lunedì 2 agosto 2010
I vecchietti terribili non si arrendono ancora
David James e Sol Campbell non ci pensano proprio ad appendere le scarpe al chiodo. Se a 40 anni il portiere giramondo scende di categoria per rafforzare le possibilità del Bristol City di acciuffare un posto nei play off di Championship, sulla soglia dei 36 anni il difensore bollato per sempre con il poco invidiabile soprannome di Giuda dai tifosi del Tottenham prova a irrobustire il reparto arretrato dell’ambiziosa neo-promossa Newcastle United. Strano destino il loro. Un anno fa sembravano destinati al viale del tramonto, James perché vessato da ricorrenti acciacchi e infortuni, Campbell per una condizione atletica apparsa non più all’altezza. L’ex modello di Armani è stato costretto a sorbirsi in tribuna le pessime prestazione del Portsmouth per tutta la prima parte di stagione, il buon Sol dopo una fugace apparizione in quarta serie alla corte di Sven Goran Eriksson nel Notts County (soli 90 minuti nell’1-2 con il Morecambe) era pronto per la pensione. E invece ecco l’improvviso ritorno di fiamma. Il numero uno dei Pompey gioca la seconda finale di FA Cup in tre anni e va ai mondiali dove, esclusa la prima gara, parte da titolare e non fa troppi danni – o quanto meno è meno tragico di tanti altri. Il ragazzone nato e cresciuto nell’East End londinese torna a sorpresa all’Arsenal, fornendo delle buone prestazioni e quasi sfiorando una convocazione per Sud Africa 2010. A campionato finito per Campbell fioccano le offerte, dagli stessi Gunners ma anche dai Celtic. Alla fine accetta la proposta del Newcastle di un contratto annuale. Per la verità le malelingue puntano subito il dito contro la sua pancetta più da commenda che da professionista della Premier League, ma lui prosegue dritto per la sua strada. Di offese, in carriera, ne ha rimediate parecchie, soprattutto per il suo “alto tradimento” agli Spurs. Pure James in fatto di insulti è alquanto preparato, più a causa delle papere che per i suoi – peraltro frequenti – cambi di maglia. Tutto sommato, però, nel ruolo rimane uno dei migliori nell’arco degli ultimi anni. Certo, se la concorrenza si chiama Robert Green…
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