Ci aveva già provato un paio di anni fa, senza però troppa convinzione. Adesso invece Mike Ashley ha deciso di fare le cose sul serio e di spedire in soffitta 119 anni di storia ribattezzando il glorioso St James’ Park con il nome di Sports Direct Arena. Il provvedimento del presidente del Newcastle United è però temporaneo, visto che la Sports Direct è la sua compagnia e che il club non dovrebbe ricavare nemmeno un penny dall'operazione. La mossa di Ashley è infatti tesa a far sapere in giro che i naming rights sono in vendita. Chi è interessato si faccia avanti, possibilmente con un bel po' di quattrini.
Insomma, si vuole imitare quanto già fatto di recente da Arsenal e Manchester City, anche perché le casse societarie non straboccano di denaro, avanzando la consueta giustificazione che con tale provvedimento “il Newcastle United a breve sarà autosufficiente in termini finanziari”. E i tifosi? La Toon Army è da anni in conflitto aperto con Ashley, cui non perdona una valanga di errori, una gestione “opportunistica” e la colpa di aver fatto precipitare la squadra in Championship tre stagioni fa. La svendita di un pezzo importante di storia del club come il nome ultracentenario dello stadio ha già suscitato molte prese di posizione negative. È proprio vero, sul Tyne non c'è mai pace. Anche quando la squadra è protagonista di una delle migliori partenze in campionato nell'arco di qualche decennio, spunta sempre fuori qualche episodio controverso a destabilizzare l'ambiente...
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