lunedì 23 maggio 2011

L'ultimo punto Premier del 2010-11

Il Manchester City chiude alla grande, Blackpool e Birmingham salutano la compagnia.
Seasiders sconfitti all’Old Trafford, i Brummies capitolano contro il Tottenham. Si salvano a sorpresa Wigan e Wolverhampton.

Nel giorno del licenziamento di Ancelotti, il City conquista il terzo posto a scapito dell’Arsenal, costretto così ai preliminari di Champions League. Non giocherà in Europa il Liverpool, che non va al di là del sesto posto.

COS'E' SUCCESSO – E’ stata un’ultima di campionato che ha tenuto con il cuore in gola ben cinque squadre, che si sono battute per evitare il capitombolo in Championship sul filo dei punti, della differenza reti e, a un certo punto, addirittura del numero di gol segnati. Alla fine colano a picco il Blackpool, che all’Old Trafford alza bandiera bianca contro uno United non pago nonostante la certezza matematica del titolo, e il Birmingham, sconfitto in extremis dal Tottenham, che invece doveva ancora assicurarsi la qualificazione in Europa League. Giocheranno così la Premier 2011-12 il Wigan (1-0 a Stoke), il Blackburn e il Wolverhampton. Queste ultime due sono state protagoniste di uno scontro diretto da sconsigliare ai deboli di cuore. I Wolves stavano buttando alle ortiche gli sforzi profusi negli ultimi tempi, visto che dopo 45 minuti erano sotto di tre reti. Le due marcature di Jamie O’Hara e Stephen Hunt sono inizialmente servite per rimettere a posto i conti nella differenza reti, ma sono stati poi i risultati dagli altri campi a togliere d’impaccio il club del Molineux. Chiude alla grandissima il Manchester City, impostosi nel derby con il Bolton e così terzo. Finiscono mestamente, invece, proprio i Blues (0-1 al Goodison Park) e la altre grandi Arsenal (2-2 col Fulham) e il Liverpool (0-1 al Villa Park). Differente il destino dei tre allenatori. Carlo Ancelotti è stato mandato via pochi minuti dopo il fischio finale della gara con l’Everton (ci permettiamo di dissentire sulla sostanza e sulla forma del provvedimento), mentre Arsene Wenger e Kenny Dalglish dovrebbero entrambi rimanere sulle loro attuali panchine. O meglio, lo scozzese è sicuro, visto che ha appena rimediato un contratto triennale, per l’alsaziano si vedrà.

IL TOP – Doppia menzione per Wigan e Manchester City. I Latics hanno sì beneficiato di una serie infinita di errori e passaggi a vuoto dei loro avversari diretti, ma hanno anche lottato con una encomiabile determinazione per evitare il salto nella divisione minore. Uno sforzo che alla fine ha premiato il team allenato dallo spagnolo Roberto Rodriguez. Parimenti, i Light Blues devono ringraziare molto l’Arsenal se ad agosto si risparmieranno il difficile ostacolo del preliminare di Champions League, ciò non toglie che il loro finale di stagione è stato fantastico, con la conquista in meno di una settimana della FA Cup e del terzo posto.

IL FLOP – Spiace addossare una buona fetta delle colpe per la sconfitta e la conseguente retrocessione del Blackpool a Ian Evatt, ma il roccioso difensore contro il Manchester United ne ha combinate di tutti i colori. Prima il liscio che ha spianato la strada al gol di Park, poi il goffo autogol che ha tagliato le gambe ai Seasiders. Speriamo per lui che si sappia riscattare, conducendo la sua squadra all’immediata risalita in Premier.

LA SORPRESA – Totalmente in negativo, la retrocessione del Birmingham City. E pensare che solo a inizio anno avevano vinto il secondo trofeo della loro storia, qualificandosi per l'Europa League. I Brummies hanno chiuso il 2010-11 come peggio non avrebbero potuto: retrocedendo clamorosamente in Championship. Colpa di una striscia di risultati pessimi (un solo punto nelle ultime sei partite), sulla quale hanno inciso un'epidemia di infortuni e la solita, cronica, incapacità dei Blues di segnare con una buona regolarità. Dopo soli due anni di permanenza in Premier, il team allenato da Alex McLeish, che ad agosto scorso non nascondeva ambizioni di piazzamento tra le prime dieci, adesso dovrà con buona approssimazione rivedere i suoi programmi e fare a meno di alcuni dei suoi pezzi pregiati.

TOH CHI SI RIVEDE – Con il suo gol nei minuti finali del match con il Fulham, Theo Walcott ha quanto meno risparmiato all’Arsenal la terza sconfitta consecutiva di questo maggio così deprimente per i Gunners. Dopo i progressi fatti registrare quest’anno, l’ex ragazzo prodigio del Southampton è atteso dalla definitiva consacrazione. Se mai ci sarà.

LA CHICCA – Chi di rimonta ferisce, di rimonta perisce. Una delle imprese dell’anno era stata senza dubbio quella del Newcastle, capace di rimontare ben quattro reti all’Arsenal. Nel saluto casalingo contro il West Bromwich, la Gazze hanno dilapidato tre reti di vantaggio. Poco male, entrambi i team erano già abbondantemente salvi.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Come esterno di centrocampo Stuart Downing farebbe certamente al caso di tante grandi squadre. Rimarrà all’Aston Villa?

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