martedì 6 aprile 2010

Il Chelsea vola verso il quarto titolo della sua storia

La partita dell’anno, quella tra Manchester United e Chelsea, sfortunatamente non è coincisa con il match più bello e spettacolare della stagione. Metteteci l’assenza di Wayne Rooney e di altri giocatori di rilievo, l’altissima posta in palio che spesso non favorisce lo spettacolo, e ancora la pessima prestazione della terna arbitrale, e capirete il perché di una sfida vibrante sì, ma tutt’altro che bella. Poco importa a Carlo Ancelotti, che avrà anzi apprezzato molto il fatto che i Red Devils in tutto il primo tempo non hanno costruito una palla gol, una sorta di record negativo per la compagine dell’Old Trafford. Finalmente decisivo Joe Cole, che con lo splendido gol di tacco rifilato a Edwin van der Sar ha lanciato un messaggio chiaro e forte a Fabio Capello per un’eventuale convocazione ai Mondiali sudafricani. Così come accaduto all’andata allo Stamford Bridge, Alex Ferguson può giustamente recriminare sulle avverse decisioni delle giacchette nere, ben consapevole però che la sua squadra ha offerto una prestazione deludente. Con il blitz di Manchester, il Chelsea si è aggiudicato tutti gli scontri diretti. Non fosse stato per il fortunoso gol di Chico Macheda – bentornato! – nelle gare contro le altre grandi non avrebbe incassato nemmeno un gol. Ora le chance di vittoria sono aumentate vertiginosamente, ma Drogba e compagni faranno bene a non abbassare troppo la guardia.

Nel frattempo l’Arsenal continua a perdere i pezzi – l’ultimo della infinita lista di infortunati, dopo Cesc Fabregas, è Alexandre Song – ma continua a sperare in una rimonta che avrebbe del clamoroso. Contro il Wolverhampton, che non vince a Londra Nord dal settembre del 1979, ci sono voluti oltre 25 tiri in porta, in buona parte bloccati dall’ottimo Marcus Hahnemann, per trovare finalmente l’azione decisiva di Nicklas Bendtner. Il danese, così come a Hull, ha segnato il gol della vittoria in pieno recupero. Un “vizietto”, quello di siglare marcature di peso specifico immenso, che Arsene Wenger gradirà senza dubbio moltissimo.

La volata per il quarto posto fa segnare un punto a favore del Manchester City, maramaldo sul campo del disastrato Burnley, ormai con la testa già alla prossima edizione della Championship piuttosto che alla possibilità di evitare la retrocessione. Per Roberto Mancini, oltre al ventiseiesimo gol stagionale di Carlitos Tevez, c’è pure la buona notizia della doppietta del redivivo Emmanuel Adebayor.

Brutto stop per il Tottenham, reduce da sei vittorie consecutive. A Sunderland fa tutto l’ex dal dente avvelenato Darren Bent, due stagioni di delusioni e incomprensioni al White Hart Lane, in particolare con Harry Redknapp. Il nazionale inglese segna una doppietta e trova anche il tempo di sbagliare ben due rigori. Fantastico il gol del 3-1 del redivivo Bolo Zenden che relega gli Spurs al quinto posto.

Il Liverpool non riesce a interrompere la striscia di risultati utili casalinghi del Birmingham City, arrivata ora a tredici. I Reds si illudono con il gol di Steven Gerrard, solo il secondo nelle ultime dodici partite, ma poi si fanno rimontare in maniera ingenua. In ombra Fernando Torres, sostituito però in maniera forse troppo prematura da Rafa Benitez.

Nella zona calda della classifica passetto in avanti del West Ham, che al Goodison Park in extremis guadagna il primo punto nelle ultime sette partite. Ancora è presto per dire se gli Irons, con Gianfranco Zola in panchina oppure no, nel 2010-11 giocheranno in Premier. Quel che è certo è che nella massima divisione inglese la prossima stagione ci sarà il Newcastle, da ieri ufficialmente promosso. La Toon Army può finalmente festeggiare un risultato positivo, in attesa del major trophy (coppa o campionato) che al St James’ Park manca dal 1955.

Scritto per Goal.com

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