martedì 2 dicembre 2008

Liverpool e Chelsea, guardatevi le spalle

La domenica dei derby non tradisce le aspettative e regala quello spettacolo che era parzialmente mancato nei match disputati sabato. Chi si attendeva un verdetto negativo sulle chance dell’Arsenal di potersi ancora battere per il titolo è stato prontamente smentito dai Gunners, sempre più imprevedibili. Dopo aver battuto il Manchester United, i biancorossi hanno messo sotto il Chelsea niente meno che a Stamford Bridge. Indubbiamente la topica del guardialinee sulla rete del pareggio di Van Persie ha inciso molto sull’esito finale della gara, però nel complesso ci sentiamo di poter dire che l’Arsenal ha meritatamente portato a casa i tre punti.

Pessime notizie per i Blues, che contro le grandi hanno raccolto la miseria di un punto (per di più giocando tutte e tre le partite in casa). A colpire in negativo è stata la scarsissima capacità di reazione dopo il 2-1 di Van Persie. Un’apatia già notata soprattutto nella rovinosa trasferta di Roma in Champions League.

Non si comporta tanto meglio il Liverpool, che senza Torres fatica in attacco contro un West Ham chiuso a riccio. Per i Reds il Monday Night si trasforma in un incubo che si concretizza nel secondo 0-0 consecutivo ad Anfield, per di più contro squadre di secondo piano. L’unica nota positiva è il primo posto in solitario, sebbene con un solo unto di margine sul Chelsea. Bene gli Irons. E se Bellamy, invece di centrare il palo, avesse buttato dentro il classico gol dell’ex chissà come sarebbe andata a finire…

Il Manchester United riesce a vendicare la doppia sconfitta nei derby della scorsa stagione. L’1-0 finale, siglato da un sempre ottimo Rooney, non rispecchia appieno la superiorità nel gioco e nelle occasioni palesata dai ragazzi di Sir Alex. Cristiano Ronaldo bagna il trionfo nel Pallone d’Oro rimediando due cartellini gialli (e il susseguente rosso) nella maniera più sciocca possibile, “coronamento” di una partita giocata ben al di sotto dei suoi standard abituali. Nel City meglio Wright-Phillips che Robinho, ma nel complesso è stato tutto il team dell’ex centravanti dello United Mark Hughes a deludere.

Al Villa Park l’euforia per il quarto posto dura poco. I ragazzi di Martin O’Neill disputano una partita a dir poco scialba contro un Fulham attento e intenzionato a racimolare il secondo punto consecutivo in trasferta dopo lo 0-0 di Anfield Road della settimana scorsa. Missione compiuta per i Cottagers di Mr Roy Hodgson, ma quanta noia…

Finisce in parità la sfida tra le due matricole terribili Stoke e Hull, sebbene i Tigers si siano fatti preferire sul piano del gioco. Il team di Phil Brown rimane al sesto posto con un solo punto di vantaggio sull’Everton, corsaro al White Hart Lane. Per Moyes la gioia della trecentesima panchina per i Toffemen è offuscata dal grave infortunio all’attaccante nigeriano Yakubu, fuori per tutto il resto della stagione.

Gli Spurs compiono un passo indietro, non riuscendo a tirarsi completamente fuori dalla zona calda della classifica, occupata ormai in pianta stabile dal Sunderland, che incassa la quinta sconfitta in sei partite, per di più subendo un umiliante 4-1 da parte di una diretta concorrente come il Bolton del ritrovato Elmander.

Derby bruttino al Riverside Stadium. Middlesbrough e Newcastle puntano più a non prenderle. Molto soddisfatto dello 0-0 finale il manager dei Magpies Joe Kinnear, confermato fino al termine della stagione.

In coda continuano a fare male il West Bromwich, che pure a Wigan era passato in vantaggio e a poi finito per capitolare nei minuti finali, e il Blackburn. Al Fratton Park ai Rovers era riuscita la stessa impresa del Milan, ovvero rimontare due gol ai padroni di casa del Portsmouth nello spazio di poco tempo. Ma poi ci ha pensato Davis a far precipitare Ince e i suoi ragazzi nella disperazione più totale.

Da Goal.com di oggi

Nessun commento:

Posta un commento