venerdì 25 marzo 2011

Off topic subbuteistico

Il mito del Subbuteo sembra non tramontare mai. Il gioco più diffuso e amato tra le generazioni che lo hanno conosciuto in massa negli anni Settanta e Ottanta continua a vivere momenti di passione genuina. Sono proprio quei bambini ora diventati adulti – con qualche capello in meno e qualche rotolino di ciccia e acciacco in più – a ritrovarsi ancora davanti a un panno verde per sfidarsi a colpi in punta di dito. O meglio “in pinta di dito”, come recita il titolo del torneo che si disputerà domenica 27 marzo a partire dalle ore 9 a Via Galileo Galilei 51, in pieno centro di Roma.

A organizzare l’evento uno dei tanti club romani, il Lupa Capitolina, i cui membri si incontrano ogni lunedì sera presso la storica sede della Romulea Calcio. Ovvero una delle realtà più famose e ricche di tradizione del panorama dilettantistico della Capitale.

Quest’anno il connubio tra Subbuteo e birra, come ben si evince dal nome della competizione, non poteva trovare una “sublimazione” migliore. Il tema del torneo, infatti, è la Coppa di Germania, Paese dove la bevanda è molto apprezzata. Ai 48 partecipanti è stata assegnata una squadra tedesca – il Bayern Monaco e il Borussia Dortmund, ma anche i meno conosciuti Kickers Offenbach o Union Berlin – che si sono poi premurati di trovare (casomai su Ebay) o di dipingersi. Meglio se con qualche maglietta d’epoche passate, perché il subbuteista rimane legato al calcio di una volta e alle sua particolarità. Altrimenti, forse, non giocherebbe nemmeno con i mitici omini importati a inizio anni Settanta dall’Inghilterra dai Parodi, famiglia di imprenditori genovesi che adesso sta provando a rimettere in piedi una produzione di nicchia – il Subbuteo in quanto tale non viene più commercializzato da qualche anno, sebbene ormai circolino tante versioni replica o similari.

Oltre alla competizione sul campo – in palio dei trofei che per la verità assomigliano più al piatto che si aggiudicano i campioni della Bundesliga – gli “eventi” collaterali non mancheranno. Scontata la degustazione di birra, rigorosamente teutonica, oltre che alla consegna di gadgets vari (spille, adesivi, locandine, gagliardetti e album fotografico personalizzato con le immagini dei partecipanti) ci sarà pure una sorta di riffa, in cui come premio ci saranno, tra le altre cose, alcune chicche per collezionisti. Squadre dipinte a mano – quella cosiddette “con la barretta” – sempre in ricordo del bel football andato. Nomi dal fascino antico come Austria Vienna, Ferencvaros o Dukla Praga, club che hanno fatto la storia del calcio europeo ma che in epoca moderna sono sparite dai grandi palcoscenici internazionali.

Insomma, un bell'happening per gli appassionati del Lazio ma anche di altre regioni, visto che sono previsti ospiti anche da fuori i confini regionali.

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