Quattro piani infarciti di memorabilia calcistici da far impazzire di invidia tutti i collezionisti del Pianeta. Il nuovo museo del football, inaugurato a inizio luglio a Manchester, in una struttura molto avveniristica a pochi passi dal centro, può contare su oltre 2.500 “pezzi” in esposizione e un archivio storico di una completezza impressionante. C’è un po’ di tutto: dalla maglia che Diego Armando Maradona vestì nel famoso match contro l’Inghilterra a Messico 86 – quello della “mano di Dio” e del goal più bello della storia dei mondiali – ai palloni utilizzati per finali di FA Cup degli anni Trenta o per l’atto conclusivo della Coppa del mondo del 1966 tra Inghilterra e Germania Ovest.
E poi programmi rari, fotografie, quadri a tema calcistico e tanto altro ancora. In realtà il museo già esisteva. Prima, come ho potuto constatare di persona visitandolo, si trovava nella vicina Preston, attaccato allo stadio del North End The Deepdale. Al costo di una decina di milioni di euro si è però deciso di spostarlo nella metropoli del Lancashire. Il trasloco è stato motivato dall’esigenza di impiegare una struttura più grande, così da poter aggiungere nuovi cimeli e incrementare le presenze (l’obiettivo è triplicare il numero di visitatori, attestatosi a poco più di 100mila lo scorso anno). Per saperne di più e dare un’occhiata alle immagini di qualche memorabilia basta andare sul sito nationalfootballmuseum.com. Ultimo dettaglio non esattamente trascurabile: l’ingresso è gratuito.
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