martedì 29 aprile 2008

Giochi riaperti?

Pubblicato oggi su Goal.com

Una stagione travagliata, resa difficile da un contestato cambio di allenatore – e che allenatore! – tanti infortuni, qualche tensione di troppo nello spogliatoio e un rendimento a tratti insoddisfacente. Ma il grande orgoglio e la forza del Chelsea e dei suoi campioni alla fine sta venendo fuori con prepotenza. Il carneade israeliano Avram Grant è stato subito bollato come perdente – capitombolo in FA Cup contro il piccolo Barnsley e finale di Carling Cup persa contro gli Spurs – ma a breve c’è il rischio che in tanti dovranno rivedere le loro posizioni, visto che i Blues sono a un passo dalla prima finale di Champions League della loro storia e da un’incredibile rimonta in campionato.

Già, la Premier. Un paio di settimane fa sembrava cosa fatta per il Manchester United, che invece ora si ritrova a pari punti con il club dello Stamford Bridge – secondo però in base ad una schiacciante differenza reti in favore dei Red Devils. Nello scontro diretto disputato in casa il Chelsea surclassa uno United molto rinunciatario, almeno nel primo tempo. Nel match della rinascita definitiva di Michael Ballack – autore di una doppietta e... di un clamoroso litigio con Drogba – è tutta la formazione londinese a sciorinare bel gioco e tanta determinazione. Pur privi di Lampard – assente per la prematura scomparsa della madre – i Blues dominano a centrocampo i loro avversari, che salgono un po’ di rendimento solo dopo il pareggio di Rooney al principio della seconda frazione.

L’aver lasciato Evra e Scholes in tribuna e Ronaldo e Tevez in panchina la dice lunga su quanto Sir Alex pensasse già alla sfida con il Barcellona – e infatti aveva trovato il tempo di criticare la decisione della Premier di mettere in calendario la partita con il Chelsea in mezzo alle due semifinali di Champions. Però a questo punto il timore di buttare alle ortiche quanto di buono prodotto anche in campionato inizia a serpeggiare. Il calendario direbbe United (West Ham in casa e Wigan in trasferta, due squadre non trascendentali e forse appagate), però il calcio, si sa, non è una scienza esatta...

L’Arsenal, nonostante la facile vittoria griffata Adebayor nel Monday Night contro il povero Derby, abbandona ogni residua ambizione di secondo posto.

E’ matematicamente in Champions League il Liverpool, bravo a recuperare un deficit di due reti sul campo del pericolante Birmingham. A proposito dei Brummies, dopo la scoppola subita nel derby con il Villa, il fantasma della retrocessione aleggia al St Andrew’s.

Una delle partite più belle della terzultima giornata è stata quella del Goodison Park. Il pari rimediato in extremis dall’Aston Villa – con il solito Carew, forse troppo sottovalutato in Italia – non fa dormire sonni tranquilli all’Everton, che mantiene però tre punti di vantaggio nella corsa per un posto in Coppa Uefa.

Tornando a parlare di squadre pericolanti, ottima prestazione del Fulham che prima domina il City, poi subisce due gol, quindi nel secondo tempo si affida a Kamara che con una doppietta – il secondo gol in pieno recupero – tiene accesa la fiammella della speranza dei Cottagers, attesi ora dallo scontro diretto in casa con il Birmingham.

L’altra maggiore indiziata per il capitombolo in Championship, il Reading, strappa un prezioso 0-0 a Wigan, in un confronto dominato dalla paura di perdere e da fasi di gioco da dimenticare. I Latics, però, vedono il traguardo della permanenza in Premier.

Chiusura dedicata a Roy Keane e al suo Sunderland, ormai salvo e capace di strappare il derby con il Middlesbrough negli istanti finali. Che sia proprio Keano il successore di Sir Alex?

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