lunedì 7 aprile 2008

Il Chelsea lancia la sfida

Nel fine settimana dedicato alle semifinali di FA Cup pare incredibile che tutte le Big Four siano impegnate in campionato. Ma tant’è, quest’anno la Coppa d’Inghilterra ha dispensato sorprese a iosa e tra le ultime quattro in corsa c’era solo il Portsmouth a difendere l’onore della Premier – i Pompey si sono comunque qualificati a fatica per la finale, dove incontreranno il Cardiff giustiziere dell’incredibile Barnsley (quelli che avevano eliminato Liverpool e Chelsea…).

Contro un avversario che in passato ha saputo creargli più di un grattacapo, il Manchester United sembra avere vita facile. In vantaggio dopo pochi minuti grazie al trentaseiesimo centro stagionale di Cristiano Ronaldo, i Red Devils invece si smarriscono, non riuscendo a chiudere il match. Il Boro, quasi salvo, ha ben poco da perdere, e approfitta delle troppe amnesie difensive dello United – dietro si sente e tanto l’assenza di Vidic – per creare un bel po’ di pericoli a Van der Sar. I primi due gol in Premier del bomber brasiliano ex Heerenveen Afonso Alves fanno pensare alla clamorosa sorpresa, sebbene poi Rooney riesca a strappare un punticino che almeno tiene il Chelsea a meno tre. In vista dei prossimi impegni Ferguson dovrà monitorare con attenzione le condizioni fisiche di Ferdinand, in dubbio per la sfida con la Roma.

I Blues, reduci dall’opaca serata di Champions in Turchia, approfittano del pessimo stato di forma del City di Eriksson, penalizzato dall’assenza di Richards in difesa e da un attacco che definire abulico sembra quasi un complimento. In realtà il vantaggio iniziale di Lampard e compagni, arrivato grazie ad un sanguinoso autogol di Dunne, lasciava presagire un vera goleada da parte del Chelsea. Così non è stato, perché i padroni di casa hanno sfiorato più volte il pareggio – bravo Cuducini in più di un’occasione. Provvidenziale è stato allora il settimo gol in Premier di Kalou, che ha smorzato gli ardori dei Citizens e regalato un sogno al team di Avram Grant (che lo scontro diretto con i rivali se lo giocherà davanti al proprio pubblico il 26 aprile).

Il terzo incontro stagionale tra Arsenal e Liverpool, infarcite di riserve in prospettiva Champions League, finisce come i due precedenti: 1-1. Bella prova del quasi sicuro partente Crouch, impreziosita da un gol, ma Arsenal che non demerita e disputa una prova tra le più brillanti fatte registrare nell’ultimo periodo. Il problema dei Reds è come al solito la marcatura sui calci piazzati, dal momento che il gol del pareggio di Bendtner arriva proprio su un azione del genere. I Gunners invece dopo la sfida decisive di Anfield sono attesi all’Old Trafford, dove sarà obbligatorio vincere per continuare a cullare qualche speranza di successo in campionato. Intanto Reina ed Almunia pare si stiano allenando tanto sui calci di rigore…

La vittoria di misura dell’Everton sul Derby riapre almeno un po’ la lotta per la quarta piazza, anche se il Liverpool rimane favorite ed in vantaggio di tre preziosi punti.

Nelle retrovie i giochi appaiono quasi fatti. Ormai salvo il Newcastle, alla terza vittoria consecutiva e con il tridente Owen-Martins-Viduka finalmente devastante (loro le segnature nel 3-0 casalingo sui Royals), sembrano tranquille sia il Wigan che il Sunderland. I primi superano con un pizzico di fortuna il Birmingham in casa, i secondi al Craven Cottage affossano in maniera quasi definitiva il Fulham. Malissimo anche il Bolton, subissato sotto una messe di gol (quattro) dall’Aston Villa del redivivo Agbonlahor. Per riepilogare, Derby già matematicamente retrocesso, Fulham quasi spacciato, Bolton a meno quattro dal Birmingham e meno sei dal Reading, le uniche squadre che devono stare attente a qualche sgradita sorpresa di fine stagione.

Pubblicato su Goal.com del 7 aprile

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