Pubblico mi ha dato spazio anche per una breve cronaca della partita. Peccato sia finita in quel modo...
Alla fine tanti tifosi dell’AFC Wimbledon hanno preferito stare vicini alla squadra, occupando tutti i 3mila posti messi a disposizione dai nemici giurati del Milton Keynes Dons. Quelli che una decina d’anni fa hanno defraudato con il beneplacito delle autorità calcistiche la comunità del quartiere londinese di Merton della loro squadra – il Wimbledon, divenuto appunto MK Dons – costringendola a ripartire dai livelli inferiori del calcio dilettantistico. Tanti fondatori e fan storici del nuovo club hanno preferito non mettere piede nello “stadio del male” per questo match di secondo turno della FA Cup alquanto sui generis, quelli che c’erano si sono fatti sentire e vedere, eccome. Durante il primo tempo ha sorvolato lo stadio anche un aereo con attaccato alla coda uno striscione quanto mai esplicativo: “Noi siamo il Wimbledon!”.
Nei primi 45 minuti la differente caratura delle due squadre si nota a stento. L’MK Dons, secondo in classifica nella terza serie inglese, fatica non poco a creare azioni pericolose contro l’attenta difesa degli avversari, nelle ultime posizioni dell’ex quarta divisione. Nei secondi di recupero, però, un bolide da oltre 20 metri Stephen Gleeson rompe la parità e fissa tutti i presupposti per una facile vittoria dei favoriti. Il quarto d’ora iniziale della seconda frazione di gioco pare confermare questa sensazione. L’MK, o Franchigia F.C., come la chiamano tutti gli appassionati inglesi, domina in lungo e in largo, prendendo d’assedio l’area di rigore dei rivali. Poi improvvisamente si svegliano le divinità celesti pallonare. Perfetto cross dalla destra, volo d’angelo degno del miglior Gigi Riva da parte di Jack Midson (una vita passata a girovagare tra le squadre minori di mezza Inghilterra) e goal del pareggio sotto la end occupata dai supporter dell’AFC Wimbledon.
La gioia e il senso di rivincita prendono il sopravvento e decine di tifosi si riversano in campo per festeggiare una marcatura storica quanto spettacolare. Una scena ormai inconsueta negli stadi inglesi, dove gli steward non ne fanno passare una agli spettatori troppo focosi, ma che ci sta tutta. I londinesi riacquistano fiducia, provano a rendersi ancora pericolosi e bloccano bene le folate dell’MK. A un minuto dalla fine Steven Gregory ha la palla del “miracolo”, ma il portiere dei padroni di casa David Martin la sfiora con la punta delle dita quel tanto che basta per mandarla in calcio d’angolo. E siccome il calcio a volte sa essere fin troppo crudele, nei minuti di recupero si materializza la madre di tutte le beffe. Una confusa azione da calcio d’angolo nell’area di rigore del Wimbledon termina con un tiraccio da fuori area apparentemente innocuo, se sulla traiettoria non ci mettesse il tacco con un gesto alla Ibrahimovic l’ex Liverpool Jon Otsemobor. L’ennesimo “furto” che i Dons finti infliggono a quelli veri…
Nessun commento:
Posta un commento