Le due di Manchester proseguono a vele spiegate. Si sbloccano Chelsea e Liverpool, con i Reds che affossano un Arsenal sempre più in difficoltà. In vetta a sorpresa c’è anche il Wolverhampton. Al Newcastle il primo derby dell’anno.
COS'E' SUCCESSO – In una Premier dove si continua a non segnare tantissimo, United e City sono protagoniste delle migliori partite viste finora. I campioni uscenti ci mettono un’ora per scardinare la difesa del Tottenham, ma la qualità delle loro giocate è da urlo. L’età media della squadra messa in campo da Alex Ferguson era bassissima, come spesso è accaduto anche negli anni passati dalle parti dell’Old Trafford. Sfida appassionante quella tra Manchester City e Bolton. Roberto Mancini finalmente schiera due punte (Dzeko e Aguero) e i suoi Light Blues ne beneficiano enormemente. Il 3-2 finale non fotografa appieno l’ottima prova di Tevez e compagni – a proposito, che fine farà l’inquieto argentino? All’Emirates l’Arsenal inizia senza otto titolari, patisce l’infortunio di Laurent Koscielny, perde Emmanuel Frimpong per doppia ammonizione e subisce un comico autogol peraltro viziato da una netta posizione di offside di Luis Suarez. Peggio di così si può? Forse sì, se i Gunners dovessero crollare a Udine si aprirebbe ufficialmente la crisi. Dimenticavamo, quella di sabato era l’ultima partita di Samir Nasri con la maglia dei londinesi. Fatica tantissimo il Chelsea, in affanno in difesa e impacciato in attacco (discreto Fernando Torres, male Didier Drogba). Ci pensa la vecchia guardia d’oltralpe (Anelka & Malouda) a togliere le castagne dal fuoco a un Villas Boas che deve ancora dimostrare tanto e che per il momento si gode i tre punti e il prossimo arrivo di Mata. Il derby del Tyne-Wear fa registrare il meritato successo del Newcastle, che si era visto scippare di un clamoroso rigore per fallo di mano sulla linea di porta di Sebastian Larsson. Poi ci ha pensato una punizione un pizzico fortunata di Ryan Taylor a mettere le cose apposto. Chiusura sul Wolverhampton, inaspettatamente a punteggio pieno dopo le prime due giornate. È vero, hanno vinto contro due squadre non proprio imbattibili come Blackburn e Fulham però considerando che lo scorso campionato i Wolves si sono salvati solo all’ultima giornata dalle parti del Molineux Ground c’è di che stappare una bottiglia di champagne…
IL TOP – Danny Welbeck è un po’ il simbolo dei giovani rampanti dello United. Segna da centravanti vecchio stampo con una bellissima incornata e distribuisce un assist fantastico ad Anderson. Già nei mesi trascorsi allo Stadium of Light aveva mostrato incoraggianti segnali di crescita, che queste prime partite stagionali stanno confermando alla grande. Tra quelli cresciuti in casa e quelli acquistati da altre squadre, i ragazzini terribili come Welbeck garantiscono un futuro molto roseo ai Red Devils, dove il quasi ventiseienne Wayne Rooney è già un veterano.
IL FLOP – Non vogliamo sembrare quelli che sparano sulla Croce Rossa, ma abbiamo la netta sensazione che ormai Arsene Wenger abbia fatto il suo tempo alla guida dell’Arsenal. Gli infortuni e gli episodi sfortunati non possono nascondere lo stato confusionale in cui versa l’alsaziano, comprovato dalla figuraccia rimediata con le due giornate di squalifica in Champions League. Ripete spesso di avere a disposizione decine di milioni di sterline per il mercato (40, in base all’ultima dichiarazione), allora li investisse su qualche giocatore di buon livello e discreta esperienza da schierare al posto di gente bollita come Andrei Arshavin e Tomas Rosicky. In casa Arsenal i giovani la loro discreta figura la fanno sempre, sono alcuni vecchi che ormai devono andare in pensione…
LA SORPRESA – Dopo l’umiliante esordio contro il Bolton, nessuno si aspettava che il QPR potesse riprendersi così rapidamente e violare un campo mai facile come il Goodison Park. Merito dell’ottimo lavoro di una vecchia volpe come Neil Warnock, ma anche della ritrovata serenità dovuta al cambio societario che in settimana ha visto il milionario malese Tony Fernandes acquistare il 66 per cento delle azioni del club, fino a quel momento detenuto da Bernie Ecclestone e Flavio Briatore (specialmente il primo, tifoso del Chelsea, ben poco interessato a investire sul rafforzamento della rosa degli Hoops). Adesso al Loftus Road si torna a parlare di operazioni di mercato, tanto che viene dato come possibile l’arrivo in prestito di Joe Cole dal Liverpool.
TOH CHI SI RIVEDE – Lo davano come possibile partente, invece il portoghese Josè Bosingwa si è ripreso la fascia destra del Chelsea e con una prestazione di quelle che aveva regalato con continuità al suo arrivo allo Stamford Bridge ha fornito un contributo fondamentale per la vittoria del Chelsea contro il West Bromwich Albion. Il suo connazionale André Villas Boas ringraziata commosso.
LA CHICCA – Prima dell’inizio della stagione i tifosi dell’Aston Villa si erano rivoltati contro l’arrivo del “nemico” Alex McLeish, ex tecnico dei cugini del Birmingham. Sabato però l’accoglienza riservata al manager scozzese è stata meglio del previsto. Il 3-1 rifilato al Blackburn è un ulteriore passo verso la normalizzazione dei rapporti.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Quella del portiere lo scorso anno era la nota dolente per lo Swansea. Poco affidabile l’olandese Dorus De Vries, ora passato a fare la riserva ai Wolves. Il suo connazionale Michel Worm, prelevato in estate dall’Utrecht, ha subito evidenziato delle buone qualità, nonostante i quattro gol rimediati con il Manchester City. Nel match casalingo contro il Wigan ha pure neutralizzato un calcio di rigore. Insomma, per una squadra impegnata nella lotta per non retrocedere, quello di Worm è senza dubbio un innesto fondamentale.
Scritto per Goal.com
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