilterra.

Al momento si devono accontentare del secondo posto, sebbene solo per la differenza reti sfavorevole nei confronti del Chelsea, capolista nonostante i tanti infortunati – Drogba e Essien, tanto per citarne due. La prossima avversaria della Roma in Champions League risolve la pratica Aston Villa già nel primo tempo, grazie a Joe Cole e ad Anelka (prima del match candidato a un posto in infermeria piuttosto che a uno da titolare tra gli 11 di Scolari). I Blues dimostrano una superiorità a tratti imbarazzante, costringendo Friedel agli straordinari.

La gara tra Blackburn e Manchester United ricalca molto quella giocata dai campioni d’Europa una settimana fa contro il Bolton. Dominio assoluto dei ragazzi di Sir Alex, che però passano in vantaggio solo grazie a una topica dell’arbitro – con i Trotters rigore generoso su Ronaldo, a Ewood Park fallo di Vidic sul portiere in occasione del gol di Wes Brown – e poi suggellano i tre punti con una meravigliosa realizzazione di Wayne Rooney. Per l’attaccante ex Everton, alla duecentesima partita in Premier, tre gol in otto giorni in altrettante gare.

Primo pareggio in campionato per l’Arsenal, che con Fabregas evita il secondo tracollo consecutivo solo a pochi secondi dal fischio finale. A Sunderland, dove hanno facilmente vinto nelle ultime tre occasioni, i Gunners hanno la meglio nel possesso palla, ma pungono poco e si fanno addirittura impallinare dalla prodezza balistica di Leadbitter a cinque minuti dalla fine. La tattica fin troppo attendista – per non dire catenacciara – dei Black Cats fa infuriare Arsene Wenger, che però forse dovrebbe preoccuparsi prima della scarsa brillantezza di Adebayor, ancora a secco.

Non basta il grande cuore del West Ham per riacciuffare un Bolton che sfrutta al meglio le papere del portiere Green nel primo tempo. Prima sconfitta casalinga per il team di Zola, con un Di Michele ancora in ombra e sostituito dopo 50 minuti da Bellamy.

Delle grandi malate del calcio inglese (Tottenham e Newcastle) gli Spurs sembrano ormai essere incurabili: per loro ennesima sconfitta casalinga, questa volta contro la super-rivelazione Hull. Dopo aver castigato i Gunners, Geovanni affonda anche l’altra compagine di Londra Nord. L’Hull ha già fatto più punti del Derby (squadra di cui doveva seguire le “orme”...) nell’intera scorsa stagione. E per ora si gode un terzo posto che ha dell’incredibile...

Segnali di vita sul fronte Magpies. Buon pareggio al Goodison Park dell’euro-delusa Everton, che non sfrutta il doppio vantaggio iniziale e si fa bloccare sul 2-2. Per i Toffeemen è il primo punto casalingo dopo tre sconfitte consecutive. Il Newcastle dell’irascibile Joe Kinnear – è già un culto la sua conferenza stampa un po’ troppo “sboccata” – muove la classifica ma è ancora in piena zona retrocessione. Rimangono nelle retrovie lo Stoke, battuto da un Portsmouth in ripresa, e il Fulham, superato di misura nello scontro diretto con il West Bromwich. Sabato niente Premier, spazio alla nazionale impegnata a Wembley contro il Kazakistan.

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