Come è strano il calcio. Mentre lo “Special One” ha fallito miseramente nel tentativo di fermare la corsa del Manchester United in Europa, con il suo piccolo Fulham Roy Hodgson, ex tecnico interista mai amato dalla piazza nerazzurra, ha compiuto l’impresa di sconfiggere i Diavoli Rossi e riaprire il campionato. Il tutto dopo aver rimediato un sonante 0-4 casalingo in FA Cup poco meno di un mese fa.
I Cottagers non battevano lo United al Craven Cottage dal 1964 e gli stessi campioni d’Inghilterra non incappavano in due sconfitte consecutive in Premier dal lontano 2005. Roba da libri di storia, così come il primo tempo del Fulham dello scorso sabato. Un dominio totale, tanto che l’1-0 con cui si è chiusa la frazione di gioco stava fin troppo stretto a Andy Johnson e compagni. Red Devils in crisi, nonostante la mezz’ora di forcing nella seconda parte di gara? Sicuramente in difficoltà, con la difesa da registrare e alcune stelle sull’orlo di una crisi di nervi – per informazioni rivolgersi a Cristiano Ronaldo e a Wayne Rooney, la cui espulsione è apparsa però fin troppo severa.
Insomma, dalla prospettiva di un terzo titolo consecutivo ormai quasi in cassaforte, si è passati a un Premier ancora tutta da giocare e alla riproposizione dello storico duello tra Manchester United e Liverpool.
Proprio i Reds, reduci dalla scorpacciata di gol contro Real Madrid e lo stesso United, ad Anfield hanno schiantato l’Aston Villa. Mattatore di giornata il solito Gerrard, autore di una tripletta su calci da fermo. Liverpool in grande condizione atletica e psicologicamente avvantaggiati nei confronti dei rivali, ai quali hanno rosicchiato sei punti in appena due giornate. È pur vero che, a fronte della sola lunghezza di divario, il team dell’Old Trafford deve recuperare il non impossibile incontro casalingo con il Portsmouth.
Gli ultimi avversari del Liverpool, invece, stanno attraversando un periodo di forma pessimo, che li ha portati a racimolare un punto in cinque partite e a scivolare al quinto posto in classifica. La quarta posizione, infatti, è sempre più appannaggio dell’Arsenal, bravo e fortunato a uscire dal St James’ Park di Newcastle con i tre punti. Sullo 0-0 i Magpies hanno sprecato un rigore con Martins, la cui successiva marcatura non è servita a rispondere alle prodezze dei ragazzi di Wenger, orfano sino al termine della stagione di Theo Walcott.
Nelle posizioni di vertice della classifica getta alle ortiche un’occasione di platino il Chelsea, che perde il derby con il Tottenham al White Hart Lane. La prima sconfitta dell’era Hiddink – e la seconda in ben 37 scontri diretti in campionato – pregiudica e non poco le chance di rimonta dei Blues. Gli Spurs hanno meritato la vittoria, siglata da una rete di Luka Modric. Il croato ha finalmente trovato il passo giusto e non è un caso che la sua rinascita è coincisa con la ripresa del Tottenham, ora in corsa per una clamorosa qualificazione in Europa.
Grande bagarre per l’ultimo dei tre posti per la prossima Coppa Uefa – pardon, Europa League. Dando per già qualificate l’Aston Villa e l’Everton – che però sabato si è fatto rimontare dall’1-0 al 1-2 a Portsmouth – per il terzo “spazio” si daranno battaglia fino alla fine Wigan, West Ham, Fulham, Manchester City e Tottenham, racchiuse nello spazio di soli tre punti. Nello scorso week end hanno vinto tutte, tranne gli Irons che comunque sono usciti imbattuti sul difficile campo del Blackburn, sempre più vicino alla salvezza.
Nella zona calda passi in avanti di Stoke (1-0 in extremis ai danni del Middlesbrough) e Portsmouth, mentre i mancati successi dello stesso Boro e del WBA (solo 1-1 in casa con il Bolton) potrebbero rivelarsi una condanna per le due compagini, rispettivamente a meno quattro e meno sette dalla permanenza in Premier. Se il campionato finisse oggi la terza squadra a precipitare in Championship sarebbe addirittura in Newcastle, che dopo la pausa per le nazionali se la dovrà vedere con il Chelsea. Tempi duri per la Toon Army…
Uscito oggi su Goal.com
Nessun commento:
Posta un commento