Settimana scoppiettante in Premier League: colpi di mercato, gol a raffica, rimonte clamorose e sorprese a non finire.
COS'E' SUCCESSO – Se l’ultimo giorno di mercato aveva riservato affari a sensazione per oltre un centinaio di euro di spesa complessivi – su oltre 250 in totale spalmati su tutto gennaio – il fine settimana di campionato non ha lesinato emozioni forti. Cade per la prima volta il Manchester United, ingannato dal momentaneo vantaggio regalatogli da Nani e poi incapace di riacciuffare dei Wolves in gran spolvero. Il City è l’unico team a ridurre in maniera cospicua le distanze. La tripletta di Carlitos Tevez (vice capocannoniere con 18 goal) determina la tredicesima sconfitta sugli ultimi 18 incontri per il West Bromwich Albion e il conseguente esonero di Roberto Di Matteo. Al St James’ Park va in scena il solito Arsenal in versione Doctor Jekyll & Mr Hyde, bellissimo nel primo tempo, sconcertante nel secondo. Male anche il Chelsea. Il tridente di Carlo Ancelotti (Drogba, il neo-acquisto Torres e Anelka) sbatte in malo modo contro il muro difensivo eretto da Kenny Dalglish. Poi ci pensa Meireles a infrangere i residui sogni di gloria dei Blues in campionato. Per el Nino, sostituito nel secondo tempo, pochi guizzi e tanti fischi dai suoi ex tifosi. Ottime affermazioni in partite giocate sul filo dell’equilibrio per Tottenham (2-1 al Bolton, con rigore sbagliato goffamente da Rafa Van der Vart) e Stoke (3-2 in doppia rimonta al Sunderland). Nelle retrovie prezioso pareggio al Villa Park di un Fulham in grande forma, mentre sono tre punti di platino quelli del Wigan (4-3 rocambolesco al Blackburn) e del Birmingham, che dopo averlo eliminato nella semifinale di Coppa di Lega, infligge un altro grande dispiacere al West Ham, di nuovo fanalino di coda.
IL TOP – Il Blackpool non avrà certo la miglior difesa della Premier, ma segnare quattro gol in una singola partita, così come ha fatto Louis Saha sabato nella sfida del Goodison Park, è sempre un evento da ricordare. Soprattutto perché i Toffees stavano soccombendo contro gli avversari e adesso, invece, si trovano a distanza di sicurezza dalla zona calda della classifica.
IL FLOP – Brutta giornata per le due capofila, ma è la formazione di Arsene Wenger che fornisce la prestazione più sconcertante. Pronti via e l'Arsenal taglia a fette la difesa del Newcastle con le sue perfette geometrie. Dopo una decina di minuti è già 3-0 per i Gunners, 4-0 al venticinquesimo. Ma la goleada si ferma qui. Anzi, Walcott e compagni si adagiano, Abou Diaby si fa espellere e le Magpies cingono d'assedio la porta difesa dall'ottimo giovane Wojciech Szczęsny. Se non fosse stato per il polacco le cose potrebbero aver preso una piega ancor peggiore. Non che rimediare quattro gol negli ultimi venti minuti sia stato un segnale confortante, specialmente per una squadra che già in passato troppo spesso ha lasciato a desiderare dal punto di vista caratteriale.
LA SORPRESA – Invischiato fin dall’inizio campionato nella lotta per non retrocedere, il Wolverhampton si conferma l’ammazza grandi della Premier. Nel suo carniere aveva già intascato gli scalpi di Liverpool, Manchester City e Chelsea, ma sconfiggere, per lo più in rimonta, l’imbattuta capolista Manchester United è senza dubbio l’impresa della stagione. Adesso la salvezza appare tutt’altro che un’utopia.
TOH CHI SI RIVEDE – Jamie Carragher non giocava da quasi tre mesi, ovvero dal brutto infortunio alla spalla subito nel match del White Hart Lane con gli Spurs. Contro il Chelsea il suo è stato un ritorno in grande stile, tanto che Drogba e Torres hanno passato un pomeriggio da incubo al cospetto dell’idolo della Kop.
LA CHICCA – I primi due gol dello Stoke City erano entrambi da annullare per evidenti posizioni di fuorigioco prima del neo acquisto John Carew, poi di Robert Huth. Una sorta di beffa nella beffa per il Sunderland, che ha subito il goal della sconfitta al 93esimo proprio del prolifico difensore tedesco.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Un po’ chiuso al Chelsea, Dean Sturridge sta sfruttando al meglio il suo periodo di prestito al Bolton. Per il momento la sua media goal è da incorniciare, con due realizzazioni in altrettante partite. Chissà che proprio al Reebok Stadium il giovanotto possa trovare la sua dimensione ideale.
Scritto per Goal.com
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