La domenica di Premier regala goal a valanga e tanto spettacolo. Intanto il Liverpool continua a evidenziare progressi incoraggianti. Il Chelsea non è ancora al meglio della forma e supera il Norwich solo in extremis.
COS'E' SUCCESSO – Più chiaro di così non si può. Come se non ce ne fosse stato bisogno, le due di Manchester lanciano un ulteriore messaggio alle loro avversarie: quest’anno la Premier è affar loro. Se il City passa in grande stile al White Hart Lane, dove gli Spurs palesano problemi in difesa e un Luka Modric ancora distratto dalle voci di mercato, lo United umilia un Arsenal sì privo di 7-8 titolari, ma troppo tenero per essere vero. Sugli scudi Wayne Rooney e Adin Dzeko, ma praticamente tutti i giocatori schierati in campo da Alex Ferguson e Roberto Mancini hanno dato spettacolo. Ottima impressione l’ha fornita anche il Liverpool, lontano parente della versione scialba e farraginosa dello scorso anno. Contro il Bolton Luis Suarez conferma di essere uno degli attaccanti più caldi di tutto il panorama inglese. Allo Stamford Bridge Andrè Villas Boas si affida alla quasi inedita coppia Drogba-Torres, ma i protagonisti della vittoria su un Norwich coriaceo e dalle buone trame offensive sono altri. Nel deludente derby contro l’Aston Villa, il Wolverhampton è fortunato a tornare a casa con un punto che tutto sommato è sempre fieno in cascina per la lotta per non retrocedere. Nella parti basse della classifica prosegue la striscia negativa del Blackburn, che spreca due rigori e sempre su penalty viene beffato nel finale dall’Everton. Troppi pali colpiti e distrazioni difensive per il QPR, che capitola nello scontro diretto a Wigan.
IL TOP – Signori, ecco a voi Edin Dzeko. Dopo un po’ di mesi di difficile ambientamento, l’attaccante bosniaco è tornato il centravanti implacabile dei tempi del Wolsburg. Sarà grazie al nuovo modulo a due punte introdotto da Mancini, sarà per gli assist di Samir Nasri, il bosniaco non si ferma più. A Londra ha sfoderato tutto il repertorio: colpi di testa, tocchi sotto misura e staffilate mortifere. Al momento con Sergio Aguero forma una coppia ai limiti della perfezione. Abbiamo il sospetto che quest’anno Mario Balotelli e Carlos Tevez faranno parecchia panchina…
IL FLOP – Dell’Arsenal abbiamo già parlato la scorsa settimana e non vorremmo infierire al di là del dovuto. Ci continua a impressionare in negativo Fernando Torres. Forse sarà il peso dell’etichetta di 50 milioni di sterline appiccicatagli addosso, ma veramente lo spagnolo è quello che si è visto dall’inizio della sua avventura al Chelsea a oggi? Ogni tanto prova a regalare qualche lampo della sua classe, ma il contributo alla squadra è talmente minimo che se fossimo in Villas Boas proveremmo a dare più spazio a Dean Sturridge. Un giovane che nei mesi di prestito al Bolton di goal ne ha segnati a grappoli.
LA SORPRESA – Per acciuffare i tre punti al The Hawthorns c’è voluta una massiccia dose di buona sorte, è vero, tuttavia lo Stoke merita di occupare le parti alte della classifica. In tanti pensavano che gli impegni in Europa League potessero complicare la vita al team allenato da Tony Pulis. Per adesso i Potter veleggiano con il vento in poppa, in attesa di ulteriori rinforzi di mercato (Palacios e Crouch?).
TOH CHI SI RIVEDE – Leon Best non segnava in Premier dallo scorso marzo. Il suo bottino per il 2010-11 non era andato oltre le sei segnature. Per un Newcastle che ha disperato bisogni di un attaccante prolifico, la sua doppietta al Fulham è un segnale molto incoraggiante. Sperando che non ci sia da aspettare di nuovo qualche mese per vederlo ripetere la prestazione di domenica.
LA CHICCA – C’è un’altra sfida tra Manchester United e Arsenal che è entrata di diritto nella storia del football d’oltre Manica. Si giocò a Highbury nel lontano febbraio 1958 e vide prevalere i Red Devils per 5-4. Quello fu l’ultimo match su suolo inglese di fantatici Busby Babes, che a distanza di pochi giorni sarebbero stati decimati dal tremendo incidente aereo di Monaco di Baviera.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Wes Hoolahan è un rapido e fantasioso centrocampista irlandese cui il Norwich deve tanto per le due promozioni consecutive raccolte nelle ultime due stagioni. In Premier ha già fatto vedere di che pasta è fatto, segnando all’esordio a Wigan e sciorinando giocate di qualità anche al cospetto del Chelsea.
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