martedì 16 settembre 2008

La rivincita del Liverpool

Solito punto sulla Premier pubblicato oggi su Goal.com

Rafa Benitez aveva molto di cui preoccuparsi alla vigilia del sentitissimo derby del Lancashire contro il Manchester United: il valore degli avversari, nei cui confronti vantava una striscia negativa di cinque sconfitte consecutive in campionato, le cattive condizioni di Torres e Gerrard e sopratutto le recenti prestazioni non eccelse dei suoi ragazzi.

L’inizio della partita contro i Red Devils non faceva che confermare tutti i timori del tecnico spagnolo. Pronti via e Tevez bissava il gol dello scorso anno ad Anfield. Nel resto della gara, ecco invece uscir fuori il miglior Liverpool della stagione, a tratti arrembante e capace di produrre un pressing asfissiante con i magistrali Mascherano e Xabi Alonso a menare le danze. Lo United, ancora orfano di Ronaldo, subiva troppo, con Berbatov ancora non perfettamente inserito nei meccanismi offensivi di Sir Alex e Rooney a corto di fiato dopo l’impegno infrasettimanale in nazionale. Sebbene i gol siano stati due cortesi regali della difesa dei campioni d’Europa, il Liverpool ha meritato il successo. Ora Benitez incomincia a vedere il sereno all’orizzonte, in attesa del pieno recupero della coppia Torres & Gerrard, dei progressi di Dossena (sabato assente) e del pieno inserimento del nuovo arrivato Reira (ancora solo a sprazzi). Manchester United rimandato, ma dopo la gara di Champions con il Villareal la prova d’appello in Premier è allo Stamford Bridge.

L’altro big match di giornata era Manchester City-Chelsea, subito etichettato come il “clash of the cash”, chiaro riferimento alle proprietà miliardiarie dei due club – leggi anche alla voce petrodollari contro petrorubli”. In realtà gli incroci e le storie che la contesa proponeva erano anche altre. Che dire del quasi Blues Robinho, subito in gol al suo esordio con la maglia dei padroni di casa? Oppure dell’ex Anelka, “ovviamente” in rete per il 3-1 che ha chiuso un match tra i più belli di questo inizio stagione? Alla fine sull’esuberanza dei vari Wright Phillips (altro ex con il dente avvelenato), Ireland e Jo (così così la sua prima con la divisa dei Citizens) è stata sconfitta dal gioco ragionato, pratico e vincente di Scolari, il cui unico cruccio di giornata è rappresentato dall’ingiusta espulsione di Terry. Il Chelsea ha fatto ricorso, sperando di avere JT per la rivincita con lo United.

Ottima prestazione dell’Arsenal, bello ma finalmente anche molto concreto. A Blackburn brilla la stella di Adebayor, autore di una tripletta dopo l’astinenza delle prime gare. Bene anche l’eroe di Zagabria Theo Walcott, fantastico nell’assist per l’1-0 di Van Persie. Il team di Wenger ha resistito bene agli attacchi dei Rovers nel primo tempo, segnando a metà e fine frazione. Poi nei secondi 45 minuti è stato un dominio assoluto dell’ottimo centrocampo dei Gunners – accanto a Fabregas sta crescendo molto anche Denilson – con Adebayor a infierire sui ragazzi di Ince. Due sconfitte consecutive con otto gol al passivo, l’inquietante record del Blackburn negli ultimi turni.

Per la serie squadre allo sbando, il Newcastle dopo il traumatico addio di Kevin Keegan crolla in casa con la neopromossa Hull, sette punti in quattro partite. Alzi la mano chi avrebbe detto che a questo punto della stagione i Tigers sarebbero stati quarti (noi no...). La Toon Army è esasperata, soprattutto con la pessima gestione del proprietario Mike Ashley – a cui è stato chiesto di non andare più in curva con i tifosi e che lunedì pare aver espresso l’intenzione di vendere la società... La prima di Zola alla guida del West Ham – anche se formalmente ha assunto l’incarico solo da ieri – finisce con la prima vittoria in campionato del West Bromwich. Per gli Irons dell’East End tante recriminazioni, una difesa da registrare e un Di Michele subito in evidenza – proprizia l’1-1 ma poi si mangia il possibile 3-2. Continua a stupire il Fulham di Hodgson, ottimo 2-1 sul Bolton con supergol di Zamora. Segnando la doppietta che stende il Middlesbrough, Defoe manda un chiaro messaggio a Capello, mentre lo Stoke neopromossa terribile cade in casa al cospetto di un Everton in crescita.

Nel Monday Night il Tottenham perde la terza partita su quattro e rimane clamorosamente ultimo. L’anno scorso al White Hart Lane l’Aston Villa buttò alle ortiche un vantaggio di tre reti (da 4-1 a 4-4), ma questa volta ha saputo respingere bene l’arrembaggio finale degli Spurs, ancora deludenti. Sai che novità, verrebbe da dire.

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