In League Two dopo Luton Town, Bournemouth e Rotherham United, anche il Darlington si è visto dedurre 10 punti in classifica. Il club del Nord dell’Inghilterra è infatti entrato in amministrazione controllata. In questi casi la penalizzazione si applica in automatico. La dirigenza fa dipendere la crisi economica che sta affliggendo i Quakers alla scarsa affluenza di pubblico, in buona parte da imputare a sua volta alla recessione che ha colpito il Paese. Nel match perso per 2-1 con il Rochdale lo scorso martedì, si sono presentati alla Darlington Arena solo poco più di 2.800 tifosi. Una miseria, specialmente in rapporto ai 25mila posti dell’impianto inaugurato nel 2003 – sebbene la capienza sia stata ridotta a sole 10mila unità dalle autorità locali per motivi di ordine pubblico. Al di là degli elementi contingenti, una domanda sorge spontanea: ma che se ne fa un club come il Darlington (da decenni “affezionato” alla quarta serie) di uno stadio così grande? Forse sarebbe stato meglio rimanere al glorioso Feethams, andato in pensione nel 2003 e demolito nel 2006 dopo ben 120 anni di onorato servizio (per un pieno di nostalgia: http://www.oldgrounds.co.uk/feethams_darlington.htm).
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