Il Chelsea che finisce la stagione a mani vuote, l’Arsenal che crolla miseramente finendo addirittura al quarto posto, il Tottenham che non riesce a confermare la qualificazione in Champions League, rimanendo in Europa solo grazie allo scatto d’orgoglio nel match-spareggio ad Anfield Road, e il West Ham che conclude un’annata da incubo all’ultimo posto della Premier. La stagione dei team londinesi in Premier è stata per molti versi deludente. Si è salvato solo il Fulham, che ha evitato con ampio margine la retrocessione in Championship e, grazie alle ottime performance delle squadre inglesi nella speciale classifica dell’Uefa sul fair play, dovrebbe rimediare un insperato posto in Europa League.
Tra le grandi, al Chelsea è già in moto il dopo Ancelotti. Al momento di andare in stampa si dà come probabile nuovo tecnico dei Blues un cavallo di ritorno, l’olandese Guus Hiddink, mentre sul conto del buon Carletto sono circolate voci di un possibile approdo all’Arsenal, che però dovrebbe continuare a puntare su Arsene Wenger. Anche alla luce delle pessime prestazioni da fine febbraio in poi, l’alsaziano appare intenzionato ad apportare significativi cambiamenti al suo approccio. Non a caso dovrebbe sborsare 6-7 milioni di euro per assicurarsi i servigi del 30enne Scottie Parker (probabile sostituto del partente Cesc Fabregas), rivedendo la sua filosofia basata sul lancio dei giovani. Al Chelsea, invece, serve l’esatto contrario, ovvero svecchiare una rosa di over 30 andando alla caccia di giovani talenti. Probabile inoltre che sarà concesso più spazio a Dean Sturridge, reduce dall’ottimo periodo di prestito al Bolton e che si prosegua la caccia alla stellina brasiliana Neymar. Ma non è da escludere che sia un altro veterano come Kakà, in fuga dal Real Madrid, uno dei primi acquisti estivi di Roman Abramovich. Tottenham e soprattutto West Ham penseranno invece a vendere, causa il fallimento dei loro obiettivi stagionali. Harry Redknapp (sempre che non finisca a sorpresa al Chelsea) vorrebbe tenere tutti i big, ma con le offerte milionarie per Gareth Bale, Sandro, Luka Modric e Rafa Van der Vart già formulate da diverse squadre è difficile che gli Spurs si possano presentare ai nastri di partenza della campagna 2011-12 con le forze attuali.
Improbabile che siano confermati Carlo Cudicini, in scadenza di contratto, così come il lungo degente Jonathan Woodgate. Al Boleyn Ground si prospetta un vero e proprio esodo di massa. Detto di Parker, per far cassa si cederanno altri pezzi pregiati, o presunti tali. Robert Green, Matthew Upson, Carlton Cole e forse anche Mark Noble servono per fare cassa e coprire una parte degli oltre 40 milioni di euro di debito del club, destinato ad aumentare dopo il capitombolo in Championship. Molto verosimilmente non saranno rinnovati i prestiti di Victor Obinna, Robbie Keane e Wayne Bridge, mentre il senegalese Demba Ba, tra i pochi a mettersi in evidenza nell’ultima parte dell’anno, non pare voglia restare, specialmente dopo l’episodio di razzismo di cui è stato vittima nel post partita con il Wigan.
L’altro rebus è quello dell’allenatore. Licenziato in tronco Avram Grant una volta divenuta matematica la retrocessione – ma tanto valeva fargli finire il campionato oppure esonerarlo prima – non sembra esserci la fila per sedersi su una panchina divenuta ormai scomoda. Paolo Di Canio (che intanto si è accasato allo Swindon Town) e Steve McLaren hanno già fatto sapere di non essere interessati. Difficile dargli torto.
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