sabato 30 gennaio 2010

Due giorni nella Merseyside

Trasferta a Liverpool molto positiva da svariati punti di vista. A seguire c’è un pezzo che uscirà a breve su Goal.com. Roba di “colore” frutto dei giri nei pub fuori ad Anfield Road. Belle chiacchierate con persone appassionate e spesso anche parecchio competenti. Poi dal punto di vista calcistico c’è da aggiungere Everton vs Sunderland vista dalla storica Bullens Road Stand (seggiolino rigorosamente in legno), i vari “tour” molto accurati intorno agli impianti delle due squadre di Liverpool e una visita al Melwood Training Ground. Ovvero il campo di allenamento dei Reds, dove prima di intervistare un famoso centrocampista dei Reds (no, non Steven Gerrard, diciamo che domande e risposte erano formulate in italiano...), ho potuto dare un’occhiata a qualche chicca, tipo il busto di Bill Shankly e la riproduzione della Coppa dei Campioni vinta ad Istanbul.

Ecco l'articolo di cui sopra.

L’uomo della quinta Coppa dei Campioni della gloriosa storia del Liverpool sembrerebbe sul piede di partenza, con destinazione Juventus. Per capire come la pensano i tifosi del Liverpool, avvezzi a una sorta di culto della persona per i propri allenatori – in particolare per quelli vincenti come Bill Shankly e Bob Paisley – siamo andati a zonzo per i paraggi di uno degli impianti più famosi del globo: l’Anfield Road.

Tappa obbligata i due pub che distano pochi metri dalla mitica Kop: the Albert e the Park. Il primo, in particolare, è un vero e proprio museo non ufficiale del club. Quasi ogni centimetro quadrato del soffitto e delle pareti è occupato da memorabilia dei Reds ma non solo. Sciarpe e bandiere di club, anche sconosciuti o molto lontani geograficamente, si sprecano (però non cercatene di Everton o Manchester United…). The Albert è talmente un’istituzione che nel corso delle giornate dedicate alle partite ci si registrano i cori dei tifosi, che intasano il locale, per farne cd molto popolari tra i kopites. Durante la settimana, però, c’è poca gente. Come è nello spirito degli abitanti di Liverpool, quelli presenti sono molto amichevoli e vogliosi di farsi una chiacchierata. “Vada a fare danni alla Juventus, da quando è qui non ha mai dato un gioco alla squadra e non sa gestire i suoi uomini, come nel caso dello scarso impiego di Alberto Aquilani”. Il giudizio di Steve è definitivo è molto duro: meglio proseguire senza Benitez. Secondo Brian, a pensarla così è ormai almeno il 50 per cento della tifoseria locale. “Troppe delusioni e troppi acquisti sballati, in tanti iniziano a pensare che sia ora di darci un taglio”, ci spiega lo stesso Brian, che però si dichiara più deluso dalla squadra in generale che dal tecnico spagnolo. Fosse per lui, Rafa potrebbe anche restare.

Mick concorda, prefigurando in realtà scenari ancora più foschi. “Nolente o volente, Benitez partirà, e insieme a lui se ne andranno altrove anche Steven Gerrard e Fernando Torres”. Da dietro al bancone del pub, Paula si augura che vada a finire proprio così. Rimaniamo interdetti, va bene privarsi di Benitez, ma perché pure delle due stelle del team? La risposta è molto semplice. Paula tifa per l’Everton! “Lo so, sembra incredibile che una supporter dei Toffees possa lavorare qua dentro, ma è così. Il resto dello staff è del Liverpool, e ti posso assicurare che anche tra loro parecchi vorrebbero cambiare allenatore”. Insomma, gli ormai soliti insuccessi in campionato cominciano a pesare anche sulle spalle di un (forse ex) idolo della Kop come il buon Rafa. “Secondo me Benitez non è ancora stato cacciato solo perché il suo esonero sarebbe costato tantissimo alla società, che, come è risaputo, non naviga in buone acque dal punto di vista finanziario” azzarda Craig, che nel frattempo rimpiange i bei tempi di Kenny Dalglish. “Lui – ci indica la foto sul muro di fronte a noi – è stato il migliore di sempre, non sai che cosa darei per avere uno del suo stampo e della sua classe in squadra adesso”, si infervora.

Non prima di aver conosciuto una simpatica norvegese che l’indomani si sposerà nella cappella privata dentro Anfield Road – “sai, il mio futuro marito è molto tifoso” – nelle nostre peregrinazioni per Liverpool ci imbattiamo in altri due personaggi che probabilmente rappresentano appieno l’umore del popolo dei Reds sulla questione Benitez. Per Jim “Rafa ha fatto delle buone cose e in tante occasioni è stato penalizzato da elementi contingenti come gli infortuni”. Stando al pensiero del suo collega Steve “di quell’impiastro – per la verità il suo termine era un po’ più forte – me ne sarei liberato dopo la finale di Champions League persa ad Atene. Lì ha dimostrato di valere ben poco, operando delle scelte pessime del punto di vista tattico”. Steve è dell’idea che “alla lunga la famosa vittoria di Istanbul è stata quasi un male per il Liverpool, perché ha fatto sì che Benitez rimanesse troppi anni alla guida della squadra”. I tifosi della Juventus sono avvisati, quella di Benitez potrebbe essere una scelta controversa…

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