Ultimo articolo dell'anno scritto per Goal.com. Tanti auguri di un felice 2009!
Mentre nel resto di Europa anche i calciatori santificano le feste godendosi un periodo di meritato riposo (beh, si dice così, no? ma noi non siamo tanto d’accordo), in Inghilterra la tradizione e il rispetto dei tifosi impongono una bella abbuffata di calcio. Anzi, quest’anno non ci sono i soliti quattro turni in dieci giorni, ma il classico Boxing Day, una giornata il 28 e poi nel primo week end dell’anno il terzo turno della mitica Coppa d’Inghilterra. Di cose, come al solito, ne sono successe tante, anche fuori dal campo. Ogni riferimento a Steven Gerrard è assolutamente voluto.
La capolista Liverpool prima scherza in casa contro il malcapitato Bolton, che affonda sotto i colpi di un Robbie Keane molto ispirato, poi dilaga a Newcastle. Record del mondo di palle gol non trasformate nei primi minuti della sfida del St James Park, tutte a favore degli uomini dell’ancora convalescente Benitez, ma alla fine ci pensa il solito meraviglioso Gerrard a sbloccare il risultato e a dare inizio alla goleada del team di Anfield Road. I Magpies, decimati dagli infortuni, crollano miseramente e se non fosse per l’ottimo Given (migliore in campo per i bianconeri) il passivo potrebbe prendere delle dimensioni inopinate.
Anche il Chelsea incamera tre punti facili in occasione del turno di Santo Stefano. Troppo debole il West Bromwich Albion, che alza subito bandiera bianca al cospetto di Drogba, schierato finalmente titolare e in gol dopo soli tre minuti di gioco. La sfida del Craven Cottage – a proposito, che bello il cottage addobbato con le decorazioni natalizie! – sulla carta si presentava molto più insidiosa e in effetti ai Blues i due punti persi in extremis potrebbero costare molto cari. Eppure il Chelsea era stato bravo a ribaltare il risultato, scardinando la muraglia messa i piedi da Hodgson. In una delle rare sortite offensive, i Cottagers però riuscivano a trovare il pareggio con l’americano Dempsey, eroe di giornata con la sua doppietta. Il Fulham porta così a nove i risultati utili consecutivi, mentre per il Chelsea dopo le otto vittorie iniziali quello del derby è il secondo pareggio esterno di fila e i punti di distacco dal Liverpool diventano tre.
Vince di misura sia a Stoke che in casa con il Middlesbrough il Manchester United, reduce dalla trionfale trasferta giapponese. I Red Devils rischiano poco in difesa, nonostante l’assenza di Ferdinand, degnamente sostituito dal giovane Evans, creano tantissimo in attacco, dove però manca il miglior Ronaldo, Park sbaglia troppo e Rooney trova sulla sua strada estremi difensori in grande forma. Ma se proprio in quel reparto di campioni ne hai a iosa – leggi Tevez & Berbatov – ti può capitare di vincere lo stesso partite che si sono maledettamente complicate. Raccogliendo sei punti dai recuperi interni contro Fulham e Wigan, lo United si porterebbe a una sola incollatura dal Liverpool.
Non brilla l’Arsenal, orfano di Walcott e Fabregas (e ti pare poco!). Il 28, in casa contro il malridotto Portsmouth, fatica non poco a trovare i tre punti, mentre a Santo Stefano si fa rimontare nei secondi finali dall’Aston Villa, dopo essere stato in vantaggio di due marcature. Tuttavia i Villans hanno dato una bella lezione di gioco ai ragazzi di Wenger, colpendo ben tre pali nella prima frazione di gioco. Contando le chance di realizzazione non è una bestemmia affermare che il club di Birmingham avrebbe meritato la vittoria. Vittoria che invece è giunta a Hull, sempre in extremis e questa volta con più di un pizzico di fortuna, dal momento che Zayatè ha pensato bene di spedire il pallone nella propria porta sparigliando un match mediocre e privo di spunti di rilievo.
Nel resto della Premier, vola l’Everton dei tanti attaccanti in infermeria. I Toffees raccolgono sei punti d’oro e si issano al sesto posto a sole tre lunghezze dall’Arsenal. Anche il Wigan fa fuoco e fiamme e si attesta a ridosso della compagine del Goodison Park grazie ai successi su Newcastle e Bolton. Risorge il West Ham, prima corsaro al Fratton Park di Portsmouth – grande Bellamy in quell’occasione – e poi anche fortunato – era ora! – contro lo Stoke. A proposito dei Potters, precipitati al terzultimo posto in classifica, forse qualcuno avrà visto le immagini del “diverbio” tra Griffin e Fuller, costato l’espulsione al giamaicano. Bah... Fatica ancora il Tottenham, a secco di gol sia con il Fulham che a West Bromwich, dove lascia l’intera posta in gioco ai padroni di casa. Chiusura su quelli che in tanti vorrebbero i re del mercato di gennaio: i Citizens. Alla passeggiata interna con l’Hull fa da contraltare la pessima prestazione a Blackburn, in uno scontro diretto per non retrocedere. Buon per Hughes che Sturridge e Robinho rimedino nel finale un punto di valore incalcolabile.
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