Un po' di lavoro notturno venerdì mi concede la possibilità di fare una gita nelle propagini settentrionali di Londra per un'incontro di primo turno di FA Cup tra il Barnet (ottavo in League Two e con veterani del calibro di Gary Breen e Micah Hyde tra le sue file) e il Darlington, fanalino di coda della quarta serie inglese. Buffo come le due squadre abbiano giocato contro in campionato solo un paio di settimane fa. Le Bees in quell'occasione hanno avuto vita facile, imponendosi per 3-0. Per arrivare all'Underhill bisogna raggiungere uno dei capolinea della Northern Line, High Barnet. Lo stadio è a soli cinque minuti a piedi dalla fermata della metro.
Underhill (la cui capienza è di 5.500 persone) è una specie di “patchwork”. La South Stand, dove mi accomodo, è una tribunetta coperta e con posti a sedere di recente fattura, mentre il resto dell'impianto inizia a mostrare tutti i suoi anni. La copertura della Main Stand ha sicuramente visto giorni migliori, mentre il resto dello stadio è per buona parte composto dalle care, vecchie, gradinate (terraces se preferite il termine inglese). Forse l'elemento che mi colpisce di più sono i piloni dell'illuminazione, che ricordano tanto quelli del Subbuteo. Però in particolare rammentano il modello degli anni Sessanta, e chi gioca al nagnifico gioco inventato da Peter Adolph avrà capito a che cosa mi riferisco. Insomma, un gradito salto nel passato, in un'atmosfera molto rilassata ma non per questo dimessa, anzi.
Tra gli spettatori mi fa piacere notare una nutrita presenza di bambini. Per la verità alcuni indossano le maglie dell'Arsenal, che per tanti fan del Barnet, come mi conferma il mio vicino di posto, è la seconda (o la prima) squadra.
Il match fila via piacevole, con il Barnet che quando spinge sull'accelleratore fa subito male a un Darlington che dimostra tutta la sua pochezza tecnica. I circa cento tifosi dei Quakers trovano però il tempo di esultare per l'inutile gol dell'1-3 segnato nei minuti finali della gara. In metropolitana, sulla via del ritorno apparivano rassegnati ma tutto sommato contenti della gita a Londra – almeno quello...
Io mi sono goduto ogni secondo di un pomeriggio molto gradevole. Peccato solo non aver trovato il cappellino del Barnet nel minuscolo club shop. Uno dei commessi mi ha spiegato che quelli che gli avevano spedito erano “sbagliati”, per cui li avevano dovuti rimandare indietro!
P.S. Nell'intervallo la notizia che il Manchester City perde in casa contro il Burnley è stata salutata con grande entusiasmo dal pubblico dell'Underhill. Chissà perché...
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