Dal 2014-15 la nuova casa del West Ham United sarà lo stadio Olimpico dei Giochi di Londra 2012, a meno di improbabili ripensamenti del governo britannico o del sindaco di Londra Boris Johnson. Gli Irons sono stati preferiti al Tottenham Hotspur essenzialmente per due motivi: la vicinanza alla loro sede storica – la nuova arena sta sorgendo nell’East End – e soprattutto la promessa della dirigenza di mantenere la pista d’atletica, apportando solo modifiche marginali all’impianto. Gli Spurs, che come tutti sanno sono da tempo in cerca di un nuovo stadio, rimangono un club espressione del Nord di Londra e inoltre avevano intenzione di abbattere e ricostruire l’Olimpico a loro piacimento – e quindi senza pista. In cambio, il Tottenham avrebbe contribuito a rimodernare il piccolo Crystal Palace National Sports Centre, dove attualmente si svolgono i meeting di atletica leggera della capitale inglese e che a sua volta la dirigenza del Crystal Palace sta prendendo in considerazione per un inaspettato ritorno alle sede storica del club.
Se la tifoseria degli Speroni ha tirato un bel sospiro di sollievo, non altrettanto si può dire per la proprietà, che intende adire alle vie legali per sovvertire la decisione dell’Olympic Park Legacy Company sull’assegnazione dello stadio. Umori opposti in casa West Ham. Il duo Gold & Sullivan ha ovviamente festeggiato, molto meno tanti fan, che non vogliono abbandonare il glorioso Boleyn Ground e soprattutto doversi guardare la partita da decine di metri di distanza a causa di una pista d’atletica – sensazione spiacevole che è così diffusa dalle nostre parti. Prima della decisione finale si era fatto sentire anche Barry Hearn, il presidente del Leyton Orient, club di terza serie che teme di sparire per colpa dell’eccessiva vicinanza con il nuovo impianto. La stazione della metro di Stratford, dove bisogna scendere per andare all’Olimpico, dista infatti appena una fermata di metropolitana da Leyton, nei cui paraggi si trova l’ex Brisbane Road, ora ribattezzato Matchroom Stadium per ragioni di sponsor.
C'è chi sostiene però che Hearn stia mettendo le mani avanti per poi spostare il Leyton altrove e mettere su una bella speculazione edilizia con il terreno occupato dallo stadio attuale. Al netto di tutte le illazioni, è più probabile che, qualora il West Ham dovesse retrocedere in Championship e non ritrovare subito la retta via per la Premier, fra qualche anno sarà difficile riempire l’Olimpico. Con o senza pista d’atletica.
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