Assistere dal vivo a un match di Premier – ma anche di Championship o League One – costa caro, nonostante per i club inglesi gli introiti derivanti da diritti TV e merchandising siano considerevoli. E’ pur vero che rispetto alle compagini italiane la fetta di guadagni sui biglietti venduti al botteghino è molto più ampia – oltre il 30% contro il 15%, almeno se parliamo di club di primo piano. Secondo una ricerca della Virgin Money, il costo dei preziosi tagliandi in Premier è aumentato dal 12,5% dal 2006. Un trend in ascesa, almeno stando ai dati rivelati ieri sui media britannici in merito all’aumento del prezzo degli abbonamenti per la stagione 2008-09.
In base a una ricerca fatta su un campione di 3.500 tifosi delle 92 squadre professionistiche, si è stabilito che un supporter su sette non rinnoverà il season ticket proprio a causa del loro costo accresciuto. Al Boleyn Ground saremmo addirittura intorno al 25%, mentre all’Old Trafford sul 19%. Tira aria di crisi finanziaria anche nel Regno Unito, e, se bisogna tagliare un po’ le spese, mi sembra doveroso iniziare dagli svaghi, seppur molto piacevoli, come il football. Adesso bisognerà monitorare da vicino la situazione per capire se ci sarà un effettivo calo delle presenze allo stadio, oppure se per un tifoso che va via se ne trova uno disposto a subentrare.
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