martedì 19 ottobre 2010

Il City si avvicina alla vetta

Nessuna delle grandi incanta, in un fine settimana scombussolato dalle voci di mercato che vorrebbero Wayne Rooney sul punto di lasciare l’Old Trafford. Intanto aumenta l’equilibrio in vetta alla classifica, dove il Manchester City consolida il suo secondo posto.

COS'E' SUCCESSO – Senza Drogba e Lampard, la capolista Chelsea non va oltre il pareggio al Villa Park e allora il Manchester City riduce a soli due punti il divario in classifica. La squadra allenata da Roberto Mancini non brilla, ma a Blackpool si impone nel finale grazie ai lampi di Carlitos Tevez e di Silva. Torna alla vittoria dopo due passi falsi l’Arsenal, bravo a rimontare un coriaceo Birmingham City. Anche il Tottenham recupera un gol di svantaggio e infligge la prima sconfitta stagionale al Fulham. Il Manchester United getta alle ortiche un doppio vantaggio e il West Bromwich può così festeggiare un altro fine settimana passato al sesto posto. Il derby della paura andato in scena al Goodison Park finisce in trionfo per l’Everton e nel dramma per il Liverpool (che con Rafa Benitez aveva vinto le ultime tre stracittadine consecutive). Non è da escludere che la nuova proprietà stia già pensando a un cambio di allenatore, visto che Roy Hodgson ha sempre meno estimatori dalle parti di Anfield Road.

IL TOP – Servivano le sue giocate e la sua fantasia, per rivitalizzare una manovra fin troppo prevedibile come quella palesata per oltre un’ora a Bloomfield Road dal Manchester City. David Silva ha senza dubbio dato la scossa alla sua squadra, contribuendo con un gol e un assist alla conquista di tre punti di fondamentale importanza nella lotta per il titolo. Probabile che in futuro Mancini lo utilizzi con maggiore continuità.

IL FLOP – Di papere come quelle fatte sabato, in particolare in occasione del gol del definitivo pareggio del West Bromwich Albion, Edwin Van Der Sar non ne combinava forse dai tempi in cui giocava alla Juventus. La sua squadra non sta sicuramente attraversando un momento felicissimo, ma lui ha contribuito a tenerla lontana dalla vetta. Che sia arrivato il momento delle pensione per il portiere olandese, che a brevissimo compirà 40 anni?

LA SORPRESA – Roberto Di Matteo aveva iniziato la sua avventura in Premier con il tragico pomeriggio dello Stamford Bridge (0-6). Non si è scomposto, ha serrato i ranghi e spiegato alla perfezione i suoi schemi, tanto che ora il suo West Bromwich si ritrova in piena zona Europa League ed è andato vicino all’impresa di vincere all’Old Trafford dopo 32 anni. Il premio di allenatore del mese per settembre fa già bella mostra di sé in bacheca, la possibilità di fare il bis “rischia” di diventare molto concreta.

TOH CHI SI RIVEDE – La sua acquisizione dal Lens stava per costare al Chelsea il blocco del mercato e a lui quattro mesi di squalifica. Poi tutto si è risolto per il meglio e ora, nonostante la sua giovane età, Gael Kakuta è a tutti gli effetti un membro della rosa dei Blues. Al Villa Park ha giocato la sua prima partita da titolare in Premier, senza però impressionare. Avrà tempo per rifarsi.

LA CHICCA – Ben tre gol realizzati nel corso dell’ottava giornata andavano annullati per fuori gioco. Due, il raddoppio di Mikel Arteta nel derby di Liverpool e il 2-1 di Tom Huddleston al Craven Cottage, per un fuori gioco passivo che tale non era – e che arbitri e guardialinee fanno sempre più fatica a notare –, il terzo, l’1-0 di Tevez a Blackpool, perché l’Apache era oltre la linea difensiva dei Tangerines, doppiamente sfortunati, dal momento che avevano impressionato più degli avversari e si sono pure visti penalizzare dal direttore di gara.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Arsene Wenger lo ha prelevato dal Bordeaux a parametro zero. Dopo un primo periodo di ambientamento, Marouane Chamakh sta dimostrando di essere un attaccante di buon livello e con un discreto fiuto del gol – quello di sabato al Birmingham è stato il terzo realizzato in Premier. Certo, ora il suo cartellino non è proprio a buon prezzo…

Scritto per Goal.com

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