martedì 23 novembre 2010

La crisi del Chelsea

Il punto sulla Premier scritto per Goal.com

La terza sconfitta del Chelsea nelle ultime quattro partite disputate accorcia tantissimo la classifica di Premier, che ora vede Blues e Manchester United a pari punti – con i londinesi ancora in vantaggio grazie alla differenza reti – e Arsenal e Manchester City a un passo dalla vetta. Continua a stupire il Bolton, tanto che i Trotters cominciano a fare più di un pensierino alla qualificazione in Europa League.

COS'E' SUCCESSO – Se con il Sunderland avevano giocato malissimo, almeno contro il Birmingham ce l’hanno messa tutta e sono stati a tratti anche poco fortunati. Il dato di fatto, però, è che gli uomini di Carlo Ancelotti sono in profonda crisi di risultati, se non di gioco. Ne approfitta il Manchester United, guidato da un Patrice Evra scopertosi goleador e sempre ottimo in fase difensiva. Contro il Wigan, i Red Devils non hanno incantato, faticando a chiudere la partita quando in vantaggio di ben due uomini. Finalmente tira un sospiro di sollievo anche Roberto Mancini, che al Craven Cottage può ammirare i suoi, trascinati da Carlitos Tevez, prendere a pallonate un Fulham svagato in attacco e pasticcione in difesa. L’allenatore dei Cottagers Mark Hughes non è così riuscito a prendersi la rivincita contro il suo ex club, come è invece successo a Willy Gallas nello splendido derby di Londra nord. Sotto di due reti, il Tottenham ha rimontato e vinto la prima partita in casa dell’Arsenal da 17 anni a questa parte. Migliore in campo, ovviamente, il difensore francese mandato via da Arsene Wenger. Per il resto da segnalare la pessima prestazione del West Ham, sempre più ultimo, in casa del Liverpool, il roboante 5-1 del Bolton al Newcastle e lo scoppiettante 2-2 nel Monday Night tra Sunderland ed Everton.

IL TOP – Alex Ferguson lo aveva lasciato partire senza nessun particolare rimpianto, dal momento che si era illuso solo per poche settimane che potesse sostituire Edwin Van Der Sar, qualora l'olandese si fosse deciso ad appendere le scarpette al chiodo. Sabato con il Chelsea Ben Foster ha sfoderato una prestazione da vero campione, negando la gioia del gol a più riprese agli esterrefatti giocatori allenati da Carlo Ancelotti. Quando non ci sono arrivate le sue manone, è entrata in ballo la fortuna (vedere la traversa colpita da Didier Drogba per credere). Ora a Foster serve trovare un po' di continuità, ovvero quell'elemento imprescindibile che gli era mancato all'Old Trafford.

IL FLOP – Perdere ad Anfield Road ci può stare, anche contro un Liverpool non proprio d’annata. Farsi umiliare, come ha fatto il West Ham nel primo tempo del posticipo di sabato scorso, no. Senza l’unico trascinatore della squadra, il grintosissimo Scottie Parker, gli Irons sono sembrati belle statuine alla mercé degli avversari. Anche se non tutte le colpe sono sue, forse per dare una scossa all’ambiente è finalmente arrivato il momento di mettere fine al legame con Avram Grant – la cui scarsa volontà di puntare sui giovani è per noi la colpa maggiore della sua gestione.

LA SORPRESA – Se le vittorie del Bolton non fanno più notizia, quelle dello Stoke, specialmente nelle proporzioni, sì. Forse almeno uno dei due rigori concessi ai Potters a the Hawthorns è stato a dir poco generoso, ma il team allenato da Tony Pulis è stato bravissimo ad approfittare delle carenze manifestate da un West Bromwich Albion decisamente in calo, così da issarsi fino a un inaspettato ottavo posto in classifica.

TOH CHI SI RIVEDE – E’ stato una delle pedine fondamentale dell’Arsenal degli invincibili. Ora Robert Pires, 37 anni appena compiuti e quattro stagioni appena trascorse al Villareal dopo l’esperienza ai Gunners, è riuscito a rimediare un contratto di qualche mese all’Aston Villa guidato dal suo connazionale Gerard Houllier. Domenica ha anche esordito con la nuova maglia all’Ewood Park di Blackburn, dove però i Villans hanno sprecato troppe palle gol, finendo per venire trafitti due volte da Gamst Pedersen.

LA CHICCA – Al calcio d’inizio del match dell’Emirates in campo c’erano solo due inglesi, a fronte di un Arsenal che schierava addirittura una linea difensiva formata solo da giocatori francesi. Non una novità assoluta, specialmente per quanto riguarda i Gunners, ma certo una cosa che colpisce un po’, visto che si trattava di una delle classicissime del calcio d’oltre Manica.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Charlie N'Zogbia. Nel Wigan che soprattutto nella prima frazione di gioco, in parità numerica, ha impensierito parecchio il Manchester United, il migliore in campo è stato il francesino ex Newcastle. La tecnica di questo veloce centrocampista offensivo è ben al di sopra della media. Se riuscisse a trovare il gol con maggiore continuità, potrebbe diventare uno dei pezzi forti del mercato.

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