martedì 24 giugno 2008
Niente terraces, siamo inglesi
Safe standing areas. Ovvero gradinate sicure, dove poter stare in piedi a sostenere la propria squadra. In giro per l’Europa ci sono già – vedi in particolare la Germania – in Inghilterra se ne parla da qualche anno. Per l’esattezza da quando un nutrito gruppo di tifosi evidenziò come una porzione di stadio con le terraces riviste e corrette avrebbe contribuito a rimpolpare l’atmosfera di tanti anemici impianti di Premier e Championship. Il governo di Sua Maestà ha altre idee in proposito e la conferma si è avuta ieri sera. Dopo una serie di incontri con la Football Association, le forze dell’ordine, gli enti locali e il ministro degli Interni, il titolare del dicastero dello Sport, Gerry Sutcliffe, ha escluso in maniera molto netta la possibilità dell’introduzione di safe standing areas. In una risposta a un’interrogazione parlamentare, Sutcliffe ha confermato che l’esecutivo britannico rimarrà fedele alla normativa vigente, figlia del Taylor Report post tragedia di Hillsborough (1989), e che vieta in maniera categorica la presenza di gradinate nelle arene dei club di Premier e Championship. Peccato, mi sarebbe piaciuto un minimo di ritorno al passato, senza però le storture – leggi violenza e rischi elevati dovuti al sovraffollamento e alla vetustà delle strutture – che le vecchie terraces avevano prodotto negli ultimi anni della loro lunga esistenza.
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Le vecchie terraces,stupende,immaginavo il rifiuto al loro ritorno.Sono state un pezzo importante del calcio britannico,spesso però su quelle gradinate sono nati fenomeni che col football c'entrano poco o nulla.
RispondiEliminatempo fa firmai on-line una petizione pro terraces, per poter almeno assistere in piedi al match. Se queste sono le direttive del governo penso che ci siano poche speranze. L'anomalia è che in alcuni impianti, vedi la Kop di Anfield, sono più permissivi. All'Old Trafford sono molto più severi...dovrebbe esserci più uniformità e soprattutto un pò di tolleranza in nome dell'atmosfera perduta...mantenendo tuttavia quella sicurezza che ha reso gli stadi inglesi i più sicuri in Europa
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