Carling Cup o Premier, Reebok Stadium o Stamford Bridge, giochino i titolari o le riserve, di questi tempi il Chelsea al Bolton rifila sempre un poker di reti. Era successo proprio in Coppa di Lega lo scorso mercoledì, è accaduto sabato in campionato, con gli uomini di Carlo Ancelotti favoriti sì dall’espulsione di Jlloyd Samuel a fine primo tempo, ma comunque in grado di mostrare una superiorità in tutti i reparti a tratti imbarazzante. Nel secondo tempo i Blues mantengono delle percentuali di possesso palla a dir poco “bulgare”, dilagando poi nel finale anche grazie al nono centro in Premier di Didier Drobga – bellissima l’azione che ha propiziato la marcatura, peccato che l’ivoriano fosse però in fuorigioco.
Ora il Chelsea attende il Manchester United nello scontro diretto di domenica prossima. Nemmeno a dirlo, è uno dei momenti cruciali di tutta la stagione. All’Old Trafford i Red Devils non hanno disputato una partita memorabile contro il Blackburn, riuscendo però a ritrovare i gol di Wayne Rooney e Dimitar Berbatov. Se provaste a chiedere agli uomini di Sam Allardyce, che la settimana scorsa erano stati demoliti dal Chelsea per 5-0, chi sta meglio tra le due superpotenze del calcio inglese, avreste un plebiscito per i londinesi. Nonostante uno dei migliori inizi di stagione degli ultimi anni, allo United manca quel pizzico di brillantezza, anche di imprevedibilità, che a quei livelli fa la differenza. Però guai a dare per spacciati i tre volte campioni d’Inghilterra, specialmente se la coppia d’attacco, come mostrato sabato con giocate di valore assoluto, sta trovando il tanto atteso affiatamento…
Il centosessantaduesimo North London derby della storia, il primo all’Emirates dopo lo scoppiettante 4-4 della scorsa stagione, si conclude in un trionfo per l’Arsenal. Il 3-0 finale sta addirittura stretto ai Gunners, che avrebbero potuto umiliare ancor di più gli avversari. La perla di Cesc Fabregas è lo zenit di una gara ai limiti della perfezione, con i vari Van Persie, Vermaelen e Song a dominare gli avversari. Se tre indizi fanno una prova, i tre rovesci senza appello del Tottenham contro altrettante grandi (Chelsea, Manchester United e appunto Arsenal) dimostrano che gli Spurs non sono ancora pronti per i piani altissimi della classifica. E poi dopo le papere di Aurelho Gomes forse sarà meglio promuovere di nuovo Carlo Cudicini titolare…
In casa del Fulham il Liverpool perde i tre punti e la testa, visto che termina la partita in nove per l’espulsione di Jamie Carragher e Philipp Degen – uno dei peggiori acquisti della gestione Benitez. A proposito del tecnico spagnolo, dopo una settimana di tregua grazie al successo con il Manchester United, è tornato di nuovo nel tritacarne. L’aver rischiato un Fernando Torres in non perfette condizioni, e ora in forte dubbio per la gara di Lione, non ha fatto che aumentare le pressione sul buon Rafa. Però è anche vero che senza Steven Gerrard, Alberto Aquilani e Glen Johnson lasciare a casa pure il Nino sarebbe sembrata una resa anticipata. Non a caso l’unico, bellissimo, gol dei Reds l’ha messo a segno proprio Torres.
Quarto pareggio consecutivo in campionato per il Manchester City, che al St Andrew’s con il Birmingham patisce enormemente il pressing asfissiante e l’esuberanza dei Blues. Se non fosse per un magistrale intervento di Shay Given sul rigore tirato da James McFadden – a proposito, per noi l’ex estremo difensore del Newcastle attualmente è il migliore del panorama inglese – la partita avrebbe preso una piega ancor più negativa. Le assenze di Robinho, Emmanuel Adebayor e Kolo Touré non giustificano la mediocre prestazione di una compagine che, val la pena ricordarlo,è costata circa 200 milioni di sterline e dopo un buon inizio di stagione sta perdendo il passo delle grandi.
Chiusura con la lotta per non retrocedere. Mentre Portsmouth (quattro gol al Wigan) e West Ham (pari sfortunato a Sunderland) mandano segnali di ripresa, noi vediamo sempre peggio l’Hull (sconfitto 2-0 a Burnley), sulla cui eventuale salvezza ora come ora non scommetteremmo nemmeno un penny.
Scritto per Goal.com
Nessun commento:
Posta un commento